La Chiesa s’è desta?
Caro direttore,
mentre sacerdoti e vescovi si interrogano sui limiti del Governo (lavoro, xenofobia, ronde) e sull’immoralità del Presidente del Consiglio (caso Noemi su tutti), anch’io mi interrogo e le chiedo se la Chiesa, a suo giudizio, si è svegliata tardi. Mi spiego. Chi ha creato in Italia la tv violenta, indecente e ansiogena che entra nelle nostre case, rovina i nostri figli e vanifica le fatiche di scuola e famiglia, che poi vengono usate come bandiere politiche? Perchè Fedele Confalonieri sostiene che la sua televisione debba divertire e non educare, quando sa benissimo che diseduca? Perchè Silvio Berlusconi sostiene che pessimismo e catastrofismo siano figli del comunismo, quando sono stati i suoi tg e i suoi talk-show, per primi, a creare angoscia nei telespettatori e ad usare termini come ”massacrare" e ”scioccante"? E chi permette a centinaia di ciarlatani (cartomanti, veggenti ecc.) di pubblicizzarsi nelle reti Mediaset con l’espediente della libertà d’impresa? Martoriata libertà! Non sono aspetti di cui la Chiesa si sarebbe dovuta accorgere da tempo? Come possono essere queste le prerogative morali di chi vuole governare un Paese civile? La Chiesa non avrebbe dovuto capire da un pezzo che gestire una nazione come un’azienda vuol dire schierarsi con i più forti e comportarsi da prepotenti con i più deboli, come dimostra la legge-farsa sulla class action? ”Famiglia Cristianà’ scrive che l’immunità morale non esiste e che il sistema delle ”velinè’ sparge nella società una miscela tossica di immoralità e irresponsabilità. Ho l’impressione che sia tardi, che il Paese sia marcio… a meno che la Chiesa non ammetta il suo ”ritardo” e, insieme alla società civile, quella vera, quella del volontariato, promuova una rivoluzione culturale che parta dal basso, dai più piccoli, dalla protezione dei bambini.
Giovanni Panunzio, insegnante di religione
(29 maggio 2009)
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