“Gabrielli e il sacco cementizio della città” di Andrea Agostini (Legambiente)

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Non c’è alcun dubbio che il professor Gabrielli porta avanti con coerenza una linea culturale a tutto tondo in piena coscienza e molto accreditata accademicamente – del resto lui è ordinario ad architettura a Genova.

Il punto è tutto nel quale cultura urbanistica.

In dieci anni di amministrazione la giunta di cui il professor Gabrielli era uno dei piu’ autorevoli rappresentanti ha coltivato un’idea urbanistica di riqualificazione e ricucitura che ha dato via libera al sacco cementizio della citta’ operato dalla triade mattone finanza e logistica che da decenni sotto qualunque bandiera governa la città.

Due gli elementi piu’ significativi:

– il piano regolatore del 2000 dove decine di aree verdi in precedenza tutelate e vincolatissime sono diventate edificabili coi risultati che ci possiamo immaginare.

– non contenti di ciò gli amministratori hanno governato a colpi di variazioni di destinazione d’uso – del piano da loro stessi appena predisposto –

Infine un cenno ai tecnici e alle loro rsponsabilità.

Meno di dieci giorni fa a seguito di un ricorso al tar di un comitato e di Legambiente il consiglio comunale è stato chiamato a votare una modifica alla delibera – famigerata – sullo spostamento dei volumi con accoglimento in toto della sentenza del tar e delle osservazioni dei ricorrenti.
La cosa era così evidente che il comune ha rinunciato a ricorrere al Consiglio di stato.

Ora quella norma EVIDENTEMENTE mal fatta e sostenuta in consiglio comunale dall’Amministrazione per bocca dell’allora assessore Gabrielli e dei tecnici evidentemente di sua totale fiducia ha creato non pochi danni urbanistici ed erariali alla città, ma ancora una volta nessuno è stato chiamato a rifondere i danni per gli errori fatti e se il professor Gabrielli non è piu’ nella condizione di operare i tecnici di sua fiducia continuano ad esprimere pareri clamorosamente impugnabili ed impugnati con giudizio favorevole ai ricorrenti da parte della giustizia amministrativa.

Questa cultura è certamente bipartisan in tutta Italia, ma certo a Toto’ Cuffaro al suo assessore e ai suoi tecnici di fiducia è molto prossima e fa gioco anche il fatto di incaricare un assessore all’urbanistica di una giunta di centro sinistra del nord per contrapporre le sue indubbie capacita’ tecniche e dialettiche all’opposizione di centro sinistra in Sicilia.

Andrea Agostini, Legambiente Genova



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