Quegli strani UPO che volano sul Pd
di Furio Colombo
Come UFO ti volano sulla testa (sulle teste del Pd, dai suoi parlamentari al suo popolo) oggetti politicamente non identificati (UPO, unidentified political objects) che non si sa quasi mai con certezza da dove vengano, dove vadano e che senso abbiano.
Volano i segnali di rivolta dei cattolici Pd che dicono: “quel che è troppo è troppo”, che “non possono stare insieme il diavolo e l’acqua santa” (Binetti) e che il diavolo sono i Radicali, impresentabili perché non si buttano uno sull’altro a baciare la mano del Papa, come si usa fare in Italia nelle visite di governo.
I Radicali, che hanno accettato di essere parte del Pd con un evidente atto di fiducia politica, signorilmente non rispondono. Ma la furia neo-cattolica imperversa, lo sventolio di bandierine vaticane continua, anche se non si rintraccia alcun rapporto con fatti e persone (ed elettori) della realtà.
Sulla terra, gli ex Ds sono impegnati in una loro corsa concitata. Per esigere che si faccia opposizione? Ma no, l’ansia è di trovar posto nelle stanze dove – come dicono con voce di trionfo i Tg – molti sindaci di destra e di sinistra chiedono più potere (vuol dire perquisire, arrestare, scacciare mendicanti, zingari, immigrati). E la voce di fieri militanti di sinistra che si unisce al coro che approva o che invoca le virili ronde (magari con cane) dei leghisti, diventa un tuono.
Questo alla base, come fermento di una nuova modernità, la stessa che con Brunetta stanerà i fannulloni, e con la Marcegaglia sarà incline a isolare il “vecchio” Epifani, con la sua menata dei contratti nazionali, roba da guerra fredda. Al vertice il fremito è un altro, unito e diviso. E’ unito quando dice: “Noi non siamo socialisti”, come a respingere un’accusa di reato. Salvo coloro che ci votano, sembra che nessuno oggi, nel Pd, cattolico o laico, ammetterebbe la vergogna di essere un po’ a sinistra. Diviso è invece il reclamo sul tema “con chi andare in Europa”. Non con il Pse, una prospettiva che Rutelli respinge come il ritorno alle case chiuse. Non il gruppo Liberale, perché ci sono i Radicali e dunque non solo è laico ma anche laicista. Non con il Ppe perché lì dentro c’è Berlusconi (benché nel tempo libero si potrebbe dialogare).
Volano oggetti sempre meno identificati e la discussione – scoprono persino i deputati e i senatori che non sono classe dirigente – avviene sempre altrove, prima o dopo ma altrove. Tu versi la quota, batti le mani e fai il favore di non rompere le scatole. Per i chiarimenti ci pensano i talk show. Quanto all’opposizione resta l’ossessione di credere ancora a Babbo Natale, ai girotondi e magari persino alla società civile come nelle epoche passate e concluse. Possibile che così tanti (magari fra coloro che stanno provocando il calo di consensi popolari dei Pd) non vedano la luce della modernità, della flessibilità, del dialogo, della Marcegaglia?
13 giugno 2008
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