Mala tempora currunt
Finalmente abbiamo dichiarato morto, non Eluana, ma lo stato di diritto. Siamo un paese in cui un ministro può emanare normative che vanno oltre la legge e contro le disposizioni della corte costituzionale, minacciando le strutture amministrative sottoposte al suo potere discrezionale. questo governo opera oramai al di fuori delle norme dello stato di diritto. Tutto questo per accaparrarsi i voti di quella parte della popolazione che accetta ancora supinamente le continue intromissioni delle attuali gerarchie cattoliche, addirittura sullo sviluppo normativo dello stato italiano.
L’Italia oramai non è più un paese democratico europeo, ma sta regredendo verso un modello medioorientale di teocrazia! E anche borbonico di rapina continuata del bene pubblico da parte della "casta politica bipartisan" (vedi la cronaca giudiziaria odierna).
È ora che gli italiani che credono ancora nel lavoro, nell’onestà, nella democrazia e nella legge uguale per tutti, cioè credono ancora nella validità della nostra costituzione e spero che siano la maggioranza nel paese, si diano una mossa mettendosi in gioco anche personalmente, ognuno nel proprio ruolo, per salvare il paese.
Occorre cambiare radicalmente l’attuale classe politica di tutti i partiti, soprattutto i "papaveri" più alti, quelli da troppo tempo sulla scena.
Dino Grappi
(20 dicembre 2008)
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