Sul set di Mediarai
Visto che l’argomento è tornato di viva attualità con il discorso/coccolone di Santa Margherita, ho riesumato due poesie di qualche mese fa che potrebbero rappresentare una specie di amarcord, nonché spiegare perché le intercettazioni danno tanto fastidio. Sono quella fra Rai e Mediaset e . (Carlo Cornaglia)
Mediaset più Raitivù…
Mediarai fa suppergiù.
“Mediaset? Pronto è la Rai.
Forse ancora non lo sai
ma Wojtyla sta morendo
e dal Quirinale apprendo
che, alla morte, il presidente
vuol parlare prontamente
sulle reti unificate.
Forse è il caso che avvisiate
il gran capo Berlusconi…
Senza sue dichiarazioni
certamente Ciampi avrà
maggior popolarità.
Vista poi la situazione,
noi cambiam programmazione
cancellando molti spot,
anche tu togline un tot,
adeguando il palinsesto
al momento assai funesto.”
Passa un po’, altra chiamata.
Mediaset è preoccupata
che ci sian troppe astensioni
alle prossime elezioni
e ne parla con la Rai:
“Poiché il Papa muore ormai,
non facciamo troppi drammi,
nel far i nostri programmi
ostentiam normalità.
I cattolici, si sa,
se drammatizziamo tutto,
elaboreranno il lutto
con fortissime astensioni,
che danneggian Berlusconi…”
E del voto regionale
arrivò il giorno fatale.
Gli exit poll stradeludenti
sono già noti ai potenti
e si cerca come fare
per poter minimizzare.
Col telefono che brucia
Rai con Mediaset inciucia,
Bergamini è il trait d’union:
già assistente del padron,
ora è dirigente Rai
e coordina il viavai
di domande e di risposte,
di pareri e di proposte.
Le antitetiche emittenti
sembran, più che concorrenti,
amicon soci in affari,
fra continui conversari.
“Son Cattaneo… Flavio, pronto!
Vespa non metta a confronto
i gram risultati attuali
con le vecchie regionali…
e facciam ‘sì che la gente
non capisca proprio niente!”
Al telefono la voce
del berlusconian Del Noce:
“Bruno Vespa in trasmissione
sfrutterà ogni occasione
per parlar del Cavaliere…”
“Deborah, fammi il piacere –
al telefono è Pionati
che commenta i risultati –
di una raccomandazione
al tuo capo, il Capellone,
poiché temo che alla Rai
finiremo male assai…”
Sono tutti spaventati:
“Ritardiamo i risultati…”
e Cattaneo, che è una volpe,
alla Nexus dà le colpe.
Ecco Deborah sul set,
sta parlando a Mediaset
e consiglia agli amiconi:
“Noi parliamo di elezioni
sulla due in prima serata…
Perché venga un po’ oscurata
la terribile batosta,
una trasmissione tosta,
veramente eccezionale,
ci vuol sul quinto canale…”
E per anni andò così,
pappa e ciccia tutti i dì,
per acquisti, trasmissioni,
palinsesti, informazioni,
per pellicole ed attori,
per star e presentatori,
per veline e per subrette,
in favor di Mediaset
ed a danno della Rai.
Del caiman s’odono i lai:
“Basta alle intercettazioni
contro Silvio Berlusconi!
Questo è un vero sciacallaggio,
il chiarissimo messaggio
di Romano e compagnia
che non voglion che il messia
tratti con il sottoscritto!”
Già in passato questo guitto
fregò il Baffo nazionale
con la sua bicamerale,
poi Baffino, Prodi e Amato
hanno sempre trascurato,
chissà se complici o fessi,
e conflitto d’interessi
e la legge Rai tivù.
“Walter, non cascarci più,
non vogliamo che il Pd
tratti con tipi così
per poi essere fregato.
Sistemiamo l’arretrato
e si cerchi il Cavaliere
di qualcun altro il sedere…”
(23 novembre 2007)
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