In ricordo di Peppino Impastato, militante della sinistra antimafia

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Nella notte fra l’8 e il 9 maggio del 1978, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia, viene assassinato Peppino Impastato.
Attivista politico e antimafia, Impastato era nato a Cinisi, in provincia di Palermo, nel 1948 da una famiglia mafiosa. Nei primi anni Sessanta, giovanissimo, rompe con il padre e inizia la sua attività politico-culturale, tenendo sempre insieme la lotta alla mafia con quella politica per la giustizia sociale.
Nel 1977 fonda “Radio Aut”, una radio libera e autofinanziata, in cui – anche con la satira e le sberleffo – denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, inclusi alcuni suoi parenti. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali e viene assassinato proprio in piena campagna elettorale. Inizialmente si tenta di insabbiare l’omicidio, facendolo passare per un attentato terroristico in cui l’attentatore sarebbe rimasto vittima o addirittura per un suicidio. Grazie agli amici di Peppino, che autonomamente raccolgono indizi e prove, negli anni successivi si chiarirà la matrice mafiosa dell’omicidio.
Ricordiamo Peppino e la sua lotta politica e culturale con questo monologo, tratto dal film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, interpretato da Serena Sciuto.
(8 maggio 2020)




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