Il ministro della malavita smetta di seminare odio
Roberto Saviano
Ho la scorta da quando ho 26 anni, ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi.
In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani.
Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi, credi che io possa avere paura di te?
Salvini ha come nemici gli immigrati, ha come nemici le persone del sud Italia, insultate un attimo prima di andare, invece, a chiedergli i voti. Ha come nemici i rom, tanto che dice: “Beh, quelli di cittadinanza italiana ce li dobbiamo tenere”.
Durante un suo comizio a Rosarno, tra le prime fila c’erano uomini della famiglia Pesce, storica famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno, affiliati alla famiglia Bellocco, potentissima organizzazione di narcotrafficanti.
Questo è Matteo Salvini, che non si ricorda dei legami tra Lega Nord e ‘ndrangheta, del riciclaggio, dei soldi, tramite mediazione di ‘ndrangheta, della Lega Nord.
E quindi Salvini parla di soldi, gli italiani devono sapere come vengono spesi i soldi. Salvini non ci dice dove sono i 50 milioni della maxi-truffa che la Lega ha fatto con i rimborsi elettorali alla Repubblica italiana.
Leggo sui social l’hastag #SavianoNonSiTocca, ringrazio chi mi sta dando solidarietà. Non ho alcuna intenzione di diventare agnello sacrificale. Voglio difendere la mia vita, provare per quello che mi è possibile – a essere felice. Non ho alcuna voglia di diventare un martire, non ho alcuna voglia di morire per dimostrare… cosa? La vita è troppo importante. Oggi bisogna dialogare non con Salvini, bisogna dialogare con chi lo ha votato, con chi lo sostiene.
Vi prego: davvero volete continuare a dare voce, a sostenere, una figura che non fa null’altro che minacciare, propagandare bugie, armare in tutti i modi odio, disprezzo?
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