Malpensa, la pista di bocce più grande del mondo
di Alessandro Robecchi, da il manifesto, 11 gennaio 2009
Con la pista di bocce più grande del mondo a pochi chilometri (Malpensa), Milano potrebbe avere finalmente un primato tra le grandi capitali europee. Una classe politica e imprenditoriale che riesce a far funzionare un aeroporto per otto anni scarsi già dovrebbe stare nel guinness dei primati – o in un’attrezzata struttura sanitaria – ma la grande pista di bocce di Malpensa cambierà tutto. Sarà pronta per l’Expo del 2015, sempre se si riuscirà a farlo. Naturalmente l’epopea dell’uomo è fatta anche di rischi e avventure: trovare l’Eldorado, costruire le piramidi, avere due hub internazionali, di cui uno a Varese. Non sempre va bene. Negli ultimi trent’anni abbiamo avuto alcuni sussulti di grandeur. Nel 1990, notti magiche, ospitavamo i mondiali e costruivamo stadi costosissimi che ora si stanno demolendo o abbandonando. Nel 2000 arrivò questo grande aeroporto internazionale che tremare il mondo fa. Modernissimi! Ma ci dovevi andare in pullman, un po’ come in Congo. Fa piacere vedere la Lega chiedere “garanzie per Malpensa” tale e quale i notabili democristiani del sud chiedevano più postini in Abruzzo o l’insediamento industriale in Basilicata. Il famoso “operaio che ha votato la Lega”, feticcio dei talk-show postelettorali, che ne pensa? (alla peggio avrà un grande campo di bocce a disposizione). Per ora, si lamentano molto sarti e stilisti: hanno paura che gli operatori della moda vadano a Parigi. Pare di vederlo lo sconcerto tristissimo dei manager, dei compratori, delle segretarie: Nooo, che sfiga dovevamo andare a Milano e invece andiamo a Parigi! Maledizione! Il tutto, per non farci mancare niente, con una sinistra inesistente e una destra d’affari che allegramente governa tutto, ma non sa spalare la neve perché ne sono arrivati quaranta centimetri e il sindaco ne aspettava venti. Ok, popolo del nord, non pensiamo più alla gara con Parigi e Londra, sù col morale. Contro Tirana possiamo ancora farcela!
(12 gennaio 2009)
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