MicroMega 6/2011: Almanacco del cinema – Il sommario del nuovo numero in edicola e libreria da martedì 30 agosto
IL SASSO NELLO STAGNO
Gianni Canova – Il risveglio del cinema italiano
La televisione è colpevole di un tentato ‘genocidio visuale’ nei confronti del nostro cinema: ‘Con l’alibi dell’audience e dello share hanno fatto credere che il cinema italiano fosse solo il cinepanettone, e che intorno ad esso ci fossero o il deserto o i comunisti’. Fortunatamente, però, i killer televisivi non hanno potuto celebrare la ‘missione compiuta’. E infatti il cinema italiano dà segnali di un piacevole risveglio.
MAESTRI 1
Andrea Camilleri (a cura di Tommaso De Lorenzis) – Il mio amico cinema
È conosciuto dal grande pubblico come il padre del commissario Montalbano. Ma prima del suo straordinario successo come scrittore, Andrea Camilleri è stato produttore televisivo, regista teatrale, sceneggiatore, insegnante al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Il grande cinema italiano ha accompagnato la sua lunga vita fin da quando il proprietario del cineteatro di Porto Empedocle domandava agli spettatori che rumoreggiavano: ‘Che vulite?’…
Paolo Sorrentino in conversazione con Malcom Pagani – Alla ricerca del sogno
Con Il Divo si è decisamente imposto come uno dei registi più interessanti del cinema italiano. Dopo la delusione di Cannes, che per cervellotiche manovre cinecratiche ha ignorato il suo This must be the place, Paolo Sorrentino racconta del suo lavoro, della sua Napoli, del cinema italiano. E svela che prima o poi farà un film su Berlusconi: ‘Bisogna storicizzare, però sarà inevitabile’.
DIALOGO 1
Toni Servillo / Carlo Verdone in conversazione con Mario Sesti – Il Divo e il Gallo cedrone
Due grandissimi attori italiani – che un approccio manicheo vorrebbe riduttivamente porre su due sponde opposte del cinema – si confrontano su alcuni aspetti fondamentali del loro lavoro, sul grande schermo e a teatro. Ne nasce un’inaspettata complicità, a testimonianza di come comicità e tragicità siano due facce della stessa medaglia.
MAESTRI 2
Michael Cimino in conversazione con Fabrizio Tassi – ‘Il cinema è una verità che mente di continuo’
‘Cominciare a fare film è stato solo un errore, uno dei più grandi della mia vita’. Michael Cimino, autore dell’indimenticabile Il cacciatore, 72 anni, non riesce più a fare film dal 1996. E non perché non li scriva, ma perché non trova nessuno che glieli produca. In questa intervista che ha il sapore delle confessioni, racconta della sua vita, delle sue amicizie, delle sue passioni letterarie. E della sua speranza di un nuovo Rinascimento.
Ken Loach in conversazione con Federico Pontiggia – La cinepresa e la bandiera rossa
Ha attraversato il ‘deserto’ degli anni Ottanta, quelli del thatcherismo e della controrivoluzione conservatrice, uscendone più radicale e arrabbiato che mai. Nei suoi film ci sono le storie della working class inglese, delle sue lotte, delle sue sconfitte e della sua indomita voglia di riscatto. A dispetto di un cinema sempre più egemonizzato dai blockbuster di Hollywood e di una sinistra europea ancora subalterna al pensiero unico neoliberista.
ICEBERG 1 – piccolo grande schermo
Mattia Torre / Luca Vendruscolo / Francesco Pannofino / Corrado Guzzanti (a cura di Federico Pontiggia) – La fiction delle libertà
In tv l’hanno vista in pochi, perché va sul satellite. Al cinema anche, perché la distribuzione non ci ha creduto. Ma in rete ha sbancato: è Boris, la serie tv italiana più scaricata sul web. La fiction che ha scardinato i luoghi comuni e le modalità trite e ritrite delle serie televisive nostrane. Mostrando una comicità intelligente e spiazzante. Speriamo non sia una meteora.
Olivier Assayas in conversazione con Federico Pontiggia – Vi presento Carlos
‘Un film che riflette sul terrorismo senza occultare come le logiche di ieri – gli anni Settanta di Carlos – e quelle di oggi siano analoghe’. Il regista presenta così quello che forse è il miglior ibrido cinetelevisivo dell’alba del terzo millennio: la storia del terrorista filopalestinese Ilich Ramírez Sánchez, lo ‘sciacallo’.
Mario Sesti – Fenomeno serial
Negli anni Novanta esplode una nuova ‘golden age’ della televisione, segnata dall’affermazione dei serial: fiction a puntate con una durata anche di anni. La rete ha fatto la sua parte, moltiplicando esponenzialmente la loro diffusione. Ecco la top list dei serial americani che stanno rivoluzionando la televisione (e il cinema).
SAGGIO
Pierfranco Pellizzetti – L’impero del falso
Il grande cinema del Novecento si sviluppa in connessione con la grande letteratura. Oggi invece anche il cinema più ‘critico’ nei confronti della realtà ha introiettato quell’‘estetica dello spot come frenesia dell’immagine’ che è nata ed è dilagata nella tv commerciale. Forse la sola speranza per una ‘riappropriazione collettiva della realtà’ viene dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, prime fra tutte internet e i social network.
MAESTRI 3
John Landis in conversazione con Giulia D’Agnolo Vallan – ‘Ogni film è politico’
Alcuni dei suoi titoli più famosi – pensiamo solo a The Blues Brothers – sono ormai entrati nell’immaginario collettivo. Altri sono gioielli della commedia che combinano la grazia e la coerenza formale del miglior cinema classico hollywoodiano alla comicità più eversiva e moderna. Dall’horror, alla farsa al western, l’autore di Animal House ha toccato tutti i generi, provando anche la via della televisione e quella del documentario. Un autentico surfista dell’immaginario.
Francis Ford Coppola (a cura di Mario Sesti) – La lezione di un maestro
Da Il Padrino ad Apocalypse Now, da La conversazione a Tucker, dalla carenza di varietà di film alla nuova generazione di talenti, dal suo rapporto con la famiglia alla sua idea di cinema. L’incontro a Roma con il grande produttore, sceneggiatore e regista italo-americano è un susseguirsi di emozioni, in cui vicende personali si intrecciano alla sua incredibile storia artistica.
ICEBERG 2 – il cinema in piazza
Isabella Ferrari / Fabrizio Gifuni / Isabella Ragonese (a cura di Fabrizio Tassi) – L’impegno ai tempi del disimpegno
Tre attori fra i più di tale
nto delle rispettive generazioni; ma anche tre artisti ‘impegnati’, decisi a mettersi in gioco per un’altra idea di cinema che evoca un’altra idea di società: un confronto a tutto campo sul cinema italiano e sul delicato passaggio d’epoca che sta attraversando. Siamo davvero di fronte a una nuova stagione di riscatto civile e di risveglio artistico? Come saranno il cinema, il teatro, la televisione del ‘dopo-Berlusconi’?
Cristina Comencini in conversazione con Malcom Pagani – Una borghese sulle barricate
Figlia d’arte, madre, sorella, scrittrice, regista. E oggi anche animatrice del movimento ‘Se non ora quando?’, che ha risvegliato dal torpore le donne (e non solo) italiane. ‘Mi interessa raccontare il dubbio, la commistione tra bene e male, l’ambiguità. È il mio modo di fare politica. Descrivere sentimenti e contrasti. Non giudicare in partenza. Se proprio devo condannare, ho almeno bisogno di capire’.
A PIÙ VOCI
Federico Pontiggia / Paolo D’Agostini / Paolo Mereghetti / Valerio Caprara / Roberto Silvestri / Alberto Crespi / Steve Della Casa / Flavio De Bernardinis / Bruno Fornara / Giona A. Nazzaro / Gianni Canova – Tre registi per il cinema di domani
Abbiamo chiesto ad alcuni fra i più autorevoli critici cinematografici di indicare tre giovani registi italiani sui quali scommettere e di spiegarci in poche righe cos’è che li rende delle vere e proprie promesse del nostro cinema. Il risultato è una squadra tutt’altro che sguarnita, pronta a farsi largo dietro la macchina da presa.
ICEBERG 3 – altrocinema
Giona A. Nazzaro – Corpi celesti: l’altro reale del cinema italiano
Il cinema documentario nel nostro paese esiste. È vivace, interessante, curioso, capace di sperimentare formule narrative e linguaggi del tutto innovativi. Viene visto e premiato all’estero. Se ne scrive sui Cahiers du cinéma. Ma in Italia è quasi del tutto sconosciuto. Ecco una rassegna di tutto ciò che ci stiamo perdendo sotto la coltre conformista della produzione dominante.
Silvano Agosti – Cinema bricolage
Se l’idea dominante è che un film debba costare milioni di euro, un lavoratore che ne prende 1.200 di stipendio non si permetterà neanche di sognare di poter fare un film. E invece il cinema può essere un’arte povera, in cui tutto quello che serve è la creatività dell’autore.
DIALOGO 2
Piergiorgio Odifreddi / Alice Rohrwacher – La fede di celluloide
Ha conquistato Cannes con il suo Corpo celeste, un film sulla mancanza di ‘fede’, in tutti i sensi che questa parola può assumere. Una delle più promettenti registe italiane in un originale confronto con il ‘matematico impertinente’: da un lato l’occhio di chi, da laica, apprezza i movimenti che animano i cattolici di base, dall’altro un convinto ateo che smaschera ogni ‘copertura a sinistra’ della Chiesa.
(25 agosto 2011)
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