“Walter i’ vorrei che tu, Silvio ed i RoM…” di don Paolo Farinella

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La tesi teorica di scuola per puro interesse filosofico è: «Se Berlusconi IV fosse rimasto Berluskaz III e quindi avesse perso, la discussione per la fiducia avrebbe avuto lo stesso afflato di amore universale della serie «Fratelli e sorelle, amiamoci l’un l’altro perché le scelte impopolari è meglio prenderle con l’opposizione a favore così possiamo scaricarle addosso la responsabilità maggiore per amore di pace e di Paese»?. Sempre teoricamente parlando: Berlusconi avrebbe fatto anche lui il governo-ombretto, dopo avere riconosciuto quello «mascara»? Nel discorso di replica ha accettato tutto, anche l’autonomia della tv di Stato dai partiti (per ora!!!!). Si è detto soddisfatto di Veltroni, non ha citato nemmeno per sbaglio Casini e ha già iniziato la fase finale della stangata in mezzo alla fronte. L’uomo è senza morale per cui è lecito tutto ciò che gli è utile, anche l’opposizione. Opposizione? Non esageriamo, semmai sarà una messa a punto, una sforbiciata, una sfumatura. Per l’occasione, Berlusconi si è vestito da sposo e si è tinto di rossiccio i capelli trapiantati, su cui ha passato lo stampo a secco. Era bello, era forte, inamidato et robustoso et era lui, l’omo della P2, tessera n. 1816, che provava la vasellina seconda edizione, dopo la riuscita della bicamerale, dove fece fuori D’Alema che commise l’errore di credergli per accreditarsi.

Berlusconi non può essere creduto perché non è credibile: cedere alla sue lusinghe significa suicidarsi con le proprie stesse mani. Di fronte alla situazione drammatica, venuto meno Casini, ha bisogno di un altro capro espiatorio, cioè l’opposizione, su cui scaricare tutto il male del suo malgoverno che comincia malissimo, visto le reazioni all’estero. Se Veltroni abbocca, dimostra di essere un politichetto senza orizzonti e senza politica. Berlusconi, come ha detto Di Pietro, sta allungando la corda a Veltroni perché s’impicchi da solo.

I vigilantes napoletani, ma ormai il fenomeno dilaga in tutta Italia, hanno bruciato i campi nomadi dei Rom, ma –perdinci! – pur sempre cittadini di quell’Europa nella cui costituzione la maggioranza al governo vorrebbe citare le radici cristiane che sono il rispetto dell’altro fino ad amarlo come noi stessi, la dignità di ogni persona specialmente dei poveri e degli esclusi dalla mensa della vita. Sì, i Rom portano con sé problemi atavici, problemi di socialità e di non facile convivenza, ma noi paghiamo fior di euro i politici perché usino la ragione e l’intelligenza e non inventino stupidaggini giuridico-etiche come «il delitto di immigrazione clandestina» che serve solo ad alimentare il clima fascista che la maggioranza governativa gonfia e ingigantisce con il lanciafiamme della paura. Lo stesso fece Mussolini in Etiopia nel 1936. L’opposizione non scuce nemmeno una parola, ma si limita a dissentire.

No, noi non ci stiamo. Vogliamo un’opposizione dura, feroce, da guerra calda, bollente, mettendo sul tavolo le porcate da eliminare, a cominciare dalla multa di 400 euro al giorno della Corte di Giustizia Europea perché mediaset non vuole rinunciare a Miliuccio Fede. Che paghi di tasca sua, il padrone! Bravo Di Pietro che ha fatto un intervento da vera opposizione senza sconti e senza giri di parole, svelando così anche l’animo da baldracca di Fini. Roma una volta aveva i Patres conscripti, qui a noi ci tocca avere solo dei quaquaraquà.

Note a làtere:

1. Durante il solenne atto parlamentare della fiducia, Berlusconi autorizza due sue scopine, certe Nunzia e Gabri, a disertare l’aula e la solennità del momento per eventuali incontri galanti. Le due donnette in apnea sessuale, rispondono che accettano proposte galanti solo dal «loro Presidente» e così d’un colpo solo la Camera dei deputati fu battezzata a semplice camera da letto dell’appena inaugurato casino intra moenia..

2. Il card. Tarcisio Bertone, ha celebrato Messa per inaugurare la Legislatura in una chiesa vicino al Senato e si è dichiarato a favore del clima di dialogo. Bello, lui! Peccato che questo dialogo non lo avesse auspicato quando al governo c’era il «cristiano adulto» Romano Prodi! In compenso a Messa quasi spenta, arrivò trafelato Schifani in tempo per fare la Comunione. Se Gesù avesse le ruote correrebbe come una lippa, ma si sa, anche i pezzi da novanta in giù tengono Bibbia, santini e acquasantiere. Bertone, il Papa, Bagnasco & C. sono tanto impegnati a combattere la battaglia dei «principi non negoziabili» che non riescono proprio a capire cosa stia succedendo e i Rom incendiati gli sembrano manifestazioni di festa campagnola per celebrare la vittoria di chi governa.

3. Chi volesse divertirsi può visitare il seguente sito, dove troverà i calzari pontifici per tutti i gusti, per tutte le perversioni e…. poi dicono che uno si butta a sinistra, ma fatemi il piacere, fatemi!

http://www.tridentinum.it/cat-sandali.htm non rispondo di eventuali danni per eccesso di risate.

Intanto, ancor prima di cominciare, il governo ha aperto crisi diplomatiche con Libia, Libano, Afghanistan, Iran, Spagna e Commissione europea. Non c’è male per un governo moderato.

don Paolo Farinella

(21 maggio 2008)



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