Il caso Mills

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In Procura Mills ha detto:
“In aiuto del ducetto
tricky corners, dei trucchetti,
feci e i soldi benedetti

mi arrivarono sul conto.
Operai da finto tonto
per tenerlo fuor dei guai…
Falso testimone? Mai!

Da avvocato competente
l’ho protetto solamente
con la mia riservatezza.”
Poi, per metterci una pezza,

David Mills, legale inglese,
dai piemme di difese:
“Quella confession fu estorta,
io non presi alcuna torta!

In quell’afternoon festivo
in Procura io soffrivo
peggio ancor che a Guantanamo:
come un pesce preso all’amo

io senz’acqua boccheggiavo.
Da dieci ore ormai spiegavo,
fra terribili torture,
che dal Cavalier neppure

mezzo pound avevo avuto.
Mi han picchiato e son svenuto,
hanno offeso il mio paese
ed a me che sono inglese

han mostrato Elisabetta
nuda sopra una maglietta,
mi han vestito di arancione
e han chiamato Buttiglione.

Il procurator Minale
con Robledo e De Pasquale
sono stati molto ostili
coi sistemi più incivili.

Dopo avermi denudato
con violenza m’han stuprato
proprio come il Cavaliere,
grazie a Alfano, il suo scudiere,

farà poi con la Giustizia
con l’orribile nequizia
di quel lodo cucinato
per sembrar puro e illibato.

Mi hanno appeso ad una trave
e mi han detto: “Sotto chiave
finirai se non confessi!”
Confessai, i verbali lessi

e, distrutto, li firmai
sol per evitar più guai!”
Ma quei guai non li ha evitati
poiché i giudici gli han dati

di prigion quattr’anni e mezzo.
Il lacché a servire avvezzo
ha salvato il suo padrone
da un tot d’anni di prigione.

C’è qualcuno che s’indigna
mentre il premier se la svigna?
C’è qualcuno che ne parla
mentre Berlusconi ciarla

con i preti e i cardinali?
E’ un paese senza eguali
questa povera Nazione
dove c’è la corruzione,

c’è il corrotto incassatore,
ma ti sfugge il corruttore.
Tutti san che grazie al lodo
oggi è un uomo molto ammodo

e che grazie ad Angelino
sta col cul sul cadreghino
con le chiappe ben protette.
Proprio mentre si dimette

il boss dell’opposizione,
l’elettore credulone
premia sempre più il caimano
ed i preti in Vaticano,

di Champagne pieno il bicchiere,
lascian dire al Cavaliere:
“Di vedute identità
c’è fra me e Sua Santità!”

Tutto è chiaro, amici miei:
questa gang di farisei,
che sol il poter arrapa,
ha corrotto pure il Papa!”

(20 febbraio 2009)



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