Speciale: L’inganno della Sindone
In occasione della nuova esposizione al pubblico della Sindone, a Torino dal 19 aprile al 24 giugno, MicroMega ripubblica qui integralmente il numero speciale sull’argomento uscito nel 2010.
Da una parte il matematico irriverente, per il quale la Sindone è una ‘bufala’ che ‘come testimonianza storica vale tanto quanto il film di Gibson’. Dall’altra il monsignore presidente della Commissione per la sindone della diocesi di Torino, per il quale ‘la forza della Sindone’ sta proprio nella ‘povertà di certezze’ e nel suo ‘messaggio’. Un carteggio fra punti di vista opposti sulla più controversa e studiata reliquia della cristianità.
Cosa c’è dietro la recente scelta della Chiesa cattolica di ‘puntare’ sulla Sindone? Perché le gerarchie sembrano voler tornare a promuovere forme di culto più o meno feticistiche? Per rispondere a queste domande, e per dare un giudizio su quanto sta accedendo, può essere utile rivolgersi ai testi del primo cristianesimo, da dove emerge chiaramente una ‘religione della parola e dello spirito’, non delle immagini e delle reliquie.
Nessuna altra reliquia è stata mai esaminata come la Sindone e i risultati di queste indagini dimostrano che si tratta di un falso. Parte del persistente dibattito deriva dal fattoche, secondo i sostenitori dell’autenticità, le caratteristiche della Sindone non possono essere spiegate né tanto meno riprodotte. Ma neanche questo è vero. Ecco come abbiamo riprodotto il ‘sudario di Gesù’.
I conti non tornano: troppe discrepanze tra la Sindone di Gesù e i riti e costumi giudaici del tempo. Gli ebrei utilizzavano tessuti assai diversi, una torcitura ad S e, di norma, usavano legare completamente il corpo. Aspetti diversi sono ben visibili nel telo esposto a Torino. Tanto che per il paleoantropologo Joe Zias non solo si tratta di un evidente falso, ma anche di un falso di pessima fattura.
È nell’età costantiniana che il cristianesimo si fece una religione di ‘morte ossa’ con le reliquie che cominciarono ad avere un forte significato. Così le sindoni si diffusero a Besançon, come a Oviedo e in tutto l’Occidente. Il telo di Torino non era il solo, ma prevalse nel tempo grazie alla volontà politica dei Savoia.
Una pubblicazione della storica Barbara Frale esamina una serie di presunte scritte, invisibili sulla Sindone, che risulterebbero percepibili su alcune fotografie del telo. Queste iscrizioni, che già in passato alcuni studiosi hanno variamente interpretato, sono inesistenti; non è credibile l’ipotesi di Frale, secondo la quale esse costituirebbero l’atto di sepoltura di Gesù di Nazaret.
Ancora oggi lo studio di Max Frei sulla presenza di pollini sulla Sindone è accettato acriticamente dai sindonisti come una delle prove principali a sostegno della sua autenticità. Mentre è dimostrabile e dimostrato che i suoi dati sono falsi e inattendibili.
‘Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?’ (Luca 24,5). Per i protestanti, la cui cultura religiosa rifugge dal culto di oggetti, immagini e luoghi sacri, l’ostensione della Sindone rappresenta un’operazione ambigua e commerciale, tipica della religione intesa come instrumentum regni. Dove, ieri come oggi, trono e altare si sostengono e incoraggiano a vicenda.
Gian Marco Rinaldi – Le strane monete dei sindonologi
Fra le prove fornite dai sindonologi dell’antichità della Sindone ci sono le impronte di due monete romane all’altezza degli occhi della presunta immagine del volto di Gesù. Esistono davvero quelle impronte? No, e questo non sorprende. Potrà sorprendere invece il livello di stravaganza cui riescono a spingersi i sostenitori dell’autenticità a tutti i costi.
Non c’è trasmissione del palinsesto televisivo italiano che in questi mesi non si sia occupata per almeno un minuto del sudario di Cristo. ‘Immagini esclusive’, ‘rivelazioni scottanti’, ‘prove inconfutabili’. Tutti a cavalcare e amplificare la tesi dell’autenticità senza ascoltare mai l’altra campana, grazie a editori compiacenti e a conduttori in odore di santità.
Uno excursus storico sulla origine della Sindone tra i tanti misteri e alcune certezze: il telo non può essere né il sudario di Gesù (morto almeno dodici secoli prima) né l’asciugamano di Tardelli dopo la finale Italia-Germania (disputatasi sette secoli dopo). Un viaggio crudo ma sarcastico tra scienza e fede, tra studiosi e sostenitori che ‘il mondo ha seimila anni e che Adamo ed Eva passeggiavano insieme ai dinosauri’.
(21 aprile 2015)
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