MicroMega 2/2011: “Berlusconismo e fascismo (2)” – Il sommario del nuovo numero in edicola e libreria da martedì 1 marzo
A PIÙ VOCI 1
Margherita Hack, Eugenio Scalfari, Rossana Rossanda, Massimo D’Alema, Barbara Spinelli, Walter Veltroni, Marco Travaglio, Furio Colombo, Pier Luigi Bersani, Sergio Chiamparino, Antonio Padellaro, Pancho Pardi, Antonio Di Pietro, Ezio Mauro, Sergio Cofferati, Giorgio Cremaschi, Luigi de Magistris, Luciano Gallino, Nichi Vendola, Dario Fo – Per liberare l’Italia
MEMORIA
Finché c’è lotta c’è speranza
La storia dell’opposizione al berlusconismo è una storia di grandi entusiasmi ed occasioni mancate. La società civile italiana ha saputo mettere in campo le più grandi manifestazioni che l’intero Occidente abbia conosciuto in anni recenti. Ma la casta politica del centro-sinistra non ha saputo capitalizzare questo enorme patrimonio civile ed è rimasta prigioniera dei propri tatticismi. Data per data, lotta per lotta, ecco la vera contro-storia del regime.
LABIRINTO
Angelo d’Orsi – La storia al servizio del Caimano
Non potendo cambiare i fatti, il berlusconismo si è impegnato – con qualche aiuto anche della sinistra – a modificare il racconto dei fatti. La rivalutazione del fascismo e la contemporanea svalutazione della Resistenza erano due operazioni culturali indispensabili a preparare il terreno al vero obiettivo: la distruzione delle istituzioni democratiche e della Carta costituzionale, che dalla Resistenza sono nate.
Gianni Canova – La politica come lifting
Lifting per paura di invecchiare, una televisione basata sui reality, discorsi sempre uguali a se stessi. Berlusconi vive in un eterno presente, mostrando una forte resistenza al cambiamento: un’immagine di conservazione e immobilismo che ottiene consenso perché fondata su una concezione fideistica. Una fede che è la chiave di volta nelle relazioni interpersonali, politiche e culturali degli italiani
Guido Caldiron e Giacomo Russo Spena – Berlusconi, a noi!
Dopo la svolta ‘badogliana’ di Fini, per l’estrema destra Berlusconi è diventato l’assoluto punto di riferimento. In lui i moderni camerati vedono il nuovo Mussolini, l’atteso ‘capo carismatico’ capace di scardinare le regole democratiche e costituzionali. Il razzismo del Cavaliere, il suo revisionismo storico e la sua ‘antipolitica’ li affascinano. E oggi puntano sul Pdl.
Roberta Carlini – Togliere ai poveri per dare ai ricchi
C’è una misura che, fra le tante, rappresenta il nocciolo ideologico del berlusconismo, il suo manifesto economico: l’abolizione dell’imposta di successione, la quale ‘avvantaggia i più ricchi, ma piace a tutti; non è apprezzata dai liberali, ma è fatta in nome della libertà; cristallizza la società immobile, in nome della destra modernizzatrice’. Ma sono molti i provvedimenti che in questo quindicennio il ‘regime della disuguaglianza’ ha adottato per ratificare i rapporti di forza esistenti in una società sempre più ingiusta. Esaminiamoli uno per uno.
Roberto Petrini – Il fallimento del ‘presidente imprenditore’
I governi Berlusconi si sono sempre distinti per le mirabolanti promesse in campo economico: ‘Un nuovo miracolo’, ‘Un milione di posti di lavoro’, ‘Meno tasse e più flessibilità’ sono stati slogan con i quali ‘l’imprenditore prestato alla politica’ ha cannoneggiato la sinistra ‘retrograda e statalista’. Ma un attento esame delle berlusconomics ci restituisce numeri impietosi: i governi del ‘miracolo’ sono stati in realtà governi del ‘declino’.
Manuele Bonaccorsi – Il capitalismo cloaca
Dai primi anni Novanta, con il terremoto delle privatizzazioni e con il crollo del sistema industriale, emerge in Italia il ‘modello Tav’, basato su finanza di progetto e general contractors. Un nuovo capitalismo delle cricche, fortemente voluto da Berlusconi, che svende lo Stato a vantaggio delle grandi società d’affari. Risultati? Debiti pubblici e profitti privati.
Francesco Erbani – Beni culturali? Me ne frego!
Per Berlusconi e i suoi accoliti i beni culturali sono solamente merce sulla quale fare profitti. In nome del marketing le soprintendenze vengono fatte lentamente morire – tagliando i finanziamenti e il personale – e tutto il potere viene affidato ai commissari straordinari. Per la gioia delle solite cricche.
Pier Giovanni Guzzo – Pompei, Italia
‘Quello che è accaduto a Pompei dobbiamo, tutti, sentirlo come una vergogna per l’Italia’. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’indomani del crollo della Casa dei Gladiatori. Ma cosa c’è dietro quel disastro? Il racconto di un testimone diretto ripercorre tappa dopo tappa la rovina di uno dei più importanti siti archeologici del mondo.
Giovanna Ricoveri – Disastro ambientale
Meno nota e non sempre sotto i riflettori, la (non) politica ambientale dei vari governi Berlusconi ha provocato effetti disastrosi da molti punti di vista: la salute, la fertilità dei suoli, la sicurezza alimentare, il riscaldamento climatico, le frane e le alluvioni. Oltre a distruggere il nostro ecosistema, ha un costo economico e sociale enorme che ricade soprattutto sui soggetti più deboli.
Stefano Bartezzaghi – Il nuovo, il solare, il vero nella semiotica del berlusconismo
La discesa in campo del Cavaliere si qualifica anche per un’innovativa manipolazione semiotica: l’eufemismo, la ripetizione, la continua menzogna, così come la retorica del ‘nuovo inizio’, della forza e dell’ottimismo. E mentre la Neolingua orwelliana è comprensibile solo da pochi adepti, il berlusconismo è elaborato in modo da essere pienamente compreso e accettato soprattutto da chi è privo di strumenti culturali.
SCHERZO
Alessandro Robecchi – Bunga-bunga test
Credete di sapere tutto sulle serate di Arcore e dintorni? Sicuri? Proviamo noi a mettere in discussione le vostre certezze. In mezzo ad altre ipotesi altrettanto (im)plausibili, non si riesce più a distinguere il vero dal falso. Eppure una risposta giusta c’è sempre. E di solito è la più incredibile.
A PIÙ VOCI 2
Stéphane Hessel, Zygmunt Bauman, Fernando Savater, Javier Cercas, Alain Touraine, Daniel Cohn-Bendit, Javier Marías, Tariq Ali, Mark Lilla, Tahar Ben Jelloun, Gideon Levy, Jean Daniel – Italiani, come siete ridotti?
DIALOGO
Francesco D’Agostino, Roberta De Monticelli – Moralità e moral
ismo (ovvero cristiani e sepolcri imbiancati)
Qual è il confine fra l’intromissione nella sfera privata di una personalità pubblica e la legittima indignazione verso l’utilizzo a fini privati del proprio ruolo istituzionale? In che modo il caso Ruby interroga la sensibilità politica dei cattolici? Le gerarchie ecclesiastiche hanno adempiuto al loro dovere di testimonianza etica? Un’appassionata controversia fra due cristiani agli antipodi.
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