Noi Siamo Chiesa: “Martini, un magistero oltre la Chiesa”
Vittorio Bellavite
, portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa”
“Il movimento “Noi Siamo Chiesa” (NSC) partecipa con particolare emozione al cordoglio per la morte del Card. Carlo Maria Martini e informa degli uguali sentimenti dell’International Movement We Are Church (IMWAC), di cui NSC è la sezione italiana.
Ci sembra che il Card. Martini abbia caratterizzato il suo magistero di vescovo e la sua attività di biblista su quattro questioni fondamentali:
1) centralità assoluta della Parola di Dio come fondamento della vita cristiana e della pastorale della Chiesa;
2) rapporto di ascolto e di dialogo con i non credenti e con gli uomini e le donne in ricerca;
3) attenzione alle nuove problematiche poste da nuovi aspetti della convivenza civile, in particolare quelli sollecitati dalla ricerca scientifica, soprattutto in campo bioetico;
4) impegno nel movimento ecumenico perché l’unica Chiesa di Dio si ricomponga dopo le scissioni del secondo millennio.
La diversità di questo magistero da quello consueto è, da tempo, apparsa evidente ben al di là del mondo cattolico, a tutta quella parte dell’ opinione pubblica che è interessata alle grandi questioni esistenziali. Tramite Martini, il messaggio del Vangelo è stato ascoltato da tanti che si sentono lontani dalle strutture ecclesiastiche e dalle loro politiche.
Il Card. Martini non era parte del cosiddetto “cattolicesimo critico” (o del “dissenso”); di esserne espressione fu accusato spesso da ambienti clericali di ogni tipo. Ma resta il fatto che il suo magistero ha indicato, direttamente o indirettamente, il percorso per una vera riforma della Chiesa cattolica, in coerenza con le indicazioni e con lo spirito del Concilio Vaticano II (ne è evidente e clamorosa testimonianza l’ultima sua intervista pubblicata oggi dal “Corriere della Sera”). Egli è stato così un punto di riferimento di grande autorità con posizioni diverse da quelle prevalenti a Roma, e l’ascolto delle sue riflessioni di uomo di fede ha avuto eco in tutto il mondo, non solo tra i cattolici. I suoi testi sono tradotti e letti dovunque.
Ci sembra poi giusto ricordare che il magistero del Card. Martini si sia sempre differenziato da quelle importanti realtà presenti nella diocesi di Milano (“Avvenire”, Università Cattolica, Comunione e Liberazione) che, con diverse forme e contenuti, propongono un cattolicesimo dell’identità e di acritica accettazione di qualsiasi posizione sia proposta dal vertice della Chiesa. Ed è anche inutile ricordare la sua radicale ostilità, etica e culturale, nei confronti del leghismo e del berlusconismo, dominanti a Milano per lunghi anni”.
(3 settembre 2012)
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