MicroMega 7/2012: la Chiesa gerarchica e la Chiesa di Dio – Il sommario del nuovo numero in edicola e su iPad da giovedì 4 ottobre

MicroMega

ICEBERG 1 – mappe
Valerio Gigante – Cosa resta del Concilio (una mappa ragionata dell’AltraChiesa)
La grande stampa non se ne occupa. Le televisioni non gli dedicano i lunghi servizi che vengono confezionati per i meeting di Comunione e liberazione o per gli interventi degli esponenti delle gerarchie. Ma il cattolicesimo conciliare e di base è una realtà ancora molto viva nel nostro paese, impegnata su molti temi con centinaia di gruppi e associazioni. Ecco una mappa ragionata del mondo che si batte per rendere ‘altra’ – cioè più evangelica e credibile – la Chiesa esistente.

Alessandro Speciale – Lontani dal Vaticano
Al di fuori della cappa soffocante del Vaticano, la Chiesa cattolica all’estero è molto più vivace di quanto non accada in Italia. È fuori dai nostri confini infatti che sono nate negli ultimi anni alcune delle più importanti iniziative di critica alle gerarchie vaticane in ambito cattolico, come la Pfarrer Iniziative austriaca. Dalla Germania all’Austria, dall’Irlanda agli Stati Uniti, una mappa del dissenso d’Oltralpe.

Giovanni Colombo – Dal vento del Concilio alla tabula rasa
Le lucide e amare ‘confessioni di un ambrosiano’: “Il ricordo di quegli anni giovanili continua a non darmi pace. Sembrava possibile un cambiamento radicale della mentalità e delle strutture della Chiesa: porte aperte, avventura evangelica, ‘Dio sotto la tenda’ ”. Che cosa è successo poi? Sono arrivati i ‘movimenti’ e con loro il primato dell’identità e dell’appartenenza, contro quello dell’apertura e della mediazione. Ancora dopo è arrivato Ruini, con la sua opera di ‘normalizzazione militare’ di tutto il laicato cattolico. E cosa ci aspetta domani?

SAGGIO 1
Juan José Tamayo – Dalla primavera del Concilio alla restaurazione integralista
Tante buone riforme ma rimangono in vita la struttura gerarchica, l’eurocentrismo e l’organizzazione patriarcale. Il grande teologo spagnolo indica risorse e limiti del Concilio Vaticano II, ponendo ora massima speranza nelle comunità di base: le uniche capaci di attuare una vera rivoluzione nella Chiesa, dopo anni di ‘inverno’ oscurantista dominato dai papati di Wojtyła e Ratzinger.

ICEBERG 2 – un’altra Chiesa è possibile
padre Helmut Schüller – Tonache in rivolta
Dal celibato dei preti al ruolo della donna passando per l’organizzazione gerarchica dello Stato Vaticano. In Austria, dal 2006, centinaia di preti reclamano una radicale riforma della Chiesa e un suo ritorno ai valori evangelici. Iniziativa che sta avendo sempre più successo, tanto che Benedetto XVI appare molto infastidito e nega ogni forma di dialogo con i ‘disobbedienti’.

suor Elizabeth Johnson – Il Vangelo secondo le donne
La Chiesa cattolica è un prodotto storico, figlio della cultura patriarcale dell’impero romano. Per questo all’interno di essa il ruolo delle donne è subordinato a quello del potere maschile, in funzione del quale tutto è stato predisposto: dai cerimoniali ai simboli religiosi, dalle dottrine morali agli incarichi esecutivi. Eppure il Vangelo rappresenta un annuncio di liberazione per tutte le donne: la teologia femminista sta riscoprendo questo messaggio.

suor Jeannine Gramick – Gay e lesbiche, parte integrante del disegno di Dio
Per la Chiesa cattolica l’omosessualità è ancora un peccato e un tabù. Nella ‘Lettera ai vescovi sulla cura pastorale delle persone omosessuali’ del 1986 la si definiva come una condizione ‘oggettivamente disordinata’. Per tanti cattolici, però, si tratta di una posizione retrograda e del tutto inaccettabile. Gli omosessuali non solo vanno ‘tollerati’: la loro è una presenza attiva da valorizzare per comprendere meglio il Vangelo e annunciare il suo messaggio.

DIALOGO 1
Alberto Melloni / Giovanni Miccoli – Dialogo sull’eredità del Concilio
Che cosa ha significato il Vaticano II per la storia della Chiesa? La semplice introduzione di alcuni ‘aggiustamenti’ in continuità con la tradizione precedente? Oppure una ‘rottura radicale’, capace di ribaltare completamente la comprensione di sé della Chiesa e del proprio ruolo del mondo? E ancora: a 50 anni dalla sua apertura, cosa è rimasto del Concilio? Qual è stato il suo grado di penetrazione nel popolo di Dio? L’attuale gerarchia è davvero ‘nemica’ del Concilio e dell’idea di Chiesa ad esso sottostante?

ICEBERG 3 – preti del vangelo
don Andrea Gallo in conversazione con Luca Kocci – Gesù, gli ultimi e il Concilio tradito
Da molti anni, a Genova, chiunque si trovi in una situazione di difficoltà o marginalità – italiano o straniero, tossicodipendente, alcolista, prostituta, transessuale, ex detenuto eccetera – sa che può contare su di lui: don Andrea Gallo. Con la sua comunità di San Benedetto al Porto incarna il sogno di una ‘Chiesa povera fra i poveri’. In questa intervista, senza infingimenti e senza ipocrisie, spiega perché la Chiesa di Wojtyła e di Ratzinger ha cancellato il Concilio e ha ribadito il proprio scisma dalla modernità.

don Roberto Fiorini – La mia vita da prete operaio
Nell’attività dei preti operai si è condensato molto dello spirito del Concilio: una fede vissuta dentro il mondo, dentro le sue contraddizioni e asperità; una laicità maturata dal contatto con la diversità umana, con la fatica della quotidianità del lavoro; un ministero concepito nella totale gratuità, spoglio di qualsiasi dimensione di sacralità. Uno dei protagonisti di quella straordinaria esperienza racconta la sua vita e il suo rapporto con la Chiesa.

don Alessandro Santoro – Il Vaticano deve sparire
I valori del Vangelo sono il suo punto di riferimento, mentre un quartiere popolare di Firenze è la base della sua comunità: “Ci ispiriamo alla teologia della liberazione”. La testimonianza di un prete contro che ha il coraggio di denunciare le nefandezze e l’opulenza delle gerarchie ecclesiastiche, così come l’ingerenza della Chiesa ufficiale sui temi etici: “Lo Stato deve rimanere laico”. E infine un ricordo del cardinale Martini: “Adesso tutto il mondo si sente un po’ solo”.

TAVOLA ROTONDA
don Paolo Farinella / don Pierlui
gi Di Piazza / don Franco Barbero / Vittorio Bellavite
– Che fine ha fatto il dissenso cattolico?
Un tempo veniva definito ‘dissenso cattolico’: era quell’insieme di movimenti, comunità di base, gruppi parrocchiali eccetera che non esitava a rispondere con la disobbedienza ai diktat e alle censure di una gerarchia tanto distante dal messaggio del Vangelo, quanto estranea all’annuncio di speranza e rinnovamento portato dal Concilio. Cosa ne è oggi di quelle realtà? Perché il ‘cattolicesimo visibile’ è solo quello dei papi, dei cardinali e delle associazioni ‘embedded’?

IL SASSO NELLO STAGNO
Francesco Peloso – Anche in Vaticano hanno una banca
Gli scandali e le lotte di potere che negli ultimi tempi hanno investito le alte sfere del Vaticano hanno riportato l’attenzione sull’immenso patrimonio economico della Santa Sede (in particolare sul famigerato Ior). Dietro alle faide, ai complotti e alle rivelazioni dei vari ‘corvi’ non ci sono, infatti, alate dispute di teologia, ma l’eterna questione ‘della roba’ e della sua gestione. Una gestione, ancora oggi, caratterizzata dall’assoluta mancanza di trasparenza.

DIALOGO 2
Roberto Scarpinato / mons. Domenico Mogavero – Dio, mafia, potere
Non capita di rado di vedere seduti fianco a fianco nella stessa chiesa boss di mafia e familiari di morti ammazzati dalla criminalità organizzata. Ma come è possibile che vittime e carnefici preghino lo stesso Dio? Può il Dio di Riina e Provenzano – ma anche di Pinochet e Videla – essere lo stesso Dio di don Puglisi e don Diana? Un sincero e appassionato confronto tra un magistrato antimafia in prima linea e un vescovo controcorrente

SAGGIO 2
Mario Alighiero Manacorda – Persecuzioni? (Dalla tolleranza pagana all’intolleranza cristiana)
Quelle che la storiografia cristiana ha tramandato nei secoli come ‘persecuzioni religiose’ dei primi cristiani ad opera dei pagani – vulgata ormai entrata nel senso comune – non furono in realtà che occasionali repressioni politiche. E non poteva essere altrimenti, visto che il fondamentalismo monoteista dei cristiani metteva in discussione l’autorità politica dell’imperatore. E, come tutti i fondamentalismi, non poteva essere tollerato dal tollerante politeismo pagano.

SAGGIO 3
Mauro Pesce – Chi ha paura del Gesù storico?
Con il Concilio Vaticano II la Chiesa cattolica scelse di rimettere la Bibbia la centro della sua vita: “La predicazione ecclesiastica come la stessa religione cristiana sia nutrita e regolata dalla Sacra Scrittura”, recitava la costituzione dogmatica Dei verbum. Ma il difficile equilibro fra esegesi storica e teologia biblica era destinato ad andare presto in crisi. La ricerca storica sulla figura di Gesù e sul cristianesimo primitivo, infatti, entra inevitabilmente in conflitto con le attuali istituzioni ecclesiastiche.

(1 ottobre 2012)



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