Il modulo per redigere il proprio testamento biologico

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Nell’attesa di una legge sul ‘testamento biologico’, che ne regoli compiutamente l’istituzione, ogni cittadino può comunque esprimere la propria volontà anticipata ovvero mettere per iscritto una semplice dichiarazione di rifiuto all’accanimento terapeutico in caso di malattia o lesione traumatica irreversibile e invalidante o che costringa alla dipendenza da macchine o sistemi artificiali. Le dichiarazioni non saranno vincolanti sotto il profilo giuridico per il medico, ma nel caso fossero disattese obbligheranno il curante a renderne conto al fiduciario ovvero alla persona indicata nel documento quale garante dell’attuazione delle volontà.

La dichiarazione, con il modulo messo a punto dalla Fondazione Umberto Veronesi, deve essere compilata di proprio pugno in tre copie: una per il diretto interessato, una da consegnare a un fiduciario (parente, amico, conoscente), una da depositare dal notaio o dal legale di fiducia. Nel testamento biologico vanno indicati i dati anagrafici del soggetto e del rappresentante fiduciario nominato dall’interessato. Le volontà espresse potranno essere revocate o modificate in ogni momento con successiva/e dichiarazione/i.

Un quadro degli aspetti giuridici è ottenibile dal volume pubblicato dalla Fondazione Veronesi in collaborazione con il Sole 24 Ore sul testamento biologico in cui sono riportate le riflessioni di dieci giuristi sul tema.

(19 luglio 2008)



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