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Poiché dentro la congrega
a dirigere è la Lega,
c’è un furfante da inventare:
l’immigrato irregolare.

“Quanto prima i clandestini
finiran dai secondini
nel profondo di una cella!
Sarà grave marachella

entrar clandestinamente.”
Plaude la padana gente
che votò Bossi e Borghezio
che son in perenne screzio

con la strana malattia
che ha il nom di democrazia.
Ma, si sa, fra il dire e il fare
sempre c’è di mezzo il mare.

Roboante propaganda
fa la Lega che comanda
con annunci peregrini:
“In galera i clandestini!”

“Tutti, meno le badanti
degli anziani e dei lattanti!”
“E le colf?” “Non ci fidiamo,
in prigione le sbattiamo!”

“Stop alla prostituzione,
cacciam tutte le battone!”
“Ma se son sempre esistite…”
“Con la Lega son finite,

agli Interni c’è Maroni,
tutte fuori dai coglioni!”
“Che facciam degli operai?”
“Tutti dentro!” “Saran guai

per le nostre fabbrichette…”
I legislator macchiette
tutti i dì cambian parere.
“Riempirete le galere,

andrà in crisi la giustizia…”
Qui Maroni è una delizia:
“Non è mica retroattivo
il reato ed il cattivo

sarà quello che verrà
e non quello che c’è già…”
“Ma ne abbiamo sul groppone
già più o men mezzo milione,

che si fa, una sanatoria?”
“Imparatelo a memoria,
la parola non esiste,
troppe già ne abbiamo viste.

Chi dal nero emergerà
la condanna mite avrà,
senza cella né espulsione.
È regolarizzazione

e non certo sanatoria!”
I padan cantan vittoria
ma, coi giochi di parole,
questo è chiaro come il sole,

li han fregati i capoccioni
che hanno vinto le elezioni
sulla caccia all’immigrato
ma, ottenuto il risultato,

non potranno mai eseguirla
e chi ci ha creduto è un pirla.
Intervengon Onu, Ue
ed il Vaticano che

critican la turpe legge.
Berlusconi si corregge
e ai padan dà l’altolà:
“No, la clandestinità

non può essere reato,
ma sarà per l’immigrato
delinquente un’aggravante.”
Quella legge è agonizzante,

la simbolica ramazza
clandestini non ne spazza,
ma c’è chi non l’ha capito:
il padan rincoglionito.

 
(7 giugno 2008)



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