La proclamazione dell’Inceneritore
ovvero: Per Burlesconi tutto fa brodo
Italiani e italiane. Con le decisioni che fra pochi istanti conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del Burlesconismo, un grande evento si compie: oggi, 27 marzo, anno primo dell’Era Burlesconiana, viene suggellato il destino della monnezza campana.
Tutti i rifiuti furono spazzati dalla nostra ramazza lucente e la vittoria sulla monnezza resta nella storia della patria, integra e pura, come i napoletani deceduti e superstiti la sognavano e la volevano. Acerra ha finalmente il suo Inceneritore. Inceneritore burlesconiano perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza forzitaliota, perché questa è la meta verso la quale per anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni di netturbini. Inceneritore di pace, perché l’Italia vuole la pace per sé e per tutti e si decide a incenerire soltanto quando vi è forzata da imperiose, incoercibili necessità di pulizia. Inceneritore di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni della Campania.
Questo è finalmente nella tradizione del nuovo Stato che, dopo aver vinto, associa il suo destino alla monnezza. Ecco la legge, o italiani e italiane, che chiude un periodo della nostra storia ecologica e ne apre un altro come un immenso varco aperto su tutte le possibilità del futuro:
i rifiuti e l’immondizia che appartenevano alla Campania sono posti sotto la sovranità piena e intera dello Stato Italiano;
il Cavalier Burlesconi, in quanto presidente del consiglio e realizzatore dell’impresa, assume per sé e per i suoi successori il titolo di Imperatore d’Acerra.
Imprenditori! Managers! Sottomanagers! Dipendenti pubblici e privati. Esercenti! Spazzini e operatori ecologici, speculatori e riciclatori abusivi! Addetti e Addette alla Protezione civile! Guardie forestali! Vigili del Fuoco, Vigili Municipali e Provinciali! Camicie verdi della Padania e Cravatte Azzurre del Partito della Libertà! Italiani e italiane in patria e nel mondo! Il popolo italiano ha creato col suo denaro l’Inceneritore di Acerra. Lo feconderà con la sua immondizia e lo difenderà contro chiunque con le ramazze e, se necessario, con le armi.
In questa certezza suprema, levate in alto, le ramazze, il ferro e i cuori, a salutare, dopo anni di lotta, l’apparizione dell’inceneritore nella pianura fatale di Acerra.
Uomini e donne di tutta Itaglia, ne sarete voi degni?
Plagio di Renzo Butazzi
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