Un respiro di sollievo

MicroMega

Se è ver che la Corte all’Aja,
quella che non morde e abbaia,
vuole un capo incriminare,
ci dobbiamo preoccupare?

Da un veloce consuntivo
sul premier sembra eccessivo
un mandato di cattura,
più che perfida misura

è internazional complotto.
Cosa ha fatto l’anzianotto?
Sì, testardo come un mulo,
prende tutti per il culo,

ha promesso mari e monti
agli ammiratori tonti,
ma le solite promesse:
di non fare il suo interesse,

di aiutare le famiglie,
specie quelle un po’ coniglie,
di dar soldi ai bimbi a balia,
di sanare l’Alitalia

oramai giunta al tracollo,
di abolir in fretta il bollo
per le auto e per le moto,
di dir con lo slogan noto

che non metterà le mani
nelle tasche agli italiani.
Non ha mantenuto niente,
ma non sembra sufficiente

per un’incriminazione.
Stuprò la Costituzione,
ci provò con la Giustizia,
liberò dall’immondizia

Napoli e le sue borgate
ma non le telefonate
con l’amico della Rai,
abusò come non mai

dei suoi pubblici poteri
per i personal piaceri,
vuole tacitar la stampa
per lo scandalo che avvampa,

nel seguir Bobo il leghista
si comporta da razzista
registrando i bimbi rom
con le impronte oltre che i nom,

mina la democrazia
già ridotta in agonia,
ha il curriculum perfetto
di uno squallido ducetto,

del diritto ha fatto eccidio,
ma fra questo e un genocidio
c’è una bella differenza…
non è un boia Sua Indecenza,

è palese l’ingiustizia!
Leggiam meglio la notizia:
chi la Corte va cercando
non è il nostro venerando

e simpatico ducetto,
bensì il presidente abietto,
dir potrebbesi il caiman,
dello Stato del Sudan!

(14 luglio 2008)



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