Morti bianche, una barbarie. ll governo applichi subito le nuove norme

MicroMega

di Giuseppe Giulietti

La piazza del dissenso deve registrare una tragica ultima ora con la notizia di 7 operai morti, sei in Sicilia e uno in Sardegna. In Sardegna un operaio edile. I sei operai sarebbero stati uccisi dalle esalazioni sprigionate dalla vasca del depuratore consortile di Mineo, probabilmente satura di sostanze tossiche. Quattro delle vittime erano dipendenti comunali, due di un’azienda privata. Continua così la strage quotidiana che arriva ormai a contare morti e assume il nome di morti bianche. Una definizione beffarda per morti sporchissime. Si parla tanto di larghe intese, di grandi intese. Ma una grande e vera intesa civile sarebbe davvero quella che vedesse tutte le forze istituzionali, politiche, sindacali e civili per contrastare questa barbarie. La solidarietà con le famiglie è fuori discussione ma sarebbe ora e tempo che cessassero inutili polemiche e il nuovo governo procedesse alla più rigorosa applicazione delle nuove norme in materia di prevenzione e repressione che erano state disposte dal Ministro Damiano. Devono essere applicate senza tanti tentennamenti, senza eccessivi ossequi nei confronti di quella parte dell’imprenditoria che ogni che volta sente parlare di norme per la sicurezza sviluppa ogni forma di ostruzionismo strisciante.

12 giugno 2008


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