ICEBERG – gelatina Italia Giacomo Russo Spena L’Idv perde il pelo e raddoppia il vizio Acclamato al congresso, Di Pietro apre il nuovo corso dell’Idv abbracciando Bersani e l’indagato De Luca. Nel partito dell’anticasta, democrazia e trasparenza interna restano un’utopia, congressi pilotati, tesseramenti farsa, presenza di riciclati democristiani e gestione familistica sono la dura realtà. Ma nella base dell’Idv monta la protesta: le uniche votazioni, le elezioni della coordinatrice donnee del coordinatore giovani, vengono perse dal leader maximo. E De Magistris con il suo ‘bisogna smettere di predicare bene e razzolare male’ si candida ad essere il portavoce dell’Idv che chiede rinnovamento.
Laura Galesi e Antonello Mangano Arance alla schiavitù Chi raccoglie i pomodori, le arance e le clementine che arrivano sulle nostre tavole? Un viaggio da Foggia a Cassibile dimostra come nelle campagne del Sud lo sfruttamento degli immigrati sia quotidiano: lavorano dall’alba al tramonto per pochi euro, dormono in baraccopoli e si spostano nelle campagne a seconda delle coltivazioni. Dei veri e propri schiavi controllati dalla criminalità organizzata che gestisce la produzione. In attesa di nuove rivolte simil Rosarno.
Marcello Degni Marrazzo bocciato anche in politica Lo scandalo in cui è stato coinvolto Piero Marrazzo ha completamente oscurato il dibattito politico sul suo quinquennio alla guida della Regione Lazio. Se la grottesca vicenda delle trans ha evidenziato i limiti umani del governatore, questo impietoso bilancio ne mette in luce quelli politici: Storace meritava un 3, ma Marrazzo non supera il 4,5.
NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTERO Saskia Sassen in conversazione con Giuliano Battiston Per una globalizzazione dal volto umano La vulgata sulla globalizzazione sostiene che con essa gli Stati nazionali stiano perdendo sempre più ruolo e potere. Saskia Sassen propone invece un’altra lettura: la globalizzazione – questa globalizzazione – lungi dall’indebolire lo Stato nazionale, lo sta deformando rafforzando enormemente il potere esecutivo a danno di quello legislativo. E producendo quindi un deficit di democrazia. Ma fornendo anche possibili appigli per cambiare rotta.
Christian Elia Il falso miraggio di Dubai Un viaggio della speranza che presto si trasforma in un incubo. È la triste sorte di milioni di immigrati che da India, Pakistan e Bangladesh si trasferiscono a Dubai, dove finiscono a vivere in condizioni disumane, sfruttati per pochi soldi e ridotti in semi-schiavitù, il loro passaporto sequestrato. Negli Emirati numerosi sono i pestaggi alle mogli ‘irrispettose’ e l’informazione è imbavagliata. Esistono associazioni che dal basso si battono per la tutela dei diritti, tra mille difficoltà e soprusi.
Emanuele Profumi Il Brasile di Lula o l’enigma del compromesso Il bilancio del governo Lula a otto anni dalla sua elezione è caratterizzato da profonde contraddizioni. La popolarità del presidente, grazie ai programmi sociali che fra mille difficoltà sono stati avviati, è altissima. Ma i cambiamenti radicali che erano stati promessi in ogni campo (dalla riforma agraria alla moralizzazione della politica e dell’amministrazione pubblica) non ci sono stati e forte è la delusione fra i movimenti sociali che avevano sostenuto l’avvento al potere del Partito dei lavoratori.
SUPERSTIZIONI Persio Tincani Tinky Winky e altri untori Secondo Jerry Falwell, un influente predicatore americano, Tinky Winky – noto personaggio di un cartone per bambini – essendo viola e portando un’antenna a forma di triangolo, è gay. E dunque i Teletubbies sono un organo di propaganda della potente lobby omosessuale che intende corrompere i nostri piccoli. Non è uno scherzo, un membro del governo polacco rilancia. E la logica dell’untore, di cui ogni pregiudizio è la forma soft, fa altri proseliti. |
DIALOGO 1 Andrea Camilleri / Fabio Granata Esiste una destra civile? L’Italia, la destra, il berlusconismo: un confronto a tutto campo fra uno scrittore da sempre impegnato a sinistra e un parlamentare ex missino molto vicino al presidente della Camera Gianfranco Fini. È ancora possibile fermare la deriva politica in atto facendo appello ai valori della Costituzione? Quale futuro ha di fronte la nuova destra ‘repubblicana’? È una speranza concreta o solo l’ennesima foglia di fico di Berlusconi?
ICEBERG 1 – destre e/o libertà Marco Travaglio La mia destra da Cavour a Montanelli La prima autobiografia intellettuale di un giornalista di destra diventato idolo della sinistra. Da Cavour a Montanelli, dai salesiani al Fatto Quotidiano, passando per Alessandro Manzoni, Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi. Per Travaglio la destra non è un’ideologia politica, è una morale civile, significa valori quali il senso dello Stato, la laicità, il rigore morale, la meritocrazia, la sobrietà, il senso del dovere, la serietà, il libero mercato contro ogni monopolio e oligopolio, l’intransigenza e la legalità, cioè in definitiva la giustizia e la legge uguale per tutti. Dunque, oggi, l’antiberlusconismo più radicale.
Simonetta Fiori La Destra nuova di Gianfranco Fini Da diverso tempo Gianfranco Fini sta cercando di smarcarsi dal becerume berlusconiano e di proporsi come leader di un conservatorismo di profilo europeo ed autenticamente liberale. Un’operazione accompagnata dalle iniziative culturali di un variegato arcipelago di intellettuali, fondazioni, riviste. Chi sono i protagonisti di questa Destra nuova? Quali sono le loro idee? Possono davvero cambiare i connotati della destra italiana?
Valerio Gigante Il manganello e la mitra Nonostante i vertici della gerarchia facciano continuo appello ai diritti umani – spesso qualificandoli come ‘princìpi non negoziabili’ – la connivenza della Chiesa cattolica con le peggiori dittature fasciste del Novecento è inconfutabile. Nonostante i numerosi tentativi, anche recentissimi, di riscrivere la storia e cancellare le responsabilità. A partire da quella volta in cui Giovanni Paolo II si affacciò dal balcone del palazzo presidenziale con il generale Augusto Pinochet…
Roberto Petrini Le tre ‘M’ dei conservatori soft David Cameron, Angela Merkel, Nicolas Sarkozy: sono i tre leader della nuova destra europea. Una destra delle tre ‘M’ – mediatica, moderna e moderata – che appare volersi disfare degli abiti neoliberisti ed è pronta a cavalcare il disagio sociale legato alla crisi economica, mettendo sempre più nell’angolo una sinistra in crisi di idee e di identità.
Pierfranco Pellizzetti La sindrome del camaleonte Fino agli anni Settanta la narrazione sociale egemone era costruita sul vocabolario della sinistra, sulle sue idee di democrazia ed emancipazione. Alla destra non rimaneva che mimetizzarsi per sopravvivere. Fino a quando il clima sociale e culturale non è cambiato, e alla retorica del progresso si sono sostituiti l’‘arricchitevi’ e il ‘difendetevi’. Ormai la destra parla la propria lingua ‘alla luce del sole’ ed è la sinistra a essersi omologata. Come è possibile reagire?
Guido Caldiron Quando i poveri votano per i ricchi Come fa la destra ad attrarre i voti degli strati più deboli della società? Usando quelle che Krugman definisce ‘armi di distrazione di massa’, ossia parlare di ‘valori’ e di ‘simboli’ mentre si tagliano posti di lavoro e si diminuiscono le tasse ai miliardari. La classe operaia – orfana di una sinistra capace di rappresentarne le nuove istanze – si lascia ammaliare da una destra la cui parola d’ordine è la xenofobia. Ma in grado anche di proporre un – pur illusorio – sogno di benessere.
Gianni Barbacetto Neri di Stato (destra e servizi segreti) Da un lato una destra orgogliosa di essere fuori dai confini della Costituzione repubblicana. Dall’altro dei servizi di sicurezza che difendono gli equilibri atlantici anche a costo di uscire fuori dalla legalità costituzionale. Una doppia eccezionalità che negli anni Settanta e Ottanta ha reso destra e servizi segreti alleati perfetti. Un’alleanza che ha prodotto i suoi frutti anche di recente.
Roberta Carlini Il club privé dell’emergenza Negli ultimi anni in Italia si è imposto un nuovo modello di intervento pubblico nell’economia, che segna il passaggio dal mercatismo all’affarismo. È il Crony Capitalism, il capitalismo degli amichetti, nel quale regole, gare pubbliche, procedure, controlli di soggetti terzi sono stati eliminati come inutili pastoie. Rimane solo la trattativa privata, il metodo più efficace per gestire i rapporti fra il sovrano e i suoi feudatari.
Lidia Ravera A destra della destra: i giovani di CasaPound ‘Chi sono, esattamente, i militanti di CasaPound? La versione di destra dei centri sociali? La frangia giovanile di Alleanza nazionale? Gli eredi dell’estremismo di destra o un nuovo melange culturale e politico, dove una forte vocazione di impegno nel sociale si coniuga con una vigorosa antipatia per ciò che resta della sinistra?’. Una scrittrice di sinistra racconta il suo viaggio nel movimento che non rinnega il fascismo e che continua a far proseliti tra i giovani.
Alessandro Robecchi Italia 2024: il Regime è caduto… Come ricostruiranno gli storici del futuro le tormentate vicende del Trentennio berlusconiano? Lo svela questo irresistibile viaggio nel tempo di Alessandro Robecchi: nel 2024 il regime cadrà tragicamente per mano delle potenze democratiche europee unite alla Resistenza italiana. Solo allora – grazie a opere importantissime, quali Come sei alto, Silvio! Servi sciocchi e meno sciocchi nell’Italia del Trentennio e I ragazzi di Salò e altre puttanate – sarà possibile guardare con obiettività e rigore storico a ciò che è accaduto dopo il 1994.
DIALOGO 2 Lidia Ravera in dialogo con Flavia Perina L’altra metà della destra Né angelo del focolare, né regina del tacco a spillo: è la nuova donna di destra, incarnata dalla direttrice del Secolo d’Italia Flavia Perina. Dal Mussolini di Antonio Banderas all’auricolare di Non è la Rai, cronaca di un incontro curioso e sorprendente fra il passato e il presente del nostro paese, fra reggiseni che bruciano e rivoluzioni del popolo del web.
ICEBERG 2 – destre populiste Federico Rampini La destra americana tra Sarah Palin e Ayn Rand Negli Stati Uniti non esiste solo la destra rozza e militarista
alla Sarah Palin. La ‘tradizione Eisenhower’ ha segnato la storia del Partito repubblicano attraverso il contributo di diversi presidenti e personalità politiche (da Nixon a John McCain). Oggi però questa destra liberale classica si trova spinta nell’angolo dall’altra destra, quella del Tea Party Movement. È l’America profonda che si ribella contro quella delle élite colte.
Pawel Smolenski e Marek Beylin La destra polacca tra Chiesa e patria Nella Polonia post comunista nasce da subito una destra nazional-cattolica che ottiene i favori della Chiesa. Su questa base Jarosl´aw Kaczyn´sky, eletto presidente nel 2006, inizia una rivoluzione fatta in nome della tradizione e della religione. La feroce campagna sulla lustracja (verifica del passato comunista) diventa però un boomerang e il suo governo cade, a scapito di una nuova destra. Conservatrice ma civilizzata.
MEMORIA Michele Serra / Indro Montanelli Dialogo sulla destra che non c’è Ripubblichiamo dal numero 4/1994 di MicroMega un testo che ci sembra straordinariamente attuale. Il sommario di allora diceva: ‘La resistibile ascesa di Berlusconi a Palazzo Chigi segna la sconfitta non solo della sinistra, ma anche di una destra seria e rigorosa. Come quella sognata da Indro Montanelli, che ne discute qui con il suo amico-nemico Michele Serra’. |