Lavoro, Napolitano non firmi il decreto antisicurezza
Egregio Presidente della Repubblica, molto probabilmente nel Consiglio dei Ministri di domani 27 Marzo 2009, verrà presentata ed approvata la bozza del Decreto correttivo al Dlgs 81/08 (Testo Unico sicurezza sul lavoro), che come avrà potuto leggere dai mezzi d’informazione in questi giorni, vuole stravolgere il testo unico approvato dal precedente Governo Prodi (molte multe verranno dimezzate, e si elimina l’ipotesi dell’arresto).
Il Dlgs 81/08 è di per se una buona legge, anche se alcune cose andrebbero riviste, ma non come vuole fare il Ministro del Lavoro, della Salute Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi.
Sappiamo benissimo cosa ne pensano la maggior parte degli imprenditori delle sanzioni, che in molti casi diventeranno sanzoni leggere.
Molti imprenditori hanno sempre visto la sicurezza sul lavoro come un costo insopportabile per l’azienda, figuriamoci in questo periodo di crisi!
Non si riusciva a far rispettare la sicurezza sul lavoro quando c’era l’arresto, figuriamoci adesso che si vuole cancellare questa possibilità, questo deterrente.
C’è una bozza correttiva al Testo Unico che sta girando in rete fra gli addetti ai lavori, che anche se non è definitiva (a quanto dicono), desta molta preoccupazione.
Con questa bozza, i tecnici della prevenzione dell’Asl non potranno più sospendere l’attività imprenditoriale, in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di sicurezza, perchè il personale Asl non è ministeriale (l’art 10 della bozza, fa riferimento solo agli organi di vigilanza del ministero).
Per il resto una generale decurtazione delle multe (esempio, i coordinatori alla sicurezza, da 3000 oblati a 1600 euro), l’introduzione della disposizione (ove non sia reato), la puntualizzazione della fattispecie di reato, l’uniformità dell’oblazione prevista dal Dlgs 758/94 (anche per i casi più gravi), l’esclusione di fatto della CTP dalla formazione dei lavoratori, l’aggiornamento delle multe ogni 5 anni, secondo l’indice dei prezzi Istat, e tante altre modifiche anche negli allegati: praticamente un altro testo unico.
Dopo il clamore suscitato dalla notizia dell’agenzia Apcom, che è stata laprima a dare notizia nei dettagli di queste modifiche, e l’appello dell’associazione Articolo 21 a difesa del Testo Unico, che ha raccolto già 10 mila adesioni, è molto probabile (ma non è sicuro) che alcune di queste modifiche vengano attenuate, cmq il rischio rimane alto.
Le chiedo quindi, di respingere l’attacco del Governo Berlusconi al Dlgs 81/08 e alla sicurezza dei lavoratori, non firmando il DL correttivo al Dlgs 81/08.
Il Governo pensi piuttosto a rendere operativo il Dlgs 81/08, approvando i 38 decreti attuativi.
Cordiali saluti.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
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