A Palazzo Belmonte Riso di Palermo è in mostra un progetto partecipato dell’artista Daniela Papadia: una riflessione sui principi di uguaglianza e di fraternità fra i popoli, indipendentemente da religione e nazionalità.
“Un ago entra ed esce da qualcosa lasciandosi dietro un filo, segno del suo cammino che unisce luoghi e intenzioni. Più che saldare e incollare, che implica estraneità, il filo unisce come si unisce guardando o parlando”. Così Maria Lai descriveva la specificità del ricamo, espressione di un linguaggio asemantico e antico, divergente dall’autorità di un sapere maschile prevalente e autoritario, e capace di trasmettere e condividere memorie, voti e auspìci.
Intorno a un ricamo, dotate di ago e filo, si sono riunite donne palestinesi, israeliane, beduine e druse organizzate in sei gruppi, che insieme hanno decorato altrettanti arazzi usati per comporre un unico lavoro di 2,40 metri x 5,20 metri di lunghezza raffigurante i Paesi del Mediterraneo. E’ Il Filo dell’Alleanza, un progetto artistico realizzato dalla palermitana Daniela Papadia e promosso dal WISH – Sicilian International Heritage nell’ambito delle attività di BIAS 2018, Biennale di Arte Sacra con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il tema è il dialogo e la collaborazione tra i popoli: un messaggio di pace e un proposito di fratellanza al di là dell’appartenenza nazionale o religiosa espresso da queste donne che si sono incontrate e hanno trascorso del tempo insieme seminando rapporti umani e reciprocità.
Il ricamo rappresenta, appunto, la riparazione degli strappi, dei conflitti, la speranza e la possibilità di unire parlando, in una rete di scambio, relazione, dialogo. Sovrapposta all’immagine del Mediterraneo, scorre a sua volta un trama che disegna la mappa dei dodici geni che regolano le funzioni del sangue umano, simbolo allo stesso tempo della comune appartenenza alla famiglia umana e della preziosa individualità di ogni singolo soggetto. “Il processo creativo dell’arte – dichiara l’artista Daniela Papadia – insieme alla scienza può, infatti, favorire il cambiamento, la crescita personale, e il rispetto delle differenze culturali e religiose. Il Filo dell’Alleanza rappresenta un mezzo, una via per intrecciare relazioni che rigettano la discriminazione, l’esclusione e la violenza. Facendo interagire insieme gli individui si portano contenuti simbolici carichi di significati adeguati alla giusta percezione di sé e dell’altro.”
L’intero progetto è stato raccontato dal regista Francesco Miccichè in un
documentario prodotto dall’Istituto Luce e da Reporter, e sarà in mostra a Palazzo Belmonte Riso di Palermo fino al 22 ottobre.
Daniela Papadia
Il Filo dell’Alleanza
Palazzo Belmonte Riso
Corso Vittorio Emanuele n. 365 – Palermo
Telefono: 091587717
www.poloartecontemporanea.it
(18 ottobre 2018)
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