Mességué
Onu, la sessione annuale
di quest’anno parte male:
non c’è Silvio Berlusconi
e son tristi i capoccioni
privi della sua eloquenza
e orbi della sua presenza.
Al suo posto c’è Frattini,
l’uomo tutto sorrisini,
ma pochissima sostanza,
ch’è a New York come in vacanza
forse con la sua Chantal.
Dice: “Non c’è il principal
perché l’Alitalia è in coma
e perciò è rimasto a Roma
per salvarla dal tracollo…”
Dopo un rapido controllo
Silvio a Roma non si trova
e la più lampante prova
è che senza Berlusconi,
diventati tutti buoni,
l’Alitalia s’è salvata.
Or la stampa è scatenata,
tutti vogliono sapere
dov’è andato il Cavaliere.
Sarà con qualche pupilla,
Prestigiacomo o Brambilla,
la Carfagna o la Gelmini,
per incontri birichini?
Non è con Mara Carfagna,
la ministra è alle calcagna
di una banda di battone.
Col ministro all’Istruzione?
No, Gelmini Mariastella
sta cacciando una bidella,
tre maestre e un professore
senza l’Unto del Signore.
Col ministro dell’Ambiente?
“No! – Stefania si risente –
per problemi di diossina
sono a Taranto vicina,
nell’acciaieria dei Riva!”
Non è con la combattiva
fulva sottosegretaria
che sta in posa statuaria
a mostrar le autoreggenti
ai turisti più calienti.
Dopo andirivieni e spole
l’han trovato a Melezzole,
nella farm di Mességué.
Che farà colà il premier?
Forse cura il mal di schiena,
forse gli occhi che fan pena
per le palpebre cadenti…
Forse, siamo irriverenti,
cerca la virilità
perché ha fatto sere fa
una gara con l’Umberto
e ha perduto con sconcerto.
Non fia mai che sia un caimano
viril meno d’un padano!
(29 settembre 2008)
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