Piazza Pulita: Costruiamo la rete delle reti delle realtà civiche
Devo dire che ho letto con rinnovata speranza l’intervento di Paolo Flores D’Arcais per il lancio di una lista civica per le elezioni europee.
Io da molto tempo coltivo questa speranza: che tutte le realtà "civiche", presenti e operanti nel territorio, nelle amministrazioni comunali o provinciali, e schierate da una stessa parte, il centro-sinistra, possano coordinarsi, mobilitando la base che già le sostiene, per dare corpo e gambe ad una formazione nazionale che si ispira ai principi di una lista civica: democrazia più diretta, vicinanza ai problemi dei cittadini, ascolto della base, nessuna imposizione "romana".
Premetto che già vivo e opero in una realtà di questo tipo, facendo parte di una lista civica (anzi, ne sono al momento presidente e portavoce) della mia città (cintura milanese) che un anno fa ha dato il suo contributo essenziale a vincere le elezioni, col suo 11%, in totale controtendenza rispetto al globale spostamento a destra dell’elettorato e dopo decenni di amministrazioni di centro o di destra.
Ho seguito con trepidazione e partecipazione la nascita del PD e le sue primarie, cercando anche di costiture una lista che pero’ non ha avuto nessuno spazio, visto il meccanismo di aggancio ai candidati previsto dal regolamento: appena chiarito questo piccolo dettaglio, ho abbandonato ogni speranza di rinnovamento e di "rinascita" di un modo di far politica finalmente diverso, onesto, che non mette al primo posto gli interessi propri o del partito, ma la qualità di vita della maggior numero di cittadini possibile, il famigerato "bene comune".
La delusione è stata grande. Pero’ l’intuizione che da quel tentativo non poteva nascere niente di nuovo si è dimostrata azzeccata ed è, aihmè, tristemente confermata da cio che sta avvenendo al PD, giorno dopo giorno. Una strda, a mio avviso, destinata al fallimento, salvo un deciso, quanto improbabile, cambiamento di rotta.
La stessa speranza e trepidazione ho poi sperimentato per la Lista Civica Nazionale. Altro tentativo finito male, anche se alcune persone, a voi note, sono state aggregate alle liste di IDV e sono state elette. Pero’ sostanzialmente non si è riusciti a dar vita a quel collegamento, a quella rete di esperienze concrete che vive e lavora sul territorio.
Anche alla luce di questi sfortunati tentativi, con altri amici che condividono questo stesso modo di sentire, abbiamo dato vita al nostro Comitato Piazza Pulita, che vuole rendersi utile portando la sua piccola goccia, poche semplici azioni concrete, con riflessioni, iniziative, segnalazioni, idee che aiutino a migliorare il mondo in cui viviamo. Partendo dal basso.
Io sono sempre stato di questa idea: non serve un soggetto politico nuovo, un altro partito. Dobbiamo solo riuscire a coordinare, a collegare insieme centinaia, migliaia di realtà civiche che esistono già, che conoscono magari uno per uno i loro elettori, che sono capaci di mobilitare in poco tempo migliaia di persone, con le mailing list, il porta a porta, le telefonate. E’ tutto un mondo che opera e si muove già, che porta a casa risultati concreti ogni giorno e, sono convinto, che fa politica per passione e senza guadagnarci nemmeno un euro bucato. E’ questo mondo poco appariscente che sta tenendo in piedi il tessuto civile di questo paese, che sta tenendo accesa la fiammella della speranza, che resiste giorno per giorno al berlusconismo dilante e contagioso.
E’ per questo che ho visto con grande sollievo e rinata speranza questa proposta di Paolo, di far ripartire il tentativo di una lista civica per le europee. E’ ovvio che non sarà una passeggiata, non sarà nemmeno facile vincere le resistenze di una parte della sinistra che vede in questo tentativo un segno di debolezza di questa parte politica, convinti di dover cambiare le cose "dall’interno".
Io quindi voglio provarci ancora, perchè sono convinto che le forze necessarie, nel nostro paese, ci sono: tanti giovani delusi dai tentativi fatti, ma non ancora rassegnati, tante persone che da anni fanno politica, a livello locale, avendo come bandiera solo l’onestà e l’interesse di tutti. E vogliono provarci ancora.
Si tratta solo di coordinamento e di comunicazione, di trovare quei canali che possono far arrivare questo messaggio a quante più persone possibile. E per questo dobbiamo essere capaci di mobilitare e coinvolgere le realtà civiche esistenti. Costruire "la rete di reti".
Io do’ la mia personale disponibilità a lavorare in questo senso, a contribuire per la nascita di questo coordinamento, a partecipare a questa esperienza che credo sia improcrastinabile se veramente abbiamo a cuore il futuro del nostro paese.
Vi ringrazio per l’attenzione
Cordiali saluti
Fabio Battagion
www.piazza-pulita.org
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(9 ottobre 2008)
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