Frigolandia rischia di essere cancellata

Vincenzo Sparagna


L’originale “Libera Repubblica dell’Arte Maivista” – centro culturale polivalente, biblioteca, museo e redazione delle riviste “Frigidaire” e “Il Nuovo Male”, visitata da migliaia di persone ogni anno – è minacciata da un’assurda ordinanza di sgombero emessa dalla nuova giunta leghista del Comune di Giano dell’Umbria. Per salvare “Frigolandia” è stato lanciato un appello al Presidente della Repubblica e al Ministro dei Beni Culturali.

, direttore di Frigidaire e Il Nuovo Male

L’amministrazione del Comune di Giano dell’Umbria sta cercando di annullare unilateralmente un contratto regolarmente firmato nel 2005 sulla base di un bando pubblico andato più volte deserto e vuole sgomberare Frigolandia, centro culturale polivalente, biblioteca, archivio e redazione delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male, oltre che Museo dell’Arte Maivista (MAM), aperto e gratuito, che ha in esposizione oltre 500 opere e ne conserva più di 3000. Nulla importa ai dirigenti comunali che Frigolandia sia stata visitata da migliaia di persone da ogni parte d’Italia e del mondo, né delle mostre, dei seminari, dei laboratori e delle iniziative culturali organizzate in molte città italiane.

A Frigolandia in anni di lavoro è stata creata, secondo il progetto allegato alla Convenzione con il Comune firmata nel 2005, grazie a sacrifici economici e al volontariato di centinaia di giovani, la Città Immaginaria dell’Arte Maivista (movimento artistico seriamente beffardo inventato nel 1985 da Andrea Pazienza e Vincenzo Sparagna), un centro culturale ispirato a riviste storiche per la satira, il fumetto, il giornalismo d’inchiesta e l’arte e tuttora vive, ovvero Il Male, Frigidaire e le altre create dal gruppo Frigidaire nel corso della sua avventura editoriale iniziata nel 1980 e arrivata oggi alla quarta generazione di autori.

L’11 marzo 2020, in piena emergenza nazionale coronavirus, la Giunta di Giano dell’Umbria ha emesso un’ordinanza di sgombero entro 60 giorni degli spazi legittimamente occupati da Frigolandia. Solo le disposizioni governative di stop provvisorio a simili procedimenti hanno allungato i termini di questo sgombero all’ultima settimana di agosto e, in seguito ad altre disposizioni legate al coronavirus, a ottobre. L’azione ostile del Comune è particolarmente infida, poiché si basa su un’ordinanza comunale, strumento amministrativo che ci costringe a ricorrere non a un normale tribunale civile, ma al TAR o alla Presidenza della Repubblica.

È un nuovo attacco per cancellare la “Libera Repubblica dell’Arte”. Già nel 2008 il Comune avviò una causa di sfratto per una inesistente morosità, inviando le notifiche a un indirizzo sbagliato. Ne venimmo a conoscenza in extremis e riuscimmo ad opporci. Il processo si concluse nel 2012 con la condanna del Comune al pagamento delle spese legali.

Poi nel 2015 è cominciato il secondo atto di questa ostinata e ottusa persecuzione.

Il Comune decise di considerare unilateralmente concluso l’affidamento, anche se, come ricordato, in lettere rimaste senza replica, dagli avvocati di Frigolandia, la convenzione decennale, stipulata nel 2005 a seguito di una delibera della Giunta comunale (la n.106 dell’08/11/2005), prevede la possibilità di altri tre rinnovi automatici agli stessi patti e condizioni, ciascuno per un periodo di dieci anni, e solo il Concessionario, ovvero Frigolandia, può “recedere dalla convenzione – si legge nel testo – comunicando al Comune tale volontà mediante preavviso scritto con almeno 12 mesi di anticipo”. Ignorando tale esplicita condizione, il Comune pretende che i canoni di affitto pagati da 2016 ad oggi (6000 euro all’anno, secondo la convenzione) siano da considerare un “risarcimento” per non aver riconsegnato l’area su cui sorge Frigolandia (area conosciuta come La Colonia, perché creata nel 1936 per i piccoli balilla), nonostante la società non sia in alcun modo tenuta a farlo. Ora, a marzo 2020, l’ordinanza di sgombero.

Al di là dell’aspetto giuridico della questione è scandaloso il tentativo di sopprimere un centro culturale, editoriale e artistico frequentato da migliaia di persone, che non ha mai ricevuto aiuti pubblici e paga puntualmente il canone previsto dal contratto. Dal 2005, oltre a risistemare gli edifici e curare il parco a proprie spese, Frigolandia ha organizzato mostre, incontri, laboratori, diventando un polo di attrazione e anche di promozione turistica per tutto il territorio.
A Frigolandia sono conservate circa 60 tonnellate di pubblicazioni (riviste e libri) che documentano le più avanzate ricerche nel campo del fumetto, della satira, dell’illustrazione e dell’arte degli ultimi 50 anni, una biblioteca, migliaia di tavole originali e di fotografie. Il Museo ha in esposizione oltre 500 opere e in archivio più di 3000, base negli anni per mostre di successo sia in Umbria, a Perugia e Terni, che in molte città italiane, Milano, Bologna, Roma, Pesaro, Pescara, Piacenza, Napoli, Pavia, Parma ecc.”. Nel 2017 la collezione completa delle nostre riviste e una parte dell’archivio sono stati acquistati dalla Yale University del Connecticut per i suoi studenti e ricercatori.

Per sostenere e salvare Frigolandia è stato lanciato su change.org un appello pubblico al Presidente della Repubblica e al Ministro dei Beni Culturali.

Per firmare l’appello il link è il seguente: https://www.change.org/salviamofrigolandiasgombero

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Frigolandia, la Città Immaginaria dell’Arte Maivista

Premessa. Frigolandia, la terra di Frigidaire è stata definita, già nel progetto allegato al contratto di convenzione firmato nel dicembre 2005, la Città Immaginaria dell’Arte Maivista, ovvero un centro culturale polivalente che è Museo, Laboratorio, Redazione della rivista Frigidaire e luogo d’incontro e di lavoro per artisti, scrittori, fotografi, grafici, stilisti, giornalisti, registi, architetti, artigiani e studenti delle più varie discipline.

Museo dell’Arte Maivista. L’Arte Maivista, così battezzata nel 1985 da Andrea Pazienza e Vincenzo Sparagna, è quel complesso di immagini, dal fumetto all’illustrazione, dalla fotografia artistica all’opera pittorica che sono state al centro della ricerca visiva di riviste storiche per la satira, il fumetto, l’illustrazione e l’arte italiana ed europea degli ultimi 40 anni, ovvero Il Male (1978-1982), Frigidaire (1980-2020) e tutte quelle create dal gruppo di Frigidaire nel corso della sua lunga avventura editoriale arrivata oggi alla quarta generazione di autori. Il Museo ha in esposizione al momento circa 500 opere e ha in archivio oltre 3000 tavole, disegni, quadri, sculture in terracotta e in legno che sono state la base per mostre di grande successo in varie città italiane.

Esposizioni. In questi anni abbiamo organizzato, su invito di associazioni o istituzioni locali, spesso con il patrocinio di assessorati alla cultura regionali o comunali, Mostre e Incontri sull’Arte Maivista e l’avventura editoriale di Frigidaire in varie località italiane. In particolare: Parma (Fondazione Solares, maggio/luglio 2008), Castello di Itri, Torre dei Coccodrilli (settembre 2008), Cesena (Magazzino Parallelo, maggio 2009), Perugia (ex Chiesa della Misericordia, febbraio 2010), Schio (Palazzo Fogazzaro, luglio 2010), Livorno (Fortezza Vecchia, settembre 2010), Pesaro (Pescheria, maggio/giugno 2010), San Giovanni Rotondo (maggio 2010), Roma (Qube, gennaio 2011), Bologna (XM24, marzo 2011), Firenze (Teatro Puccini, marzo 2011), Roma (Minimum Fax, aprile 2011), Pescara (Aurum, aprile/maggio 2012), Terni (Centro Caos, novembre/dicembre 2013), Roma (Galleria 291 Est, ottobre/novembre 2014), Torino (Salone del Libro, maggio 2015), Roma (Trabant, giugno 2015), Piacenza (Galleria Il Lepre, aprile/maggio 2015), Pavia (Sottovento, giugno/luglio 2015), Milano (Centro Base, aprile 2017), Roma (We Gil, ottobre 2019/febbraio 2020). Queste mostre sono state visitate da migliaia di persone. La mostra all’Aurum di Pescara venne presentata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva, quella di Pavia introdotta dal sindaco, quella di Terni dall’assessore alla cultura ecc. A Vincenzo Sparagna, nella sua qualità di direttore di Frigidaire, il critico Vittorio Sgarbi chiese di indicare alcuni nostri artisti, i quali hanno così partecipato alla Biennale di Venezia del 2011. Una delegazione di Frigolandia fu ospite alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015 per la presentazione del film documentario di Massimo Denaro “Zac, i fiori del Male”, realizzato in parte a Frigolandia.

Conferenze. In numerose occasioni il direttore Vincenzo Sparagna ha presentato l’esperienza di Frigolandia e tenuto conferenze e lezioni di estetica: alla Università di Urbino (febbraio 2011), al Museo Mart di Rovereto (marzo 2013), alla Università per Stranieri di Siena (dicembre 2013), al Teatro Comunale Tanzi di Felegara, Parma (marzo 2017), al Museo Macro Asilo di Roma (aprile 2019), all’Accademia d’Arte RUFA di Roma (maggio 2019), al Festival di Letteratura e Arte “Come il vento nel mare” (Latina, luglio 2019) Innumerevoli gli incontri con centri culturali, associazioni e scuole d’arte. Tra le tante località in cui Frigolandia è stata invitata a illustrare la propria attività ci sono Bari, Trani, Bologna, Empoli, Torino, Genova, Vinci, Lucca, Città di Castello, Foligno, Perugia, Minturno, Foggia, Milano (Festival AFA maggio 2016, 2017, 2018, 2019), Firenze, Roma, Napoli, Cosenza e altre piccole e grandi città.

Università. Numerosissime le tesi di laurea sulla produzione artistica e giornalistica de Il Male, di Frigidaire e sull’esperienza di Frigolandia. Le più recenti sono state discusse all’Università di Genova e di Bologna. Da segnalare pure il rapporto di stretta collaborazione con l’Università di Yale nel Connecticut, la cui Library, su indicazione del suo direttore prof. Kevin Repp, venuto personalmente a Frigolandia, ha acquistato nel 2017 l’intera nostra produzione editoriale, considerata essenziale per lo studio delle culture “alternative” non solo in Italia, ma nel mondo, vista la natura cosmopolita di Frigidaire, i cui fumetti e reportage sono stati tradotti in decine di paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Spagna, Grecia, Svezia, Germania, Olanda, Giappone, Brasile ecc.

Iniziative diverse. Nella Sala Fra’ Giordano, del Comune di Giano dell’Umbria, Frigolandia ha progettato e realizzato la mostra “Ulivolio. Visioni maiviste dell’albero di Ulisse”. Vi hanno preso parte 120 artisti di ogni parte d’Italia, Umbria compresa. Le opere sono state donate al Comune di Giano (novembre 2006). Allestimento del “Museo di Biancaneve” per bambini nel Palazzo Collicola di Spoleto (dicembre 2006). Ospiti d’onore a “Bilbolbul”, Festival Internazionale di Fumetto di Bologna (marzo 2009). Partecipazione al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto con un padiglione speciale nel Castello della città (giugno 2009). Partecipazione con uno stand e laboratori per ragazzi alla fiera “Fa’ la cosa giusta” (Bastia Umbra, 2014, 2015, 2016). Festival del fumetto di Filottrano (giugno 2011). Partecipazione a “Umbria Rock Festival” di Massa Martana (agosto 2014). Giuria del premio nazionale di narrativa e poesia “Bicicletterario” (Scauri, maggio 2015, 2016, 2017, 2018, 2019). Preparazione in collaborazione con il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) del volume a fumetti “La scuola in Perù” (Lucca Comics, novembre 2015).

Video, docufilm e radio. Molti i video realizzati a Frigolandia, proiettati in Festival, su Sky Arte, sulle reti Rai o che hann
o circolato e sono ancora visibili su You Tube. Inclusi alcuni video musicali. Frequenti anche le presenze sulle radio locali e nazionali. È pronto anche il docufilm “I 40 anni di Frigidaire” realizzato da Massimo Saccares e Alessandra Attiani. Si trova attualmente all’Istituto Luce in attesa di essere proiettato sulle reti Rai o su Sky Arte.

Frigolandia sulla stampa. Dell’esperienza di Frigidaire e poi di Frigolandia si sono occupati nel corso dei decenni praticamente tutti i giornali e le riviste italiane, nonché magazine stranieri, tra cui Actuel, The Face, Vice, Mould Map, OOR, Tip, Wiener, Mais, Interview, El Vibora, Le Ravi, Liberation, Babel ed altri. L’editrice RCS (Rizzoli) ha pubblicato nel 2008, nella collana B.U.R, il volume illustrato di Vincenzo Sparagna “Frigidaire. L’incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo”. Ma innumerevoli sono i libri e gli studi sull’importanza internazionale di Frigidaire nel campo della grafica, del fumetto, della satira, dell’illustrazione e del giornalismo. Il Corriere della Sera ha diffuso nel dicembre 2009 il volume “Frigidaire e dintorni” nella serie “Cento anni di fumetto italiano”. Frigolandia è stata studiata e presentata dettagliatamente anche in un capitolo del libro di Graziano Graziani “Stati d’eccezione. Cosa sono le micronazioni”, Edizioni dell’Asino, Roma, 2012. È in uscita infine il volume “L’avventura maivista di Frigidaire 1980-2020” cui hanno collaborato 44 autori con interventi e testimonianze che arrivano fino alla fondazione e alle iniziative culturali di Frigolandia. Il libro è tratto in parte dal docufil “I 40 anni di Frigidaire” di cui si è fatto cenno.

Laboratorio e Redazione. Frigolandia, oltre ad essere sede della redazione della rivista Frigidaire, fondata nel 1980 e giunta nell’aprile 2020 al suo n.259 e della rivista di satira e idee Il Nuovo Male, rifondato nel 2011 e giunto nell’aprile 2020 al n.30, è un Laboratorio per ideare e realizzare altre riviste e libri distribuiti in edicola, in abbonamento, su ordinazione o in occasione di fiere e incontri. A Frigolandia si sono anche svolti, a partire dal 2008, vari seminari specialistici per studenti, laureandi o laureati di ogni parte d’Italia su disegno, acquerello, fumetto, satira, illustrazione, incisione su linoleum e su rame, fotografia, scrittura creativa e giornalismo.

Visite e incontri. Nei quattordici anni dalla sua inaugurazione (25 aprile 2006) hanno visitato Frigolandia migliaia di persone da ogni parte d’Italia, dalla Sicilia al Trentino, e da molti paesi stranieri, Inghilterra, Brasile, Francia, Stati Uniti, Portogallo ecc. Molte di loro, per restare in contatto ed essere informati sulle iniziative in corso, hanno lasciato nomi, mail, telefoni e indirizzi e lusinghieri apprezzamenti. Complessivamente circa duemila persone hanno sottoscritto l’abbonamento alle nostre riviste o il Passaporto di Frigolandia (un abbonamento sostenitore speciale). Tanti i gruppi musicali, gli artisti e i poeti che si sono esibiti sul palco del teatro all’aperto in legno sistemato nel piazzale alberato di Frigolandia accanto agli edifici e battezzato “Teatro Naturale di Oklahoma” per ricordare il romanzo “America” di Franz Kafka.

Feste gratuite aperte al pubblico. Ogni anno ci sono almeno tre grandi occasioni di feste gratuite e aperte al pubblico, con la partecipazione di gruppi musicali, poeti, scrittori e artisti di ogni parte d’Italia. Sono la Festa della Liberazione (25 aprile), la Festa della Libertà Europea (14 luglio) e il Thanksgiving Day, festa dell’accoglienza e dell’incontro tra i popoli (ultimo sabato di novembre). Tutte le feste sono sempre state annunciate sulla stampa locale, nazionale, in TV e sul web e vi hanno preso parte centinaia di persone di ogni parte d’Italia e molti amici e amiche del paese di Giano, oltre a ospiti illustri e personalità della cultura.


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Promozione turistica del territorio e dell’Italia. Le migliaia di visitatrici e visitatori italiani o stranieri di Frigolandia non si sono limitati al nostro Museo, ma hanno colto l’occasione per conoscere il territorio circostante, il borgo di Giano e le vicine città d’arte di Montefalco, Bevagna, Foligno, Assisi, Todi, Spoleto, così come l’Umbria in generale. Quasi inutile sottolineare che molti di loro hanno anche acquistato nel comune di Giano dell’Umbria e nei paesi limitrofi, i prodotti locali d’eccellenza, specialmente vini e olii. Numerosi infine studenti e studentesse che da Perugia, Urbino, Roma, Milano, Napoli, Firenze, Cosenza, Trento ecc. sono venuti a documentarsi, seguire corsi o preparare tesi di laurea nella biblioteca di Frigolandia.

Lavori di sistemazione degli edifici e del parco di Frigolandia. Sin dal 2006, prima ancora della inaugurazione avvenuta con la partecipazione del sindaco e della banda musicale di Giano, sono stati avviati i lavori di sistemazione degli edifici, ridipingendo le mura esterne rovinate da vandalismi e scritte oscene, sistemando il tetto sfondato e creando il pavimento della casa più piccola, curando il parco che è rimasto sempre aperto ed è frequentato da famiglie, bambini, giovani e anziani, provvedendo a ripulirlo da vetri e siringhe abbandonate negli anni precedenti per fare di una distesa desolata di pietre e bottiglie rotte uno spazio vivibile dove ora, dopo avervi portato decine di camion di terra, crescono fiori e c’è perfino, accanto ai pini, ai tigli e alle querce un piccolo giardino con qualche ciliegio, un pruno, un pesco, un giovane caco e due ulivi.

Volontariato e spese vive. Questi lavori sono stati possibili grazie a un impegno economico considerevole della società concessionaria, ma ancor più grazie allo straordinario lavoro volontario di centinaia di giovani, studenti e appassionati che non si sono risparmiati per riordinare gli archivi e rendere il luogo piacevole e accogliente. Anche tutti gli arredi in legno attualmente presenti sono stati fatti su misura dal maestro Luciano Biscarini, un originale artista/artigiano di Foligno che li ha donati a Frigolandia per contribuire alla riuscita del progetto.

Per una più ampia documentazione delle cose fatte si rinvia al sito www.frigolandia.eu

(8 giugno 2020)




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