Scalfaro, il Pertini cattolico
Chiunque ha fatto parte della casta si è dovuto per forza sporcare le mani. Ma poi ci sono quelli che: a) con le mani sporche hanno effettuato ogni genere di nefandezza; b) quelli che con le mani sporche hanno cercato di fare anche qualcosa di positvo, più o meno riuscendoci; c) quelli che, sia pure con le mani sporche, qualcosa di positivo lo hanno certamente fatto; d) quelli che, pur facendo parte integrale della casta, meno male che c’erano loro, e non altri, al posto giusto e al momento giusto, perchè ci hanno evitato una montagna di guai, e questa loro azione meritoria, con importantissime ricadute positive per tutti, rende un dettaglio ininfluente le loro mani sporche.
Le suddette categorie di politici e politicanti non sono elencate a caso, ma nel giusto ordine, da a) a d) passando per b) e c). E’ evidente che quelli della categoria a) sono la stragrande maggioranza della casta attuale (in passato non era così), nazionale e locale. Quelli della categoria b) sono una netta minoranza. Quelli della cagoria c) sono pochissimi e quasi ininfluenti. Quelli della categoria d) sono mosche bianche, per di più in via di estinzione, ma ancora esistono: a queste persone dobbiamo essere grati, perchè con la loro azione, quando avrebbero avuto mille vantaggi a non comportarsi così come si sono comportati, hanno saputo mantenere la barra dritta, hanno portato a casa risultati importantissimi per tutti noi, evitandoci, ripeto, indicibili sofferenze e la caduta in baratri medioevali.
La storia, nel senso della storia mondiale, non è piena di questi personaggi, perchè come detto non sono tantissimi, anzi, sono del tutto rari, e spesso catalogati con l’etichetta di visionari. Ciononostante, questi visionari hanno saputo svolgere un ruolo incredibile, contro tutte le evidenze, con nessuno che avrebbe scommesso mezza lira arrugginita su eventuali successi nemmeno parziali della loro azione, apparentemente predestinati ad essere travolti, ed invece l’hanno vinta loro, oppure hanno comunque ed almeno cambiato radicalmente il corso del distruttivo fiume in piena che rischiava di travolgerci tutti. Parlo di Stalin, naturalmente, o di Ho Chi Min, o di Fidel Castro, o di Angelo Roncalli/Giovanni XXIII, e prima ancora Giuseppe Garibaldi, ma non allarghiamoci troppo, e non andiamo troppo indietro nel tempo, è inutile citare tempi troppo lontani, epperò i meccanismi sono gli stessi, e lo stesso è il ruolo che hanno giocato i vari Copernico, Galilei, Giordano Bruno, Filippo Neri, Marx ed Engels, Einstein. Basta pensare a come sarebbe la situazione dell’umanità se non ci fossero stati loro, a svolgere il ruolo che hanno svolto, nel momento in cui lo hanno svolto, oppure se fossero stati travolti e sconfitti dagli avversari e nemici che hanno combattuto.
Nel nostro piccolo, in Italia, Scalfaro, detto il Pertini cattolico, era uno di questi. Si è trovato Presidente della Repubblica in un momento cruciale, quando il fronte dell’affarismo, della corruzione, della malavita organizzata, del piduismo, del dio denaro, sembrava in procinto non di vincere una battaglia, ma di vincere la guerra annientando qualunque oppositore, di impadronirsi dell’Italia definitivamente, senza sforzo. Sembrava una guerra vinta in partenza, da parte di queste forze straripanti, alimentate da una coacervo di potentissimi interessi, con enormi disponibilità economiche, grandi appoggi interni e internazionali: appoggi finanziari, politici, industriali, militari, mass-mediatici, elettorali (anche se con voti in gran parte clientelari e comprati).
Scalfaro ha voluto e saputo mettersi di traverso a tutto questo, con atteggiamenti, comportamenti e atti che sulle prime sono sembrate fissazioni di un vecchietto, masochistiche posizioni di principio, un modo di "morire da eroe", porgendo il petto villoso al preponderante fuoco nemico, che lo avrebbe presto fatto a pezzettini. Ma chi glielo fa fare? In Italia, poi, dove tutto è in vendita, e dove tutti lo avrebbero considerato un povero scemo arteriosclerotico, preda delle sue visioni deliranti. Prestissimo i nuovi imperatori d’Italia gli avrebbero fatto fare la fine di Biagi, di Occhetto, di Prodi, di Rutelli, di Veltroni, di Santoro.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare i meriti che Scalfaro ha accumulato in questa disgraziata, ventennale fase di vita del nostro disgraziato Paese. Anche all’avvento del fascismo il mondo conservatore e liberale si era spaccato, tra quelli (la grande maggioranza) che entusiasti si sono accodati alla marcia su Roma, e i poveri scemi (anche allora venivano considerati così) che sono passati all’antifascismo, su posizioni di destra democratica, conservatrice illuminata o addirittura monarchica dissidente. Questo riflesso condizionato ha colpito anche una piccolissima parte dei conservatori di oggi, Scalfaro ne è stato il leader, grazie alla carica che ricopriva in quel momento, e che ha fatto fruttare fino in fondo, finchè l’ha ricoperta (ma poi vedremo, anche dopo). Altri soggetti, di questa tipologia, hanno avvertito questo stesso riflesso condizionato, o hanno deciso di schierarsi da questa parte: la famiglia Agnelli, Indro Montanelli, Marco Travaglio, alcuni settori della chiesa (da cui sarebbe derivata UDC, Casini, Rosa Bianca, progetto di terzo polo centrista), alcuni settori della destra (da cui sarrebbe derivata l’operazione Fini e FLI), alcuni settori di Confindustria, la comunità ebraica. Ma non c’è dubbio che Scalfaro è stato il promotore di tutto questo, il leader fin dalla prima ora, rimanendolo (secondo me) fino alla morte.
Scalfaro è stato determinante, fin dalla prima ora, per intralciare il progetto acquisizione del Paese da parte delle forze malavitose e piduiste. Lo ha fatto individuando subito, lucidamente, i cardini di quel progetto, e non consentendo la realizzazione di nessuno di essi, ma proprio di nessuno. Riassumiamoli brevemente:
1 – Scalfaro non ha consentito l’insediamento di teste di legno nei gangli più importanti dello Stato. Il primo Ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi doveva essere un delinquente come Previti. Dopo uno scontro durissimo la sua candidatura è saltata. Scalfaro non ha consentito che l’avvocato di Berlusconi, con i procedimenti giudiziari su di lui gravanti, diventasse il superiore dei suoi giudici. Berlusconi ha dovuto inghiottire il rospo, e nominarlo Ministro della Difesa, cioè un sottoposto di Scalfaro stesso (è il Presidente il Capo delle Forze Armate italiane). Di lì a poco anche Previti sarebbe rimasto vittima delle sue malefatte, e sarebbe finito in galera;
2 – Scalfaro non ha consentito modifiche della Costituzione, diverse da quelle previste dalla Costituzione stessa. Oggi i berlusconiani devono masticare amaro, parlare, anzi cianciare, di "costituzione materiale" e di "costituzione reale", ma è una invenzione dei tg berlusconiani che ormai è in vigore una Repubblica Presidenziale, con il Premier eletto direttamente dagli elettori. Ma questo non è vero, grazie a Scalfaro. Quando Berlusconi è caduto, per tutto il resato della legislatura ha dato incarichi di formare il governo ad altri premier, che finchè ottengono la fiducia in parlamento governano, come dice la Costituzione, quella vera, non quella di Emilio Fede, di Ferrara, di Licio Gelli, della Mafia;
3 – Scalfaro non ha consentito lacci e lacciuoli all’azione della Magistratura. La non obbligatorietà dell’azione penale e il controllo politico dell’azione giudiziaria, che in altri Paesi come la Francia pure funzionano, in Italia, con la malavita organizzata, il malaffare, la corruzione, la casta, significherebbe soltanto garanzia di immunità per tutta la malavita di alto bordo, e le leggi che colpiscono solo fessi e poveracci;
4 – Scalfaro ha imposto paletti, regole, argini,
allo strapotere mediatico di Berlusconi. "Par condicio" sono parole inventate da lui, le norme di legge conseguenti, magari non perfette, sono state promosse e promulgate da lui.
Ma il meglio di sè, secondo me, Scalfaro lo ha dato dopo la fine del suo settennato. Ad un certo punto, fuori dell’Italia, qualcuno si è accorto che Berlusconi, semplicemente aprendo il portafoglio, si sarebbe presto comprato l’elezione a Presidente della Repubblica, dopo Napolitano. Questa è un’analisi tutta mia, è solo una ipotesi, ma io ne sono convinto, e fra qualche decennio sono sicuro che la storia, quella vera, mi darà ragione. Si è messa in moto una grande operazione politica per impedire a Berlusconi di arrivare al Quirinale, nell’unico modo possibile: facendolo definitivamente fuori dalla politica italiana.
Ora, una operazione politica di vasto respiro come questa non si fa per capriccio, o perchè a qualcuno così gli gira. Una operazione politica di questa entità, si fa avendo degli obiettivi precisi, e si può fare soltanto avendo spalle solide, cioè qualcuno potente alle spalle, che ti protegge, ti appoggia, ti finanzia, garantisce per te. Chi c’era, e chi c’è, dietro le spalle di questa operazione? Rispondere a questa domanda è di fondamentale importanza, perchè la riposta a questa domanda, sempre secondo il mio modesto parere, risponde appunto anche alla seconda domanda: chi ha fatto cadere Berlusconi, in Italia?
Ecco, secondo me queste due domande hanno la stessa risposta. Le forze (estesi, potenti, internazionali) che avevano Scalfaro (e tutto quello che abbiamo detto intorno a lui) come referente locale, sono le stesse che hanno davvero ammazzato politicamente Berlusconi. Si tratta dei Circoli della destra americana, della Aato, dell’Alleanza Atlantica, di Israele, della parte di Confindustria legata agli Agnelli, della parte della chiesa cattolica legata all’idea della vecchia DC. Se le cose si leggono così, tutti i tasselli vanno a posto:
– si capisce perchè… Scalfaro ha continuato a fare politica in tutta Italia, con la sua fondazione per la difesa della Costituzione, con il coinvolgimento dei giovani, delle associazioni studentesche, dei cattolici progressisti. Scalfaro è quello che garantisce in Italia queste forze, le stesse che una volta avevano come referenti lo stesso Scalfaro in posizione non dominante, e i vari Fanfani, Rumor, Cossiga;
– si capisce perchè… due anni fa Casini e l’UDC si staccano da Berlusconi, condannandosi ad un breve periodo di opposizione (in vista di che cosa? Loro lo sapevano);
– si capisce perchè… Fini si è staccato a sua volta da Berlusconi, per confluire in un progetto ancora non detto, ma che si può leggere fra le righe. Prima è dovuto andare ripetutamente in America, a prendere disposizioni, ed in Israele con la coppola in testa;
– si capisce perchè… la FIAT, sull’orlo del fallimento, trova stranamente e all’improvviso tanti soldi da diventare partner europeo della Chrysler, praticamente l’azionista di maggioranza, con quote societarie che stanno via via crescendo, dopo avere rotto tutte le alleanze con partner europei e dell’est (la Opel, Tata, i coreani di Daewoo etc), il tutto con un Manager dal nome italiano (Marchionne), ma di origine canadese e radicato a Detroit;
– si capisce perchè… negli Stati Uniti Berlusconi ha trovato terra bruciata intorno a sè, non è mai riuscito a trovare alleanze e appoggi significativi, se non (manco a dirlo) gli ambienti italo americani mafiosi.
Ora, in omaggio all’antico proverbio per cui i nemici dei miei nemici sono miei amici, questa gente a me non piace, non ho nulla a che spartire con loro. Ma a me mi hanno fatto un piacere enorme. E’ grazie a loro se il Berlusconismo non ha vinto. E’ grazie a loro se non siamo una Repubblica Presidenziale con Berlusconi Presidente, praticamente re d’Italia. E’ grazie a loro se non si vedono più al governo del mio Paese la Carfagna, la Minetti, la Brambilla, la Mussolini, Calderoli, Letta, Sacconi, la Moratti, la Santanchè, Cicchitto, Brunetta. Che Feltri, Sallusti, Fede, Capezzone, Ferrara hanno le facce da funerale che hanno. Che goduria!!!
Adesso Scalfaro è morto, la natura ha fatto il suo corso. Ma Berlusconi e i berluschini, politicamente parlando, lo hanno preceduto nella tomba.
Grazie Oscar, riposa in pace; se stavamo aspettando quelli che detengono le falci e martello, Berlusconi non lo facevano solo Presidente della Repubblica, ma lo facevano anche Santo subito!
Giovanni Scavazza
(3 febbraio 2012)
Condividi | |
MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.