Verso l’apoteosi
Pdl, è alla partenza
l’osannata convergenza
fra Alleanza Nazionale
ed il team del principale,
Forza Italia, col premiér
che organizza i suoi lacchè.
per la propria apoteosi.
Ha del mega la pscicosi:
mega palco, mega coro,
mega schermo, gran ristoro.
L’architetto Catalano,
su istruzioni del caimano,
userà un palco gigante
in funzion divineggiante.
All’interno di un gran vuoto
ci sarà l’ometto noto
in versione da rockstar,
da pontefice all’altar,
pronto per l’adorazione.
Nelle file di poltrone
più vcine all’adorato
solo il meglio del creato:
la più bella gioventù
e di donne una tribù,
ovviamente tutte belle.
Non apprezza il Pdl
chi in politica ragiona:
sceglie giovinezza e mona.
La Nazion tira le cuoia,
ma sarà l’Inno alla Gioia
che ai lavori darà il via
e di Silvio all’omelia.
Anche gli altri parleranno?
Quelli che si iscriveranno
presso il coordinatore,
al qual, come a un confessore,
preannunciare l’argomento:
se non piace, addio intervento.
Su quel palco mastodonte
Catalano farà un ponte
che da un ieri tempestoso
a un domani luminoso
ci spalancherà la via
verso la democrazia
quale ci darà il premier
con l’aiuto dei lacché,
gli ex aennini, ma non solo,
di nanetti un vero stuolo:
i Cristiani popolari
di Baccini e gli avversari,
ma pur sempre democristi,
i Cristiani riformisti
di Mazzocchi sempre in lizza
coi Dicì di Pino Pizza
che ogni dì son furibondi
coi compari di Rotondi,
detti delle Autonomie.
Fuori delle sacrestie:
Movimento per l’Italia
con la Santanché per balia,
sempre in lotta identitaria
con la Destra libertaria
di Luciano Bonocore
ed Azion social, l’amore
di Alessandra Mussolini.
Ed ancora il rospo Dini
con il suo Rinnovamento
e la diaspora in fermento
del partito socialista
con ben due fazioni in pista
sol da questa parte qui:
di Caldoro il Nuovo Psi
ed il team degli altri due,
De Michelis con Del Bue.
Poi, fra i nani più sfigati,
c’è il partito di Pionati,
Centro per la libertà
ed, infin, dodici fa,
Giovanardi, il torrenziale
Popolare liberale.
Dopo un ispido confronto
anche lo Statuto è pronto:
Popol della Libertà
democratico sarà,
ma farà tutto il padrone:
sceglierà la Direzione,
sceglierà i coordinatori,
sceglierà governatori
ed Ufficio presidenza,
sceglierà con competenza
candidati alle elezioni
sia per le Amministrazioni
che a Politiche e Europee,
anzi qui ha migliori idee,
sarà sempre capolista.
Si direbbe un comunista,
ma sappiam che non lo è.
Ma chi è questo premier?
Cosa vuole far da grande?
Vuol far Dio, ma che domande!
(30 marzo 2009)
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