Il diritto di informare

MicroMega

di Giuseppe Giulietti

Diventerà mai legge la proposta Berlusconi-Alfano sulle intercettazioni? Quando si tratta di garantire l’impunità agli amici la destra del conflitto di interessi è pronta a travolgere tutto e tutti. Alla faccia del dialogo! Per quanto riguarda il libero esercizio del diritto di cronaca la proposta Alfano, per esempio, è in palese contrasto anche con la legge che ha istituito l’Ordine professionale dei giornalisti che prevede l’obbligo deontologico di far prevalere sempre e comunque il diritto-dovere di fornire al lettore qualsiasi notizia possa avere una rilevanza sociale. La stessa Corte di Strasburgo come hanno rilevato l’avvocato Oreste Flamini Minuto e il presidente dell’Unione cronisti Guido Colomba, pronunciandosi sul caso di due giornalisti francesi che avevano violato il segreto istruttorio ed erano stati condannati in via definitiva, ha così stabilito che: "[…] è legittimo accordare una protezione particolare al segreto istruttorio, sia per assicurare la buona amministrazione della giustizia sia per garantirle il diritto alla tutela delle persone coinvolte: ma su queste esigenze prevale il diritto di informare soprattutto quando si tratta di fatti che hanno raggiunto una certa notorietà tra la collettività". Se e quando la proposta Berlusconi-Alfano dovesse mai passare sarà giusto e doveroso per ogni cronista e per ogni editore tentare di utilizzare tutte le forme possibili di obiezione di coscenza e di contrasto delle norme. I valori sanciti dall’Articolo 21 della Costituzione dovranno essere considerati prevalenti, sempre e comunque su qualsiasi legge-bavaglio.

15 giugno 2008


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