S. Cecilia, 101 docenti difendono la gestione del Conservatorio

MicroMega

“Solidarietà nei confronti del direttore e del Consiglio Accademico”. Pubblichiamo una lettera firmata da due terzi dei professori del Conservatorio Santa Cecilia di Roma che contesta le critiche all’attuale direzione dell’Istituzione contenute in un articolo di Anna Angelucci pubblicato su MicroMega online. A seguire la risposta di Angelucci.
Alcuni giorni fa è apparso in evidenza, tra le notizie che circolano in Internet, un articolo che riguardava la nostra Istituzione, pubblicato dalla rivista «MicroMega», a firma di Anna Angelucci. L’articolo, dal titolo , conteneva una serie di pesanti critiche alla Direzione dell’Istituzione che, di conseguenza, riteniamo rivolte anche a noi Docenti. Vorremmo esprimere a questo proposito la nostra profonda indignazione e nel contempo la solidarietà nei confronti del direttore e del Consiglio Accademico.
Tale articolo presenta un evidente deficit di informazioni precise, assumendo, oltretutto, un tono manifestamente fazioso, che finisce col ferire tutti coloro che partecipano alla vita di questa Istituzione. Durante l’attuale gestione, la didattica, le produzioni artistiche e le collaborazioni internazionali sono significativamente cresciute di quantità e di qualità, guadagnando apprezzamenti da parte di innumerevoli soggetti: dalle Istituzioni dello Stato alla critica musicale, dai media a numerosi organismi sovranazionali. La Direzione del Conservatorio, con la mira di garantire la sicurezza sanitaria e assicurare la continuazione dell’azione didattica, ha adottato misure (frutto di attente riflessioni e dell’osservanza delle direttive ministeriale e governative) rivelatesi, ogni volta, puntuali ed efficaci.
Le notizie che sono state riportate nell’articolo — secondo le quali la didattica e gli esami avrebbero subito un forte rallentamento a causa di diverse inefficienze — sono completamente prive di ogni fondamento e, quindi, non rispondenti pienamente allo stato reale delle cose. In questo momento — nel quale si riscontrano oggettive difficoltà per tutto il comparto dell’istruzione nei diversi ordini e gradi — il Corpo docente sta spendendo tutte le energie possibili, utilizzando la DADF (didattica a distanza forzata), per far sì che gli studenti non vengano danneggiati nelle loro aspettative e nelle loro scadenze.
Lo sta facendo malgrado la lezione di esecuzione musicale — come forse non è noto alla maggior parte dei lettori degli organi di informazione cartacea — risulti particolarmente difficile e onerosa; è ben noto, ormai, come l’ampiezza della banda, la limitatezza dei dispositivi di connessione e di ripresa del suono siano solo due dei fattori tecnici che pesano sulla qualità della didattica, rispetto ai quali né il Conservatorio né gli studenti possono intervenire. Inoltre, è necessario sottolineare il fatto che molti esami debbano necessariamente essere svolti in presenza, dato che la modalità online non consente di verificare tutti i parametri esecutivi per mettere in grado la commissione di esprimere una valutazione obiettiva.
È stato stilato (a seguito di un pesante lavoro organizzativo) un calendario di prove pubbliche (tali, secondo gli ordinamenti vigenti, devono essere quelle previste a compimento dell’intero ciclo di studi), che comporta una serie complicatissima di operazioni a salvaguardia della salute, che si attengono scrupolosamente alle direttive ricevute dalle AA.SS. Le sessioni di esame sono iniziate, così come il complesso lavoro di verbalizzazione telematica; tutto sta procedendo per il meglio, grazie anche al competente impegno del personale amministrativo e ausiliario che per l’intero periodo di confinamento ha costantemente lavorato in smart working.
Gli studenti hanno perfettamente compreso le difficoltà e i problemi che tale situazione ha imposto e, possiamo assicurarlo, si sono schierati, senza esitazioni, al fianco del Corpo docente, malgrado alcuni di loro abbiano recentemente manifestato sentimenti di contrarietà (perfettamente comprensibili, dato il momentaneo stato di disagio); pur rispettando la loro posizione, i Docenti firmatari della presente ritengono che tali rimostranze provengano da un’esigua minoranza e, certamente, non rispecchino, con la dovuta obiettività, lo scenario in cui attualmente opera il Conservatorio.
Ci auguriamo, pertanto, che nel futuro il prestigioso periodico «Micromega online» — anche nel delicato e legittimo intento di dar voce a tutte le posizioni presenti nel Conservatorio di Roma — presti maggiore attenzione nel verificare le fonti da cui ricava le sue informazioni, appurandone meticolosamente la loro veridicità e, per quanto possibile, eviti di esercitare la propria attività giornalistica in assenza di contradditorio. Il luminoso passato del Conservatorio S. Cecilia e il ruolo che esso attualmente riveste nel campo dell’Alta formazione musicale meritano di essere apprezzati, anche attraverso l’importante contributo della stampa.

Alberto Galletti, Antonella Lunghi, Stefania Gianni, Maurizio Massarelli, Maria Luisa D’Alessandro, Cinzia Gizzi, Maria Palmulli, Claudio Curti Gialdino, Roberto Antinolfi, Lea Pavarini, Roberto Ciafrei, Kaethe Shore, Barbara Vignanelli, Pietro Leveratto, Elisabetta Pacelli, Michelangelo Galeati, Paolo Capirci, Fabio Zeppetella, Giovanni Velluti, Laura Mattei, Franco Antonio Mirenzi, Antonio D’Andrea, Stefano Bracci, Giuseppe Crosta, Roberto Galletto, Franca Ferrari, Amelia Felle, Carmen Staffieri, Remo Zucchi, Angela Naccari, Rosalba Russo,‬ Maura Pansini, Michela Sburlati, Andrea Masini, Cinzia Damiani, Alberto Meoli, Massimiliano Pitocco, Anna Maria Ferrante, Maurizio Gabrieli, Alberto Pavoni .Claudio Di Segni .Giovanni Maria Varisco, Federico Del Sordo, Simonetta Camilletti, Francesco Leonardi, Stella Quadrini, Carlo Desideri, Emanuella Salucci, Monica de Matteis, Claudio Dall’Albero, Antonella Ceravolo, Franz Albanese, Emanuela Longo, Ugo Gennarini, Stefano Mastrangelo, Ida Iannuzzi, Marco Fiorini, Antonella Perini, Leonardo De Angelis, Paola Serafino, Roberto Cavalli, Riccardo Riccardi, Francesco Baldi, Carla Conti, Maria Giuliana Tucci, Daniele Roccato, Marco Cimagalli, Carla Marcotulli, Aniello Pinto, Alessandra Torchiani, Riccardo Belpassi, Sandro De Blasio, Alessandro Valentini, M.Francesca Agresta, Gianfranco Lupidii, Umberto Scipione, Marialaura Proietti Salvatori, Mariano D’Amelio, Nello Narduzzi, Teresa Chirico, Antonio Valente, Cesare Scarton, Gianni Scaramuzza Fabi, Francesco Del Monte, Paola Tardiola, Dante Cianferra, Orazio Vicari, Alessio Sebastio, Romolo Tisano, Stella Parenti, Fausto Spirito, Gianfilippo Pocorobba, Alessandro Cusatelli, Francesco Caturano, Cecilia Campa, Bruno Re, Andrea Damiani, Maurizio Ciampi, Sara Mingardo, Rocco Devitto, Vito De Caro.

   
La lettera di solidarietà al direttore e al consiglio accademico del Conservatorio Santa Cecilia, inviata da un folto gruppo di docenti, offre l’occasione di un’ulteriore riflessione sull’emergenza didattica in cui la crisi sanitaria ha gettato l’intera sistema di istruzione in Italia: scuola, università e istituti di alta formazione.
Il luminoso passato del ruolo del Conservatorio e il ruolo che esso attualmente riveste nel campo dell’Alta Formazione musicale” non sono certamente messi in discussione nell’articolo, così come non lo è il volenteroso impegno didattico dei singoli docenti, appassionati cultori della loro disciplina e musicisti di fama internazionale.
Impegno encomiabile, che tuttavia in un contesto istituzionale è condizione necessaria ma non sufficiente, in situazioni ordinarie e tanto più straordinarie. Soprattutto quando alle attuali “
oggettive difficoltà per tutto il comparto dell’istruzione nei diversi ordini e gradi” esplicitamente richiamate nella lettera (che, come sappiamo, hanno determinato ovunque rallentamenti e impedimenti nello svolgimento delle attività didattiche), si potrebbero sommare criticità gestionali formalmente denunciate, su cui è bene che le autorità competenti facciano luce.
Questo è quanto chiesto dagli studenti; questo è quanto riportato dalle interrogazioni parlamentari; questo è quanto una stampa non faziosa comunica al pubblico dei lettori; questo, e nulla di meno, è quanto merita il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.

Anna Angelucci

(13 luglio 2020)





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