Intercettazioni, l’allarme di Rodotà
di Giuseppe Giulietti
Stefano Rodotà è stato il garante della privacy, ed è giustamente riconosciuto come uno dei pochissimi garantisti in circolazione. Per queste ragioni l’intervista che ha rilasciato sull’Unità di oggi merita di essere letta con grande attenzione. Rispondendo ad una domanda sul tema della libertà di informazione e sul divieto di pubblicazione delle intercettazioni previste dalla proposta di legge Berlusconi-Alfano, ha affermato: “credo che in un sistema equilibrato dopo la bonifica congiunta di magistrati e avvocati i testi possono essere diffusi. Aspettare il rinvio a giudizio comporta il rischio che la gente non sia informata dei grandi comportamenti di chi ha responsabilità politiche magari sotto elezioni….”. Sicuramente non mancherà il fesso di turno che bollerà anche Rodotà con il marchio di informatore del giustizialismo. Segnalatelo alla Piazza del Dissenso. Ci servirà per il premio speciale “l’ingiustizialista dell’anno”. Ma di questo si parlerà prossimamente.
13 giugno 2008
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