Genova: suore vogliono fare testamento biologico

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di Valentino Salvatore, da Uaar

Alcune suore genovesi hano chiesto ai superiori di poter fare il testamento biologico. Una delle religiose, suor Ildefonsa, non si pronuncia sul caso Englaro e dichiara: “Aspetto la risposta ma ci vuole pazienza, la Chiesa ha bisogno di tempo per arrivare a certe decisioni”. Al cardinale di Genova Bagnasco non risultano richieste ufficiali del genere, ma precisa: “in ogni caso non credo si trattarebbe di una richiesta” simile a quella del caso Englaro. Le richieste per il momento sarebbero solo verbali, non scritte: le suore chiedono “se possiamo fare il testamento biologico per respingere ogni accanimento terapeutico”. A spingerle verso questa richiesta il recente caso di una consorella colpita da ictus: “E’ rimasta intubata, attaccata alle macchine quasi tre mesi e io ho sofferto tanto vedendola in quello stato”, dichiara la suora. “Poi una notte mi hanno chiamato, aveva un febbrone ed è finita. Io ho pensato: non voglio essere attaccata alle macchine, non voglio che la fine sia così. Perché prolungare la sofferenza per sé e per gli altri?”.
Nonostante ciò la suora dichiara: “Io credo fermamente nella vita. Fin dal primo istante del concepimento. Ho accudito al Don Orione bambini senza alcuna facoltà mentale, senza arti, a volte qualche visitatore diceva: ma a chi serve una vita così? Io rispondevo: serve a te, perché tu ti possa chiedere che cosa sai fare per loro”.

(23 novembre 2008)



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