Il miracolo di Fratel Silvio
Eravi alcun tempo addietro, un ricco cavaliere di nome Silvio da Berlusconia che per anni aveva condotto vita dissoluta prima di rinsavire per un tragico accadimento. Un giorno, giurando, come d’abitudine, sulle teste dei suoi cinque figli di aver detto il vero laddove aveva mentito, le teste medesime si erano tramutate in altrettante zucche con gran dispetto degli sfortunati figlioli. Dopo di allora, pentitissimo assai, Silvio da Berlusconia, si era dato alle opere di bene ed era divenuto per tutti Fratel Silvio.
Da sempre capace di parlare a tutte le creature senza tema alcuna, fossero uomini o bestie, in più del suo predecessore Francesco d’Assisi poteva parlare anche alle cose. Tra queste era abilissimo nel farsi capire e ubbidire dall’Immondizia, con la quale aveva avuto gran dimestichezza nella sua vita di cavaliere.
Per la grande generosità dell’animo che ormai agognava soltanto di beneficare gli umani, Silvio da Berlusconia si recò a Napoli dove era sparsa ovunque, da anni ed anni, grande copia d’Immondizia di ogni genere, molesta e pericolosa per i cittadini che non riuscivano a liberarsene neppure con l’aiuto di San Gennaro.
Orbene, brandendo una scopa siccome gli esorcisti brandiscono il crocefisso per scacciare il demonio, Fratel Silvio percorse le vie e le piazze di Napoli intimando all’Immondizia di scomparire dalla vista e dall’odorato dei cittadini.
Ciò avvenne e come per miracolo la città si trovò ripulita da ogni bruttura.
In più gli abitanti che più vicini stavano al confine del mare, goderono di una straordinaria e inspiegabile moria di pesci di ogni genere che procurò loro cibo gratuito per lungo tempo.
(21 luglio 2008)
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