Sanità modello Zingaretti, la replica dell’Assessore alla Sanità del Lazio e la risposta di MicroMega
La tentazione di rispondere alla da voi pubblicata è davvero molto forte, ma sarebbe impossibile non scadere in una sterile polemica fatta di botta e risposta. L’unica cosa possibile e seria ritengo sia rimanere sui dati e sui fatti, con obbiettività e raccontare quello che abbiamo fatto. Sarà poi il singolo lettore con senso critico a farsi un’idea.
E’ stato raggiunto un traguardo storico: Il 1° dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha decretato per il Lazio l’avvio dell’iter per l’uscita dal commissariamento. Una data che segna indelebilmente la nostra Regione poiché porterà benefici all’intero sistema. Mettiamo la parola fine a un lungo incubo durato circa 10 anni.
DISAVANZO: Il Lazio produceva un disavanzo mostruoso da circa due miliardi l’anno e rappresentava circa un terzo del disavanzo nazionale. Oggi il Lazio, come certificato dalla Corte dei Conti, non produce più disavanzo e garantisce ai suoi cittadini un livello adeguato nell’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
LEA: In questi ultimi 5 anni siamo riusciti nell’obiettivo di aumentare la qualità delle cure e allo stesso tempo risanare i conti. Quando siamo entrati in Regione, nel 2013, il livello dei LEA era ancora largamente insufficiente: siamo infatti partiti da 152 punti nell’adempimento dei Lea. Oggi raggiungiamo 179 punti (la sufficienza è fissata dallo Stato alla soglia dei 160 punti) e vogliamo migliorare ancora.
OSPEDALI: Affermare che la Giunta Zingaretti ha chiuso gli ospedali è un falso storico assoluto. Ritengo che nell’articolo si faccia riferimento agli ospedali per i quali era prevista la chiusura nel decreto 80 del 2010 della giunta Polverini. Colgo l’occasione per ricordare che a dicembre apriremo il nuovo Ospedale dei Castelli una struttura avveniristica con le più moderne tecnologie che rappresenterà un punto di riferimento per tutto il territorio. Prima invece gli ospedali venivano chiusi o venduti attraverso raffinate operazioni di cartolarizzazione oggi noi apriamo nuove strutture e mettiamo nuovamente a disposizione del patrimonio delle Asl gli immobili cartolarizzati.
OPERAZIONE SAN.IM: Forse in pochi sanno che siamo riusciti a ristrutturare il debito San.Im.Abbiamo cancellato una delle tante follie che hanno visto protagonista questa regione. Mi limito a ricordare che nel 2002, per coprire i disavanzi pregressi delle Asl, la Regione Lazio costituisce la società San.Im. Asl e Aziende ospedaliere del Lazio conferiscono a San.Im. 56 strutture sanitarie (poi ridotte a 49). San.Im. concede gli ospedali in locazione alle ASL. Viene fissato per il 2033 il riscatto delle strutture in leasing. La Regione Lazio corrisponde il canone di locazione a San.im, che cede i crediti relativi all’affitto a una società di cartolarizzazione (Cartesio S.r.l.). In buona sostanza le Asl si trovano a dover pagare canoni di affitto per un bene che era di loro proprietà. Con questa operazione finanziaria siamo riusciti a rinegoziare i tassi di interesse e al tempo stesso a riscattare i primi 16 immobili ospedalieri. Prima di noi gli ospedali si vendevano pagando fitti passivi insostenibili oggi le Asl si riappropriano del patrimonio immobiliare sanitario.
SANITA’ DI GENERE: Abbiamo dedicato molte energie e risorse per le donne e la sanità di genere. Siamo stati la prima Regione a bandire un concorso per ginecologi non obiettori e lo abbiamo fatto per garantire alle donne il loro diritto all’interruzione volontaria di gravidanza e per garantire l’applicazione della legge 194. Abbiamo inoltre sancito il percorso sperimentale per l’interruzione volontaria di gravidanza con la pillola RU486 che renderà possibile l’accesso all’aborto farmacologico in regime ambulatoriale presso alcuni consultori garantendo la sicurezza delle donne. Stiamo facendo un grande lavoro sulla prevenzione con gli screening gratuiti soprattutto nelle fasce di età più a rischio. Nel primo semestre del 2018 sono stati effettuati circa 315 mila screening gratuiti oncologici con un aumento di 38 mila rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso.
ASSISTENZA OSPEDALIERA: Siamo riusciti in questi anni ad aumentare e migliorare l’equità di accesso alle prestazioni e gli interventi. Oggi infatti il differenziale nell’accesso all’assistenza (rispetto a quello di 6 anni fa) tra le persone con basso titolo di studio e quelle con elevata formazione è passata da circa il doppio quindi +100% ad un differenziale del 35% ed il trend è in continua decrescita. Un sistema sanitario più equo che taglia gli sprechi, aumenta la qualità delle cure e al tempo stesso combatte le disuguaglianze nell’accesso alle cure.
QUALITA’ DELLE CURE: Nel Lazio migliora la qualità delle cure. Diminuiscono i parti cesarei, aumentano gli interventi al femore entro le 48 ore, migliorano gli interventi di angioplastica per infarto. I dati del programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari (Prevale) raccontano di una sanità del Lazio capace di assicurare standard nella qualità delle cure sempre migliori e che sono alla base del nuovo modello di difesa del diritto alla salute del Lazio.
PROGRAMMAZIONE: Abbiamo avviato una seria programmazione. Oggi il Lazio ha approvato tutti gli atti aziendali e i programmi operativi, abbiamo chiuso i protocolli con i policlinici universitari e completato gli accreditamenti per tutti gli operatori della sanità privata. Questo vuol dire che dopo decenni nel Lazio abbiamo regole certe, trasparenza, programmazione per tutti.
PERSONALE: I nostri medici, infermieri, tecnici e tutti i professionisti del sistema sanitario laziale sono stati i primi a lavorare in trincea in questi anni di commissariamento e per primi hanno sentito sulla propria pelle gli effetti della crisi e non finiremo mai di ringraziarli. Per loro abbiamo avviato la più grande stagione di stabilizzazioni e concorsi che il Lazio abbia mai avuto. Il buon esito dei conti e della qualità delle cure, in costante crescita, ha significato poter cominciare a superare il blocco del turnover. Ad oggi si sono svolte 300 procedure concorsuali per oltre 1.800 contratti trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato. L’obiettivo fissato è quello di raggiungere nel prossimo quinquennio le 5.000 unità, tra la stabilizzazione del personale precario e le nuove assunzioni.
Vogliamo cancellare il precariato in sanità e immettere nel sistema sanitario del Lazio nuove forze, anche per porre fine al paradosso di una regione che forma il 30% dei professionisti della sanità del Paese ma che poi, spesso, li spinge a lavorare altrove.
ABOLIZIONE EXTRA TICKET REGIONALE: Non ci siamo fermati qui: abbiamo anche voluto introdurre nella nostra azione di governo degli elementi di equità abolendo ad esempio l’extra ticket regionaleintrodotto proprio nel 2008 con il commissariamento. Un risparmio importante e un mancato introito per le casse regionali reso possibile solamente grazie all’opera di risanamento direi quasi ostinata che abbiamo messo in campo.
In conclusione siamo consapevoli che di strada ne abbiamo fatta tanta, ma davanti a noi il cammino è ancora lungo per migliorare ulteriormente i servizi al cittadino soprattutto per quanto riguarda le cronicità e l’assistenza domiciliare.
Alessio D’Amato
Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio
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Gentile Assessore,
a
parte la chiusura degli ospedali – a proposito della quale mi pare che scarichi la colpa su quelli di prima, conformandosi a un costume molto in voga – mi pare che lei non contesti nessuna delle mie affermazioni sul prevalere dei finanziamenti alla sanità religiosa né sia in grado di fornire i dati dell’aumento delle prestazioni dei Consultori familiari.
Non voglio dire che mi dia ragione, ma certo non mi dà torto. Se MicroMega mi darà altro spazio, entrerò nel merito anche di quello che ha scritto. Cordiali saluti
Elisabetta Canitano
ps: Anche su Acqualuce chiusa optate per l’oblio…
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