W il compagno Violante!
di Emilio Carnevali
Qualche settimana fa sembrava che il mondo andasse talmente a scatafascio che quasi era lecito invocare l’avvento del buco nero scatenato dall’acceleratore di particelle di Ginevra per farla finita subito, senza menarla troppo per le lunghe. Terrorismo internazionale, guerre infinite, intere regioni del pianeta stritolate dalla fame e dalle malattie, e – incombente – la più grande crisi economica che il sistema internazionale abbia mai dovuto affrontare dal 1929.
Anche in Italia le cose non andavano affatto bene: un governo dalle esplicite pulsioni autoritarie, recrudescenze sempre più preoccupanti di razzismo, crescente impoverimento di strati sempre più larghi della popolazione, la scomparsa della sinistra (in ogni sua declinazione) dalla rappresentanza istituzionale per la prima volta nella storia repubblicana. C’è stato perfino chi, come il prof. Asor Rosa, aveva dichiarato che sotto molti aspetti “il berlusconismo è peggio del fascismo, o per lo meno si sforza tenacemente di esserlo”.
C’era davvero da disperarsi. E invece, quando tutto sembrava perduto, come una luce nelle tenebre del cielo, ho aperto il Corriere della Sera e ho letto: “Violante: sì alla festa pdl, io credo nel dialogo”. Occhiello: “Vado lì per servire il Paese, non Berlusconi”.
Capite?!!! C’è ancora qualcuno che ha a cuore le sorti di questo disgraziato Paese! C’è ancora qualcuno su cui poter contare, una zattera nella tempesta, un rifugio sotto l’uragano, un Grande Timoniere nella Lunga Marcia fuori dalle tetre paludi dove giustizia è bandita. Leggo ancora le dichiarazioni di Violante al Corriere: “Coltivo un’idea, quella del partito nazionale, che si è un po’ persa. Il marxismo democratico, Gramsci, Labriola, Togliatti, letti con una certa attenzione”. Capite?! Qualcuno in questo disgraziato Paese si è finalmente alzato in piedi e ha preso la guida delle masse oppresse nel nome di Antonio Gramsci, di Palmiro Togliatti, di Antonio Labriola?! “La bandiera degli interessi nazionali, che il fascismo ha trascinato nel fango e tradito, noi la raccogliamo e la facciamo nostra…”. È la Nuova Italia compagni! Finito è il tempo dei patimenti! La storia ha cessato di scrivere in grigio, è tornato il tempo dei grandi ideali e dei grandi uomini! W il compagno Violante, W il Socialismo, W la Libertà!
(2 ottobre 2008)
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