I peccati di papa Wojtyla
Il 1° di maggio si svolgerà a San Pietro la cerimonia di beatificazione di Wojtyla e, come per il funerale, assisteremo a un furore mediatico a reti unificate dove i "Porta a Porta" si moltiplicheranno per esaltare le virtù del pontefice mentre le voci del dissenso saranno ignorate.
Per molti il danno causato da Wojtyla alla Chiesa ed al mondo contemporaneo appare irreparabile. Al riguardo il libro più esplicito è "I peccati di papa Wojtyla" (Discepoli di verità, Kaos Edizioni 2010) che tratta i crimini e la complicità in sud America, l’associazione a delinquere Jor-Ambrosiano, i Martiri e la viltà in centro America, copertura degli abusi sessuali e di potere.
Ciò che pochi percepiscono è che il papa ha potuto esercitare, all’interno della Chiesa, un potere assoluto grazie all’appoggio dei movimenti ecclesiali che lui ha privilegiato a secondo del loro integralismo, della loro acriticità, della rigida applicazione della morale sessuale che porta le famiglie a fare numerosi figli [1] e del loro orientamento versi i partiti politici di destra, meglio se dittature [2]. Nella Top Ten: Opus Dei, Legionari di Cristo, Neo Catecumenali, Comunione e Liberazione e Movimento dei Focolari…
Su questi movimenti ecclesiali maggior dettaglio lo si può trovare nel libro “Le Armate del Papa – Focolarini, Neocatecumenali, Comunione e Liberazione. I segreti delle misteriose e potenti nuove sette cattoliche” di Gordon Urquhart editrice Ponte alle Grazie 1996 [3]. Illuminante la sintesi che fa l’autore, ex focolarino fondatore della comunità dei focolari a Liverpool, su quello che questi movimenti affermano di essere e quello che in realtà sono pag. 507 e seguenti.
Questo appoggio ha permesso a Wojtyla e a Ratzinger di isolare ogni dissenso, dal Card. Martini, a Hans Kung, dai teologi della Teologia della Liberazione ai teologi progressisti del Vaticano II, da mons. Oscar Romero ad Helder Camara, da Vito Mancuso a Matthew Fox ed tanti altri cattolici..
Marcela Vera e Andrea Modelli
[1] Toccante è la testimonianza che scosse la Francia di Veronique Duborgel, madre di nove figli, nel suo libro “In fuga dall’Opus Dei” Edizione Piemme 2008.
[2] Di grande interesse è il libro “Iglesia y Dictadura”, editore Universidad de Quilmes e Pagina12, del cattolico progressista argentino Emilio F. Mignone (1922-1998), fra l’altro dirigente del Consiglio Nazionale di Azione Cattolica, professore, conferenziere e direttore di seminari presso le più prestigiose università Latine Americane, Nord Americane ed Europee. Nel libro Mignone denuncia l’appoggio determinante dell’episcopato argentino e del Vaticano nel sorgere e protrarsi della dittatura. Sua figlia Monica figura fra i giovani cattolici desaparecidos considerati sovversivi perché lavoravano nelle villas miserias.
[3] Questo libro è citato da Ferruccio Pinotti in “Comunione e Liberazione, la lobby di Dio”.
(10 aprile 2011)
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