Referendum, Di Pietro contro Franceschini
Il leader dell’Italia dei valori spiega a MicroMega la necessità di impedire la vittoria del sì al referendum elettorale del 21 giugno e attacca la linea del Pd: "Non ci stiamo alla rassegnazione di sceglierci l’arma con cui uccidere la democrazia, se il coltello dell’attuale legge elettorale o il mitra della legge elettorale che ne verrebbe fuori così come la vuole Berlusconi. Non possiamo dare in mano a dracula anche il pronto soccorso. Il segretario del Partito democratico vorrei comprendesse che avere i paraocchi in questo momento significa portare alla deriva la democrazia in Italia. E’ come se ci trovassimo a bordo di una macchina in cui siamo saliti – il referendum – per raggiungere un obiettivo – una nuova legge elettorale – e ci accorgiamo all’improvviso che qualcuno ci ha sabotato i freni e quindi rischiamo di deragliare e di andare a sbattere il muso, se non addirittura di finire in un precipizio. Credo che un leader di partito si veda anche quando ha il senso di umiltà e responsabilità di rivedere le proprie posizioni. Spero che all’interno del Pd qualcuno faccia capire a chi non vuol capire che non può fare un passo così pericoloso per la democrazia."
(13 maggio 2009)
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