IMMOR(T)ALE
Ennio Cavalli
Davvero torni a mordere
la coda degli avanzi
o sulla bocca ride
la barzelletta del gatto
nel canyon dei rimbalzi?
Bussi come un picchio
anche adesso che sei vecchio.
Hai vinto, ci hai avvinti, non basta?
Cavalca i tuoi Cda, va’ là,
risparmiaci quest’altra insanità.
Quante nespole e malandrini
devono ancora spuntare
dal cilindro dello strazio?
Riabilitato, sì,
ma il passato resta.
Svergognato, condannato
mai più fresco di bucato,
non lo sei mai stato.
Quando andrà in prescrizione il reato
di averti avuto sul groppone
per vent’anni,
la vita media di un cavallo
sommata ai salti del coniglio?
Assolto per aver commesso il fatto.
Ti è andata bene un casino.
Basta, scendi dal predellino
cerca uno strapuntino.
È arrivato il benservito,
il momento di archiviare.
Ma se proprio vuoi tornare
su risciò di rimostranze
con soccorso di paranze,
ricco come sei
devi un contentino
a chi non ti sopporta
a chi ne ha abbastanza.
Più di un contentino:
una casa a San Marino,
una casa ciascuno, ma fuori confine,
a Casablanca, a Pamplona
una newtown a Ratisbona
sulla Cordigliera delle Ande
nel porto delle nebbie e delle rabbie.
Mille miglia lontano
dal tuo sorriso stridente,
dalla mancanza di disinfettante.
Non siamo un placebo
per le smanie più basse.
La nostra buonuscita
è un rifugio in quota.
Se quelli che ti appoggiano
accendessero un cerino
vedrebbero il cerone
sulla maschera di cartapesta.
Macché maschera, che faccia tosta!
Calco immor(t)ale.
La t di scorta, suffragio universale.
meglio andarci piano,
meglio il metodo Sorrentino,
un colpo al cerchio e via col bottino.
Attenzione, battaglione.
Controcanto, ciak, azione.
È uomo stimato
è come un bambino
si è fatto da solo
più volpe di tutti,
se gli altri non lo sono
che colpa ne ha?
Speciale, geniale
incassa, non compra
anime, corpi, testimonianze.
Giornali, tivù
non sono i suoi bulldog,
li usa come specchi,
appena un po’ Narciso.
Senza di lui il diluvio,
senza di lui il Vesuvio.
L’Italia, una Pompei.
Difende a spada tratta
parole innocenti
usate come boomerang:
conflitto di interessi
pugnalate alla schiena.
Ma quale conflitto
ma quali interessi?
Se sono interessi
non confliggono mai.
E ganci e calamite
gli arnesi da scasso
calati nei granai
tra i lingotti del Tesoro
nel tesoro del Tempio
in Parlamento, sotto il naso,
in culo alla Nazione?
Chi ha detto in culo?
In braccio alla Nazione.
Che lezione!
Frode e corruzione?
Comunisti iene.
Di certo non è un santo.
Chi lo è veramente?
Ma la sua luna è piena,
piena di fortuna.
E noi cosa c’entriamo?
Perché non lo vogliamo?
Ho visto gli altri.
Hai visto questo e quello?
Li ho visti e non favello.
25.01.2019
Raduno dei gilet azzurri
per i 25 anni di Forza Italia
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