“Niente messa contro il degrado della politica e la complicità della Chiesa”. L’appello alla ‘disobbedienza civile clericale’ di don Aldo Antonelli
don Aldo Antonelli
In questo letamaio in cui siamo affossati, non ci sono prudenze che tengano, né pazienze che si ammantino di virtù, né attese di dignità.
Lo scandalo è talmente acclarato e invasivo ed eversivo che solo dei gesti eclatanti e clamorosi possono destare il risveglio e riscattare la Chiesa dal suo silenzio ibernale e, a questo punto anche, mafioso.
Sto maturando la decisione di non celebrare messa domenica prossima. Tenere le porte chiuse delle chiese con un comunicato in cui si denuncia il degrado della politica e la dittatura dell’economia, il sonno della ragione e il letargo della religione.
Non mi dite che esagero.
(19 gennaio 2011)
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