Perchè sono uscito dal Pd

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Sono un consigliere Comunale di Udine eletto nelle liste del PD e da un mese fuoriuscito dal partito per entrare in un gruppo cui abbiamo voluto dare un nome inequivocabile: “Per la sinistra”.
Io sono stato uno dei fondatori del PD, di quel partito che giustificava il suo nascere nel modo nuovo di fare e di intendere la politica. Io ho creduto nell’ espressione “prima i progetti e poi l’individuazione delle persone” , io ho creduto che la lotta politica bisognasse farla con il PDL e non anche all’interno del partito nuovo per rinnovare la classe dirigente; io non avrei mai pensato di dovere coniare la dicitura ex del nulla per affermare la propria esistenza. È facile attribuire ad una mia scelta dolorosa la formula collaudata "non mi hanno accontentato ed allora me ne vado", mentre è più difficile farsi carico delle risposte non date a molte delle mie richieste. Non mi pare, ad oggi, siano state abolite dalla prassi politica azioni quali spartizioni “equilibrate” o distribuzioni di incarichi in base alle sensibilità, ossia DS e Margherita. Non mi pare che siano divenute le competenze, unite ad una specchiata moralità, le credenziali per un’azione politica veramente nuova negli intenti e nelle azioni effettive. Quello che mi fa più male è ancora una volta il chiudere gli occhi davanti ad una realtà e pensare che i milioni di cittadini che hanno abbandonato elettoralmente il PD siano persone che sbagliano e non cittadini che indicano una strada.

Gregorio Torretta, Consigliere Comunale del gruppo “Per la Sinistra”

(23 marzo 2009)



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