MicroMega 5/2010 – Il sommario del nuovo numero in edicola da martedì 22 giugno
TAVOLA ROTONDA
Paolo Flores d’Arcais / Nichi Vendola / Luigi De Magistris – Dopo Berlusconi, dopo il Pd
Con la legge bavaglio il regime realizza un primo pezzo di fascismo, ma le forze politiche dell’opposizione non sembrano in grado di mettere in campo iniziative politiche all’altezza della gravità della situazione. Da più parti si invoca un ‘nuovo soggetto politico organizzato’ capace di esprimere le istanze della società civile e dell’opposizione ‘presa sul serio’. Quali caratteristiche dovrebbe avere, quale programma, quali parole d’ordine? E quali leader lo potrebbero guidare?
ICEBERG 1 – disinformacija
Marco Travaglio e Carlo Tecce – La Pravda di Minzolini
Il Tg1, notiziario della rete ammiraglia della Rai, è stato da sempre attento a tutti i poteri forti e a tutti gli equilibri istituzionali. Ma con l’arrivo di Augusto Minzolini si è trasformato in un vero e proprio megafono del presidente del Consiglio. Fra scandali occultati, bugie e finte notizie, ecco come il primo tg del paese è diventato la più potente arma di distrazione di massa a disposizione di Berlusconi.
Alessandro Robecchi – Dal Pci al Pd 2.0
Una straordinaria avventura della tecnica e dell’ingegno umano: la gloriosa storia del Pci, dalle sue prime e gigantesche versioni, ai modelli più agili e maneggevoli degli anni Settanta. Fino ai grandi problemi di funzionamento delle evoluzioni recenti: il Pds (Personal De-ideologic System) e il Pd 2.0.
ICEBERG 2 – mala Italia
Gianni Barbacetto – Watergate-Arcore
È il dicembre del 2005. Il centro-sinistra è dato saldamente in testa per le elezioni che si svolgeranno ad aprile. Ma negli ultimi giorni dell’anno si verifica un fatto che cambierà gli equilibri. Il Giornale pubblica l’intercettazione in cui Piero Fassino, segretario dei Ds, dice a Consorte: ‘Allora, siamo padroni di una banca?’. Da lì comincerà la grande rimonta di Berlusconi. Dietro a quello scoop ci sono però le trame di un Watergate italiano rimasto a lungo segreto.
Marco Preve e Ferruccio Sansa – Fouzi Hadj e i poliziotti del G8
Che c’azzeccano un dittatore africano, la Lucchese Calcio e la bella vita di Montecarlo con i poliziotti del G8 di Genova? Il fulcro di questi legami apparentemente incredibili è Fouzi Hadj, ricchissimo e misterioso imprenditore nato in Siria ma residente a Pieve Ligure. Sospettato di traffico d’armi e riciclaggio internazionale di denaro, Hadj è stato di recente arrestato per l’ennesima bancarotta. Ma al suo ‘servizio’ c’erano anche alti funzionari, ispettori e agenti coinvolti nella famigerata ‘notte cilena’ del 2001.
Ferruccio Pinotti – L’asse Lega-Cl: occupare tutto!
Nel Nord Italia è in corso una grande riorganizzazione dei poteri lungo l’asse Lega-Comunione e liberazione. L’obiettivo è il totale controllo del territorio tramite l’occupazione manu militari del suo sistema finanziario e la spoliazione del patrimonio pubblico resa possibile dal federalismo. Il tutto con la complicità di un centro-sinistra imbelle, che non capisce o finge di non capire il tragico disegno che si sta compiendo.
Checchino Antonini – La violenza in divisa
I pestaggi di Genova fanno parte ormai della storia più cupa del nostro paese. Ma prima di Genova – con un governo di un altro colore – c’era stata Napoli, la vera prova generale della mattanza del G8. E dopo, tantissimi casi di violenze individuali consumate contro cittadini inermi. Fatti che testimoniano un passaggio d’epoca: la chiusura del ciclo di democratizzazione della polizia inauguratosi con la riforma del 1981 e l’introduzione del ‘nuovo modello di difesa’. Ecco perché le forze dell’ordine sono tornate a fare paura.
SAGGIO
Roberto Scarpinato – Don Rodrigo e la Costituzione
Generazioni di italiani hanno dovuto sperimentare che la legge a nulla valeva contro i soprusi e le ruberie dei potenti. Per secoli la legge e la giustizia erano state niente altro che la ‘voce del padrone’. Il patto democratico-repubblicano aveva aperto una strada nuova, quella della pari dignità sociale di tutti i cittadini. Ma quel traguardo di civiltà è oggi minacciato da un brusco ritorno alla sempiterna storia dei servi e padroni.
ICEBERG 3 – nuove generazioni
Pierfranco e Ludovica Pellizzetti – La politica discussa con mia figlia
Un carteggio tra un padre della generazione sessantottina e sua figlia, appena ventenne. Alla ricerca dell’altra politica, per capire quei giovani che non credono più in partiti, sindacati e grandi organizzazioni e che chiedono fatti concreti e non parole. Maggiore coscienza critica nelle scuole, diritti di cittadinanza, solidarietà attiva ed Europa, i temi che animano la ragazza. ‘Una generazione è quello che la fanno essere le sue punte avanzate’ l’auspicio del padre.
Cesare Buquicchio – Tutta colpa dei contestatori
Hanno passato la loro giovinezza tra assemblee e manifestazioni, ma saliti al potere hanno costruito una società bloccata, dove dilaga il precariato e ogni progetto di futuro sembra una chimera irraggiungibile. Sono i ragazzi degli anni Sessanta e Settanta, quelli che da oltre 40 anni ‘occupano’ il nostro paese e che non sembrano avere nessuna intenzione di mollare la presa. È giunto il momento di mettere anche loro sul banco degli imputati.
Augusto Gughi Vegezzi – Giù le mani dal Sessantotto
Il sistema gerontocratico che caratterizza la struttura sociale del nostro paese viene ricondotto da molti al fallimento della generazione del Sessantotto, che – ben lungi dall’avviare un autentico rinnovamento – si è di fatto impossessata delle redini del potere dimostrandosi addirittura peggiore di quella dei suoi padri. Ma questa analisi non è fondata sui fatti, e non serve a spiegare l’origine della casta di ‘vegliardi giovanilisti’ che domina la società consum-narcisistica-postindustriale di oggi.
ICEBERG 4 – fabbrica e società
Luciano Gallino – Perversione e totalitarismo dell’ideologia neoliberista
Alla base della crisi nella quale siamo immersi c’è l’ideologia neoliberista, che ha spazzato via i confini fra politica ed economia e ha imposto le proprie leggi in ogni sfera della società. Questa ideologia non incarna la versione aggiornata della dottrina politica liberale: ne rappresenta una perversione. L’autore analizza genesi e caratteristiche del nuovo totalitarismo contemporaneo.
Massimo Roccella – Lavora
tori senza diritti
Uno dei campi in cui la destra al governo sta rispettando, purtroppo, tutte le sue promesse è quello del lavoro. In pochi mesi si è proceduto a tappe forzate allo smantellamento di ciò che rimane dei diritti e delle norme di tutela dei lavoratori: dalle leggi anti-dimissioni in bianco ai limiti sui contratti precari, al testo unico sulla sicurezza. Di seguito una rassegna completa di tutte le controriforme attuate dall’ultimo governo Berlusconi. Nel silenzio dell’opposizione.
Sara Hejazi – Operai senza classe
Gli operai non si sono estinti, non sono scomparsi. Persone che lavorano in fabbrica ce ne sono ancora e ce ne sono tante. Quello che è cambiato – insieme all’evoluzione produttiva e organizzativa del capitalismo post-fordista – è tutto l’orizzonte sociale e culturale che ruota attorno al lavoratore e all’autocomprensione del proprio ruolo: le vecchie coordinate politiche sono state sostituite da un grande e relativamente tranquillo vuoto. Ma forse la crisi e la riduzione obbligata dei consumi stanno segnando una svolta…
BIOETICA
Carlo Alberto Defanti – Stato vegetativo, tra scienza ed etica
La prima definizione dello stato vegetativo risale al 1972 e da allora la scienza medica ha fatto grossi passi avanti. Spesso i progressi della ricerca, però, sono stati strumentalizzati dai movimenti pro life per giustificare un ricorso esclusivo al principio di precauzione. Un’analisi rigorosa e puntuale degli avanzamenti scientifici e delle loro implicazioni etiche, con un faro indiscutibile: l’autodeterminazione.
ICEBERG 5 – oltre il vaffa
Stefano Milani – Grillini in moVimento
Un po’ pensatori globali, un po’ agitatori locali, difficile etichettarli: sono i giovani attivisti del moVimento 5 stelle. Un micromondo di persone impegnate nelle battaglie civili più disparate: da quella per l’acqua pubblica alla lotta contro gli inceneritori, dal Comitato vittime del metrebus a quelli del latte crudo, c’è chi fa ‘guerrilla gardening’ e chi la dieta a km zero. Tutto nel nome dell’anti-casta.
Andrea Scanzi – Affinità e divergenze fra il compagno Grillo e me
A destra lo ritengono ‘l’espressione peggiore della sinistra peggiore’, a sinistra lo detestano manco fosse il fondatore di Forza Italia. C’è perfino chi lo ha paragonato ai cattivi maestri del terrorismo. Ma Beppe Grillo ha incassato un successo politico che ha colto di sorpresa tutti i ‘politologi tromboni’. Una penna da sempre attenta al ‘fenomeno Grillo’ spiega perché il Savonarola genovese ha rotto le uova nel paniere alla casta.
Pietro Orsatti – Grillo e il suo Spin Doctor: la Casaleggio Associati
In pochi anni Beppe Grillo e il suo blog sono diventati un vero e proprio fenomeno della Rete, l’esperimento di maggior successo in Italia di un movimento nato e cresciuto sul web nel nome della democrazia digitale, dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza. Ma dietro a questo risultato c’è una strategia ben pianificata. Anzi, ci sono un nome e un’azienda: Casaleggio Associati. Ecco di cosa si tratta.
INEDITO
Martin Heidegger – Il problema del peccato in Lutero (presentazione di Adriano Ardovino)
Pubblichiamo, per la prima volta in italiano, il protocollo di due interventi tenuti da Martin Heidegger nel 1924 a Marburgo, nell’ambito di uno dei celebri seminari sul Nuovo Testamento guidati dal teologo Rudolf Bultmann. Lutero rappresentò sempre, per Heidegger, una tappa storica fondamentale per l’‘esperienza cristiana dell’essere’ e per la genesi stessa del pensiero tedesco da Kant a Nietzsche.
DIALOGO
Alain Touraine / Zygmunt Bauman – Il futuro dell’Europa
Il processo di adesione della Turchia all’Unione Europea, il fenomeno dell’immigrazione, il dibattito sull’identità europea: sono alcuni dei temi di grande attualità discussi da due dei maggiori sociologi contemporanei nel corso di una tavola rotonda che ha avuto luogo presso la Bilgi University di Istanbul (di cui pubblichiamo di seguito un consistente stralcio). Sullo sfondo la consapevolezza che senza uno scatto di iniziativa, l’Europa resterà una ‘grande incompiuta’.
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