La Chiesa non fa politica?

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Leggo questo titolo sulla prima pagina di Repubblica: "Bagnasco, la Chiesa non fa politica ma sui valori non tratta". Il cardinale fa due affermazioni: una falsa ed una vera.
La falsa: la Chiesa non fa politica. Cosa fa allora quando invita i cittadini ad astenersi dal voto in occasione di referendum (politici, non religiosi, anche perché i referendum nello Stato del Vaticano non sono previsti), quando si pronuncia sulla ammissione o meno della Turchia nell’Unione europea, quando si pronuncia contro la Costituzione repubblicana e laica (art. 32: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana), quando fa distribuire nelle parrocchie materiale elettorale, quando critica la Magistratura per le sentenze sul caso di Eluana, ecc.?
La vera: la Chiesa sui valori non tratta. Infatti sui valori materiali (8 per 1000, esenzione dall’ICI delle attività lucrative, insegnanti di religione, contributi statali per ristrutturazione immobili, finanziamento scuole, cappellani militari, ecc.) non soltanto la Chiesa non tratta, ma all’occorrenza ricatta.
A quando un nuovo CLN (L=laico)?

Giorgio Grossi

(20 dicembre 2010)

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