MicroMega 3/2012: Almanacco di filosofia – Il sommario del nuovo numero in edicola, libreria e su iPad da giovedì 3 maggio
Claudio Corradetti
DIALOGO 1
Paolo Flores d’Arcais / Vito Mancuso – Il caso e l’illusione. Dio e l’anima immortale di fronte al tribunale della scienza (darwiniana)
Un filosofo ‘ateo militante’, secondo il quale usando la scienza e la logica si può “legittimamente e positivamente affermare che Dio non esiste e meno che mai l’anima immortale”; e un teologo ‘controcorrente’, che difende la possibilità di conciliare scienza e fede riconoscendo un superiore “principio di essere e di energia”. Un confronto serrato e appassionate sui grandi interrogativi alla base della ricerca filosofica di ogni tempo: che cosa siamo? da dove veniamo? dove siamo diretti?
DIALOGO 2
Telmo Pievani / padre George V. Coyne S.J. – Evoluzione e contingenza
Altro che Dio-orologiaio e Intelligent Design: le scoperte scientifiche hanno ormai provato che l’esistenza dell’uomo e la sua evoluzione non sono affatto una necessità e che le cose nell’universo potevano andare diversamente. In questo quadro, che fine fa l’idea di Dio? È possibile pensare un Dio che non abbia previsto le conseguenze della sua stessa creazione? Un Dio, dunque, dell’immanenza e della contingenza? Per l’ex direttore della Specola vaticana è l’unico Dio pensabile.
ICEBERG – diritti umani
Jared Diamond – L’origine e il futuro dei diritti umani
L’‘eccezionalità europea’ in vari ambiti – da quello economico e tecnologico a quello morale e civile – è un tema che arrovella gli storici. In particolare, perché i diritti umani sono stati ‘inventati’ e si sono radicati proprio nel vecchio continente? La sua geografia frammentata – che ne ha impedito l’unificazione politica – potrebbe forse essere una spiegazione.
Thomas Pogge – Lo scandalo della fame
I governi dei paesi ricchi si riempiono la bocca di ‘aiuti allo sviluppo’ e campagne per la lotta alla fame nel mondo. Ma nei fatti a determinare la povertà estrema di quasi un miliardo di persone siamo proprio noi, con le nostre politiche sovranazionali che strangolano i paesi poveri. E con giochetti statistici riusciamo pure a convincerci che la fame nel mondo stia diminuendo. E invece continua drammaticamente ad aumentare.
Ulrich Beck – Mondializzare i diritti umani
Se le disuguaglianze globali sono state finora sottovalutate è perché nelle scienze sociali vige ancora il ‘nazionalismo metodologico’, quella prospettiva che fa dello Stato-nazione l’unità analitica fondamentale. Ma i processi di globalizzazione promuovono la nascita di comunità cosmopolite del rischio ancorate a una nozione di diritti umani così forte da permettere la critica delle stesse disuguaglianze globali.
DIALOGO 3
Pierre Rosanvallon / Claude Lefort – Sulla democrazia
Il suo è sempre stato un pensiero ‘militante’, in continuo confronto con la realtà storica e mai cieco di fronte alle barbarie del Novecento. Radicalmente critico nei confronti del totalitarismo sovietico, Lefort ha dedicato gran parte della sua opera a indagare le origini e le forme della democrazia. In questo dialogo ne discute con uno dei maggiori intellettuali francesi contemporanei.
INEDITO
John Rawls / Philippe Van Parijs – Dialogo sull’Europa
presentazione
Questo breve ma significativo carteggio tra John Rawls, uno dei massimi filosofi politici del Novecento, e il filosofo belga Philippe Van Parijs illumina alcuni tra gli aspetti più controversi del processo di unificazione europea e delle attuali sfide di giustizia internazionale. Si tratta, come dice lo stesso Van Parijs, del testo più marcatamente ‘anticapitalista’ di Rawls, dove si esprime preoccupazione per uno scenario in cui l’economia dell’Ue rischia di cadere sempre più nelle mani dei banchieri.
DIALOGO 4
Maurizio Ferraris / Carlo Augusto Viano – Le debolezze del ‘pensiero debole’
Da una parte la filosofia come strumento per “mettere in relazione il mondo della scienza con quello del senso comune”. Dall’altra la grande accusa mossa ai filosofi di aver “sempre offerto giustificazioni alle finzioni”. In mezzo la crisi del postmoderno discussa da chi se ne è distaccato e da chi ne è sempre stato un critico feroce. In che modo è possibile ridefinire oggi il rapporto fra la filosofia e la scienza?
MEMORIA
Jorge Semprún in conversazione con Martin Legros – Solo la fratellanza ci può salvare
Quando entra nella Resistenza si porta dietro un libro di Schelling e uno di Kant. Quando arriva a Buchenwald, alla domanda sul suo mestiere, risponde con fierezza e sprezzo: ‘Studente di filosofia’. Ha attraversato il secolo combattendo per la democrazia con le armi del pensiero, esattamente come con l’impegno politico militante. Una intervista/testamento con cui ricordiamo Jorge Semprún: il grande scrittore testimone del Novecento, e l’amico.
(1 maggio 2012)
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