La comunità sorda segnante italiana all’epoca del coronavirus: lingua dei segni e accessibilità

Tiziana Gulli

La reazione della comunità sorda all’emergenza sanitaria attuata attraverso la lingua dei segni italiana (LIS) e un uso flessibile delle tecnologie visive. Molte delle strategie messe in atto da questa comunità possano risultare utili anche per tutta la società e suggerire nel futuro una migliore accessibilità alle informazioni.

* e Virginia Volterra**

Introduzione e premesse

In questo periodo storico assolutamente eccezionale è importante chiedersi come stiano reagendo le comunità minoritarie. In un recentissimo articolo (Araabi, 2020) si afferma che, mentre cerchiamo di ridurre i danni che la crisi COVID-19 ha innescato in tutto il pianeta, dobbiamo imparare le lezioni che ci vengono dalla reciproca solidarietà e resilienza svelate da alcune comunità. Nelle pagine che seguono illustreremo brevemente come ha reagito la comunità sorda italiana all’emergenza, riflettendo su quali siano le lezioni da trarre per il futuro. Da subito questo gruppo ha utilizzato nei social le tecnologie visive a distanza in modo estremamente agile, rapido e efficiente. In pochi giorni ha organizzato on line diverse attività in lingua dei segni italiana (LIS): campagne o flashmob, giochi e favole per i bambini, conferenze, dibattiti linguistici e filosofici, canzoni e molto altro. Ha chiesto maggiore accessibilità all’informazione e, anche se con qualche fatica, in molti casi l’ha ottenuta.

Qui di seguito cercheremo di riassumere quanto è avvenuto nel mese di marzo 2020, analizzando come fonti soprattutto Facebook e le principali reti televisive. Prima di procedere, due brevi premesse: una sull’emergenza Covid-19 in Italia e le conseguenze più visibili e immediate che ha potuto avere su le persone con un deficit uditivo, l’altra sulla comunità che utilizza la LIS.

Pandemia Globale COVID-19

Il 31 gennaio 2020 il governo italiano ha annunciato l’emergenza nazionale, a causa del Coronavirus SARS-CoV-2. L’Italia è stato il primo paese ad essere colpito in Europa e la situazione si è rapidamente evoluta. Il Governo ha emanato nuove misure con restrizioni sempre più severe. Le persone non hanno potuto più toccarsi (per richiamare l’attenzione di una persona sorda spesso la si tocca leggermente) né abbracciarsi, dovendo mantenere la distanza di almeno un metro, finché è scattato l’obbligo per tutti i cittadini di rimanere a casa. Su social e tv, vip, attori, cantanti e gli utenti in generale hanno continuato a promuovere la campagna #iorestoacasa. Il cambiamento ha influito anche nella comunità sorda, che ha manifestato una grande presenza sui social e creatività sia per i contenuti espressi, sia per l’uso delle tecnologie visive.

Nelle aziende sanitarie, così come nei pochi negozi aperti, vige la regola di indossare le mascherine. Le persone sorde hanno difficoltà a comunicare perché le mascherine impediscono di leggere le labbra ed è stata suggerita la possibilità di trovare una soluzione utilizzando mascherine trasparenti.

L’ Ospedale di Pavullo – Azienda USL Modena ha pubblicato un post su Facebook, descrivendo come le infermiere siano riuscite a comunicare con un paziente sordo attraverso messaggi scritti su fogli A4 “Come stai?”, “ti saluta tuo figlio”, “Ti spostiamo in un altro reparto” e “Se hai bisogno spingi il pulsante rosso”.

Comunità sorda e lingua dei segni italiana (LIS)

Come esistono tante lingue vocali, ognuna delle quali è legata ai valori e alle caratteristiche dei suoi utenti, così sappiamo che esistono tante lingue dei segni differenti. Nell’ultima edizione del database internazionale Ethnologue ne sono elencate 144. La maggior parte delle persone sorde, indipendentemente dall’età in cui apprende una lingua dei segni, vive in una condizione di bilinguismo e utilizza con maggiore o minore competenza almeno due lingue: la lingua scritta e parlata dell’area geografica in cui abita e la lingua dei segni utilizzata dalla comunità dei sordi in quello stesso paese. François Grosjean, uno dei massimi studiosi del bilinguismo, ha sostenuto che bisogna assicurare ai bambini sordi il diritto di crescere bilingui. Il 13 dicembre 2006, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che è stata poi ratificata dall’Italia. In alcuni articoli di questa Convenzione si parla esplicitamente di riconoscere e facilitare l’uso delle lingue dei segni, di agevolarne l’apprendimento e di promuovere e sostenere la specifica identità culturale e linguistica delle persone sorde. Molte di queste disposizioni hanno trovato una piena applicazione in diversi paesi, mentre in Italia, nonostante la ratifica del 2009, la LIS non ha avuto ancora un riconoscimento giuridico a livello nazionale. Solo alcuni Enti locali sono intervenuti in questa direzione, promuovendone il riconoscimento attraverso norme di legge regionali, delibere o mozioni dei consigli comunali (Marziale, 2018).

I sordi italiani che utilizzano la LIS la ritengono fondamentale per la loro crescita culturale e sociale e ne richiedono il riconoscimento giuridico da parte delle istituzioni, al pari di altre lingue minoritarie, in attuazione dei principi di accessibilità e di uguaglianza ovvero a garanzia dell’esercizio dei diritti di cittadinanza di cui le persone sorde, come ogni altro cittadino, sono titolari.

Nella realtà italiana usiamo la denominazione comunità sorda, per riferirci ad una comunità di segnanti che include persone sia sorde che udenti. (si vedano tra gli altri: Zuccalà 1997; Fontana & Zuccalà, 2012, Russo Cardona e Volterra, 2007 cap.2; Branni, 2019; Volterra et al. 2019, cap. 2). Sono infatti considerate parte della comunità anche le persone udenti che sono state esposte alla lingua dei segni in età precoce perché hanno familiari sordi e più recentemente molti adulti udenti, che hanno frequentato i corsi di LIS attivati in diverse città in Italia. Quest’ultimi ritengono la LIS un mezzo di espressione straordinario non solo per comunicare con familiari, amici e conoscenti sordi, ma anche e soprattutto perché sono affascinati dalla possibilità di esprimersi in una modalità totalmente visiva che non richiede l’udito e la voce.

I membri di questa comunità sono solitamente bilingui (italiano/lingua dei segni italiana) o plurilingui (se conoscono altre lingue vocali o segnate). Data la bassa percentuale di sordi nella popolazione generale, la maggioranza udente, che non è a contatto con persone sorde, generalmente non conosce la lingua dei segni, né l’esperienza della sordità. Coloro, invece, che conoscono la LIS ritengono che la lingua dei segni, promuovendo una migliore comunicazione, possa essere un ottimo strumento per una maggiore integrazione con gli altri gruppi e con la società più in generale.

Nei primi mesi del 2020, la comunità sorda segnante italiana è stata particolarmente attiva sui social e altri mezzi di comunicazione mostrando con i fatti di essere una realtà viva e presente. Per la prima volta nella storia infatti tutte le serate del Festival di Sanremo sono state tradotte in LIS, grazie alla presenza di interpreti professionisti e di artisti sordi e udenti (performer LIS), che hanno interpretato tutti i testi delle canzoni. La comunità sorda ha reagito con grande entusiasmo e partecipazione, utilizzando sia la LIS che l’italiano scritto per commentare e ringraziare chi aveva reso possibile tutto questo.

Con l’arrivo della emergenza sanitaria COVID-19, la comunità sorda è stata nuovamente molto attiva e presente sui social, chiedendo e ottenendo, anche se come vedremo solo parzialmente, accessibilità alle informazioni e comunque reagendo con un atteggiamento positivo e incoraggiante. Uno degli scopi di questo articolo è far conoscere questa realtà anche a quella parte della società che per motivi diversi non la conosce o invece conosce le persone sorde e il loro mondo, ma non partecipa ai social.

Nelle pagine che seguono forniremo una breve cronaca delle diverse iniziative così organizzate: flashmob, interventi e dibattiti, giochi e attività per i bambini e passeremo poi a considerare le iniziative messe in campo per facilitare l’accessibilità alle comunicazioni ufficiali delle Istituzioni.

La campagna #iorestoacasa

Il 12 marzo 2020 Rosella Ottolini ha creato un gruppo Facebook ‘PassaSegni LIS positivi’ e ha promosso una specie di canzoncina o filastrocca incoraggiando i membri del gruppo a fare un video analogo e a pubblicarlo entro il giorno successivo alle 12 come una forma di flashmob LIS a distanza.

Il testo era molto interessante perché esprimeva positività, coraggio, condivisione, solidarietà e anche spirito patriottico. Una traduzione approssimativa in italiano potrebbe essere questa:

Io resto a casa, tu resti a casa? Io sono tranquillo, tu sei tranquillo? Sicuramente andrà tutto bene, l’Italia è unita e non ci arrendiamo mai!

In pochi giorni moltissimi utenti, sordi e udenti, hanno segnato in video lo stesso mantra. Magari apportando qualche variante, sia nel testo che nella forma (ad esempio coppie o intere famiglie l’hanno recitata tutti insieme creando delle forme corali).

Quasi un centinaio di video sono stati montati e resi visibili su YouTube e anche dopo quella data molte persone hanno continuato a postare i loro video.

C’è stato anche chi ha fornito un aiuto. Ad esempio, Rosanna Miozzo, una persona sorda ha contattato alcuni anziani sordi di Milano riuscendo a raccogliere i loro video e a postarli nel gruppo Facebook. Ha pensato soprattutto che questo piccolo esercizio avrebbe aiutato a man
tenere attivo cervello, tenendo attivo l’uso della comunicazione e a non farli sentire soli. L’effetto è stato duplice: buon umore e stima in sè stessi. Monica Metalla ha raccontato questa storia in LIS invitando tutti a ringraziare la Miozzo.

Anche personaggi famosi, tra cui attori e attrici, calciatori e cantanti hanno promosso la campagna “io resto a casa” in Lingua dei Segni Italiana. Tra questi anche i protagonisti della soap “Un posto al Sole”.

Altri Paesi come la Francia e i Paesi Bassi, hanno copiato lo stesso testo nella propria lingua dei segni e hanno riproposto la campagna. Nella versione in lingua dei segni francese (LSF) è stata aggiunta l’espressione «muoversi muoversi».

Questi esempi mostrano chiaramente il collegamento che si è subito stabilito con le comunità sorde di altri paesi e la campagna di solidarietà umana che è scattata con l’Italia. Un video ci è sembrato particolarmente significativo: un ragazzo cinese residente a Roma ha cercato di spiegare la situazione e ha raccontato come i medici cinesi avrebbero aiutato quelli italiani.

Interventi e dibattiti

Ci sono stati poi moltissimi interventi in LIS, sempre legati all’emergenza del virus, nei campi più svariati: linguistica, arte, filosofia, supporto psicologico, attività e prodotti per i bambini. Riporteremo qui di seguito alcuni di questi interventi.

Linguistica

Uno dei primissimi dibattiti, sempre promosso da Rosella Ottolini, ha riguardato il segno utilizzato in LIS per esprimere il concetto relativo alla positività al virus. Anche in italiano il termine “positivo” è ambiguo e viene interpretato correttamente solo grazie al contesto. Può essere utilizzato per descrivere situazioni molto diverse. Ovvero quando si dice in italiano “Quella persona è stata visitata ed è risultata positiva” il contenuto del termine è molto diverso rispetto ad una frase italiana del tipo “Sono stato a studiare all’estero, è stata una esperienza molto positiva”.

Lo stesso problema si pone in LIS: usiamo lo stesso segno o è indispensabile creare un segno diverso?

Molti segnanti sono intervenuti nella discussione quasi sempre in LIS (ma qualche volta anche in Italiano scritto) e il dibattito si è rivelato estremamente interessante Grazie agli apporti di coloro che hanno descritto l’uso del segno in diversi contesti si è arrivati ad una prima conclusione, ovvero che per chiarire la possibile ambiguità dei segni “positivo” e “negativo” sono importanti sia l’espressione facciale sia eventualmente un altro segno in aggiunta per chiarire meglio il significato. Il dibattito linguistico è stato sollevato anche per altri segni utilizzati frequentemente in questo periodo, e tra l’altro già nel corso di questa prima discussione abbastanza rapidamente tutti hanno adottato uno stesso segno (neologismo) per indicare il corona virus.

E’ stato anche proposto un gioco che può definirsi “linguistico” che ha riguardato i nomi propri: ognuno ha presentato il proprio nome in dattilologia, creando una storia e giocando in vari modi con le configurazioni e altri parametri del nome, invitando quindi amici e parenti a partecipare al gioco che è diventato una sorta di catena.

Arte

Tra le varie lezioni e conferenze proposte in LIS, una ha riguardato la descrizione di un quadro legato alla situazione attuale. Violante Nonno, storica dell’arte sorda, che lavora anche come guida turistica in LIS ai Musei Vaticani, ha mostrato “Il trionfo della morte” del pittore olandese Pieter Bruegel il vecchio. Il quadro rappresenta un’epidemia di peste simile al COVID-19. La descrizione in LIS è estremamente accurata e vengono raccontati molti particolari della scena e dei personaggi rappresentati. Prevaleva la paura, esattamente come sta accadendo nel periodo del COVID-19, con la gente che si sente smarrita e cerca di trovare dei presunti colpevoli: all’epoca incolpavano gli ebrei come causa della peste, così come oggi, secoli più tardi, hanno incolpato i cinesi.

Musica e Canzone

Mauro Iandolo è un performer LIS che ha genitori sordi e ha partecipato al recente Festival di Sanremo interpretando in LIS sul palco la canzone “Dov’è” di Francesco Sarcina. In questa occasione ha accettato la sfida di tradurre in LIS “Tu vuò fa la quarantena” del cantante napoletano Pasquale Ambrosio, riadattamento della famosa canzone “Tu vuò fa l’americano“. L’interpretazione conserva perfettamente il tono allegro e scanzonato del rifacimento originale e Iandolo riesce a trasmettere anche il ritmo della musica, come avviene in molti altri adattamenti musicali in LIS.

Interventi storici, culturali, psicologici e politici

Enza Giuranna e la figlia, Diana Anselmo, hanno discusso in forma di dialogo argomenti come l’istinto di sopravvivenza e la paura. Si sono chieste perchè la gente è attratta più dalle brutte notizie piuttosto che dalle buone notizie.

Fiorella della Vedova ha raccontato la storia di Anna Frank: la ragazza ebrea olandese che era rimasta rinchiusa con altre persone in uno spazio estremamente ristretto per più di 2 anni per sfuggire ai tedeschi, costretta a rimanere nel più assoluto silenzio.

Anna Folchi ha segnato in LIS il contenuto di una lettera con una prospettiva molto particolare, in cui una persona, restata anonima, ringraziava in qualche modo il COVID-19 per aver portato alcuni benefici, come la riduzione dell’inquinamento e una riscoperta degli affetti familiari.

https://www.facebook.com/anna.folchi/posts/10219274318442120

Ci sono stati anche interventi più ufficiali relativi a temi come il benessere psicofisico e l’accessibilità. Mauro Mottinelli, psicologo e psicoterapeuta sordo, ha tenuto alcune dirette video sulla gestione emotiva nel periodo dell’emergenza per il COVID-19.

Giuseppe Petrucci, Presidente dell’Ente Nazionale Sordi (ENS), ha rilasciato una lunga intervista ad un intervistatore sordo, sull’argomento dell’accessibilità per le persone sorde nel periodo dell’emergenza per il COVID-19.

https://www.facebook.com/Micel70/videos/10158160381593256

Attività e prodotti per i bambini

Il governo ha imposto la chiusura di tutte le scuole, che hanno attivato l’insegnamento a distanza. Con grande spirito di iniziativa volontari, genitori e bambini sordi e udenti segnanti hanno realizzato numerosissimi video, spesso nella modalità bilingue: LIS e sottotitoli in italiano. In molti casi si trattava di racconti o recite anche con l’aiuto di disegni, sfondi e scenari più vari. E’ noto che il racconto e la lettura favoriscono l’apprendimento, e possono stimolare il pensiero dei bambini sordi (e non) ed è anche importante, come si vede in molti di questi video, il coinvolgimento dei genitori nel dialogo con i propri figli.

All’interno di una pagina FB dedicata alle storie per bambini e ragazzi in LIS, con o senza sottotitoli, sono stati raccolti materiali video, narrati da udenti, da sordi segnanti, da genitori sordi, da assistenti alla comunicazione e da bambini. I materiali sono stati prodotti sia da privati che da associazioni, cooperative o scuole.

In alcuni casi si è trattato di vere e proprie rappresentazioni teatrali, come la storia dei tre porcellini recitata in forma teatrale. Alcune storie sono accompagnate dalla voce o dalla musica, come il bellissimo racconto: Io mi mangio la luna. In altri video sono i bambini stessi che insegnano i segni della LIS relativi agli animali. Altri racconti sono dedicati espressamente al Coronavirus. Per creare maggiore interazione, è stata ideata dalla Cooperativa onlus Il Treno un’attività di giochi a quiz e indovinelli in LIS per tutti i bambini. I piccoli hanno potuto partecipare al gioco e rispondere (pagina @iltreno33 Instagram https://www.facebook.com/iltreno33).

Nella sitografia finale riportiamo diversi link a narrazioni di ogni tipo che mostrano quanto materiale interessante si possa produrre rapidamente e con pochi mezzi.

Si tratta di strumenti che potrebbero essere ripresi e utilizzati nel futuro a livello didattico anche dagli insegnanti, che spesso si lamentano di non trovare materiali adatti.

In questo stesso periodo la LIS (con attori sordi segnanti) ha fatto la sua comparsa anche in un programma televisivo su una rete nazionale. Lampadino e Caramella nel Magiregno degli Zampa è un cartone animato inclusivo, pensato per i bambini dai due ai sei anni, sia quelli con sviluppo tipico (definiti dalla Rai, con un termine un po’ infelice e antiquato, “normodotati”) sia quelli con deficit sensoriali (ipovedenti, ciechi, sordi) sia gli autistici. Dal 29 marzo la programmazione su Rai Yoyo è stata anticipata e resa disponibile anche sulla app del canale e su Raiplay, per la felicità dei bambini chiusi a casa in quarantena.

Accessibilità: informazione e Politica

In questa ultima parte della nostra cronaca cercheremo di raccontare quali informazioni sono state accessibili alla comunità sorda e in che modo quest’ultima ha supplito nei casi in cui non era disponibile. Gli enti pubblici e privati non forniscono sempre una completa accessibilità alle persone sorde attraverso i sottotitoli o attraverso la LIS (meglio ancora con entrambi) come dovrebbero.

Protezione Civile

Dal 25 febbraio sono andate in onda due conferenze stampa giornaliere della Protezione Civile con la presenza costante di interpreti LIS (Susanna di Pietra e Victoria Caricato, servizio dell’ENS). La traduzione in lingua dei segni ha suscitato curiosità e interesse da parte del pubblico. Esistono però casi in cui le immagini televisive sono state fraintese: in un commento al post del Corriere della Sera sul bollettino della Protezione Civile l’interprete è stato additata come “persona che si agita”. Sarebbe interessante uno studio a parte su simili interventi e relative risposte.

Qui ci limitiamo a osservare che evidentemente molti udenti sono ancora poco informati riguardo alla LIS.

https://www.youtube.com/channel/UC4fru33Tzpu0UhCIHChiNFA

La cooperativa Segni di Integrazione Piemonte “Paolo Basso” si è mossa immediatamente, anche in collaborazione con l’ENS, e la presidente Romina Rossi e sedici colleghe di tutta Italia hanno inserito traduzioni LIS dei video più rilevanti legati all’emergenza COVID-19 nella pagina FB Dirette LIS TV. Nella stessa pagina sono stati rese disponibili traduzioni di favole o di laboratori per bambini e di altri programmi televisivi e video prodotti dall’ENS.

Comunicati del Presidente del Consiglio dei Ministri e della Presidenza della Repubblica

I primi comunicati in diretta della presidenza del Consiglio erano sottotitolati, ma non tradotti in LIS. Mentre cominciavano le proteste, tra il 9 e il 16 marzo su pagine facebook personali o sulla pagina ufficiale dell’ENS sono comparse traduzioni (realizzate da Romina Rossi e Arianna Testa). Il 12 Marzo la l’ENS ha promosso una mobilitazione di protesta a livello nazionale, mettendo in rilievo la presenza di interpreti delle diverse lingue dei segni (francese spagnola, ecc.) nei comunicati dei capi di Stato di altri Paesi.

Infine il 21 marzo 2020 l’ENS ha annunciato che la campagna era stata vinta e che per la prima volta il presidente Conte avrebbe avuto a fianco l’interprete LIS durante il suo comunicato. Così a tarda sera alle 23:30 circa tutti i sordi erano in attesa ma non sapevano su quale canale sarebbe stato trasmesso. Un vero giallo: l’interprete c’è ma non si vede. Quando il discorso di Conte era ormai terminato si è scoperto che Susanna Di Pietra, che segnava accanto al presidente (alla distanza prevista), era visibile solo sul canale Youtube di Palazzo Chigi e su FB, ma ormai era troppo tardi. Per motivi estetici l’operatore aveva scelto di mostrare solo Conte in prima piano (contemporaneamente su Rai News 24 veniva tradotto da Maria Luisa Franchi).

Il 24 marzo finalmente la dichiarazione del Presidente Conte è andata in onda a reti unificate con la presenza dell’interprete LIS in un apposito riquadro laterale, che però veniva parzialmente coperto dai sottotitoli. La finestrella veniva poi alzata nell’appuntamento del 28 marzo. Da notare che il 25 marzo su Rai 1 è andata in onda l’intera seduta della Camera dei Deputati (in cui Conte ha tenuto un discorso sull’emergenza) tradotta in LIS da due interpreti (Maria Luisa Franchi e Maria Cristina Cuccurullo); e il 26 marzo lo stesso è stato fatto per l’intervento di Conte in Senato e per il question time del pomeriggio (interpreti Maria Luisa Franchi e Maria Civita Di Mario). Era la prima volta nella storia che in Italia veniva trasmessa una diretta così lunga tutta accessibile in LIS. Era invece senza interprete il presidente Sergio Mattarella nei vari interventi televisivi sull’emergenza sanitaria nazionale anche se, dal 1995, i discorsi di fine anno della Presidenza della Repubblica sono stati sempre tradotti in LIS.

Enti Locali

Alcune Regioni e Comuni, pur avendo riconosciuto istituzionalmente la LIS, non hanno fornito il servizio di traduzione. In generale, però, le Autorità locali si sono spesso dimostrate più pronte nell’attivare l’interpretariato LIS. Diversi Presidenti di Regione e diversi Sindaci nei loro Comunicati avevano accanto l’interprete, come ad esempio, la Regione Lombardia con il presidente Attilio Fontana, la Regione Veneto con il suo presidente Luca Zaia, il Sindaco Damiano Coletta di Latina e la Sindaca Daniela Ballico di Ciampino. Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi è stato anche ringraziato in LIS dai bambini di della sua città.

Papa Francesco

Venerdì 27 marzo i fedeli hanno seguito in diretta un evento che non ha precedenti: Papa Francesco, solo in una Piazza San Pietro deserta, ha tenuto un’omelia dedicata alle difficoltà del momento presente. In Italia la preghiera nel tempo della pandemia è stata trasmessa sia dal TG1 che da TV2000. Mentre sul canale nazionale a tradurre erano gli interpreti LIS che abitualmente lavorano per i telegiornali, nell’altra rete l’interprete era Suor Veronica Amata Donatello (francescana alcantarina), responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità e interprete LIS, una lingua che ha imparato fin dall’infanzia.

Cosa possiamo concludere e speranze per il futuro

Uno dei nostri primi obiettivi era di riferire quanto è successo nel mese di marzo 2020 e come la comunità sorda ha saputo affrontare e reagire all’emergenza. In questi giorni è stato ripetuto e scritto (Grossman, 2020; Harari, 2020) che dopo questa esperienza è probabile che le cose non torneranno mai più come e
rano una volta, e che quanto stiamo imparando da questa crisi non deve andare sprecato o dimenticato. Noi riteniamo, come suggerito anche dall’articolo già citato nell’introduzione, che alcune risposte al COVID-19 attivate dalle diverse comunità possano fornirci un modello su come rivolgersi alle fasce della popolazione potenzialmente vulnerabili, valido anche per il futuro. Riteniamo che evidenziare le strategie che un gruppo minoritario mette in atto nell’affrontare le emergenze permetta di conoscere meglio le particolarità di quella comunità, creando un ponte tra due mondi che spesso viaggiano in parallelo e quindi fornendo l’occasione per una maggiore integrazione, nel rispetto delle peculiarità di ciascuno.

In secondo luogo, poniamo delle domande sul futuro dei servizi informativi per i sordi: I servizi di interpretariato in LIS, sia in diretta che in differita, saranno implementati nelle reti televisive pubbliche e private, e nei social? Sapranno gli insegnanti imparare a utilizzare strategie e materiali (giochi, favole, letture) che i genitori sordi hanno saputo creare e diffondere attraverso la LIS in un periodo di emergenza?

L’ accesso completo a una serie di trasmissioni non solo di intrattenimento ma anche e soprattutto culturali permetterebbe di accrescere le conoscenze sotto ogni punto di vista. Poter seguire dibattiti e conferenze su argomenti di storia, sanità o politica contribuirebbe a modificare, ampliare e rendere più flessibili alcune opinioni rigide e talvolta legate a schemi mentali ormai superati.

Quello che la comunità sorda ha chiesto nel periodo dell’emergenza sanitaria COVID-19 è di poter ottenere un accesso completo alle informazioni per poter partecipare in pieno alla società civile e poter far sentire le proprie opinioni e scelte nell’ambito di una nuova politica sociale mostrandosi né fragile, né vulnerabile. In questa circostanza, forse per la prima volta la comunità sorda è riuscita a seguire (a volte anticipare) il “contagio informativo” (Grandi e Piovan, 2020) trovando in molti casi da sola la soluzione su come accedere alle informazioni in modo corretto e completo (Falloppo, 2020).

Infine vorremmo che questa nostra breve cronaca fosse considerata come un primo passo per poter lanciare un progetto molto più vasto che coinvolga Enti di ricerca, Istituzioni, Università, Associazioni. Noi abbiamo analizzato solo alcune delle fonti informative: sarebbe interessante un’analisi più approfondita di tutti i mezzi di comunicazione istituzionali, degli organi di stampa (quotidiani, trasmissioni televisive, ecc.) e dei social media e social network (nell’accezione più ampia non solo Facebook, ma anche Twitter, WhatsApp, ecc.). Sarebbe utile esaminare come in questo periodo la LIS stessa si sia arricchita e sia diventata più familiare anche per la società udente. Il presente studio si ferma al 31 marzo, ma ogni giorno, anzi ogni minuto, nuovi eventi, dibattiti, comunicazioni continuano a venire trasmesse.

Ci auguriamo che da ora in poi l’espressione “dialogo tra sordi” tanto utilizzata nella comunicazione quotidiana e così cara ai giornalisti possa assumere una valenza diversa e che la società capisca che i sordi dialogano molto e che c’è tanto da imparare dalle loro capacità, dialogando con loro.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITOGRAFICI

– Araabi, S. (2020) Lessons from mutual aid during the Coronavirus crisis, Stanford Social Innovation Review
https://ssir.org/articles/entry/lessons_from_mutual_aid_during_the_coronavirus_crisis
– Branni, A. 2019; Avere una lingua la presenza culturale dei sordi in italia, Dottorato di Ricerca in “Scienze Del Testo” curriculum Studi Interculturali, XXXI ciclo, Università di Roma, Sapienza
– Grandi, N. & Piovan, A. (2020) MicroMega 2/2020
– Grosjean, F. (1999). The right of the deaf child to grow up bilingual. Deaf worlds, 1999, 15(2), 29-31; Versione Italiana : Parole e Segni, 2000, 10-1, 44-46;
https://www.francoisgrosjean.ch/Italian_Italien.pdf
http://dsdj.gallaudet.edu/index.php?issue=1
https://www.alicetraduzioni.com/2018/11/12/francois-grosjean-intervista-sul-bilinguismo/
– Grossman, D. (2020) Dopo la peste torneremo a essere umani
– Faloppa, F. (2020) Tradurre per la vita. La cura delle parole, In Lingua Italiana, Treccani, online 
– Fontana, S. e Zuccalà, A. [2009], Lo spazio sociale della sordità: da individuo a comunità, in Bagnara et al. [2009, 35-44]
– Fontana, S. e Zuccalà, A. [2012], Dalla lingua dei sordi alla lingua dei segni. Come cambia la comunità, in Segnare, parlare, intendersi: modalità e forme, a cura di S. Fontana e E. Mignosi, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, pp. 31-50.
– Harari, N.Y. (2020) Il mondo dopo il virus, Internazionale
– Marziale, B. [2018], Sordità: una disabilità in diverse prospettive. La lingua dei segni come strumento di cittadinanza. Questione Giustizia, Obiettivo “Giustizia e disabilità”, 3/2018, pp. 56-64.
– Russo Cardona, T. e Volterra, V. [2007], Le lingue dei segni. Storia e semiotica, Roma, Carocci.(2.3 “La comunità linguistica sorda”)
– Savoia, F. (2014) Costruzione sociale e processi incorporativi della Persona con disabilità: il sordo tra famiglia e scelte educative In Dada, rivista di antropologia postglobale, Speciale n.2,2014
– Volterra, V., Roccaforte, M., Di Renzo, A. & Fontana, S. (2019). Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiva e sociosemiotica. Bologna: Il Mulino.(capitolo 2 La Comunità)
– Zuccalà, A. (a cura di) [1997], Cultura del gesto e cultura della parola. Viaggio antropologico nel mondo dei sordi, Roma, Meltemi.

RIFERIMENTI SITOGRAFICI AGGIUNTIVI:

COVID-19
Le mascherine trasparenti 
I cartelli scritti per comunicare con i pazienti sordi
Ospedale Pavullo – AUSL Modena
Festival di Sanremo in LIS

La campagna #iorestoacasa in Italia

– Raccolta di video riprodotti da altri: 1 2 3 4 5 6
Sportivi che hanno partecipato al flashmob in LIS

Attrici e Attori che hanno partecipato al flashmob in LIS: Ilenia Lazzarin / Valentina Pace / Michelangelo Tommaso / Samanta Piccinetti / Luca Argentero
La campagna #iorestoacasa all’estero

Langue des Signes Française – Lingua dei segni Francese (LSF)
Vlaamse Gebarentaal – Lingua dei Segni Fiamminga (VGT)

Attività e prodotti per i bambini

I tre porcellini
https://www.facebook.com/EugenioScarlatoEShow/posts/159101258908996

Io mi mangio la luna
https://www.youtube.com/watch?v=PXHuANJ6Kjk

i bambini insegnano i segni della LIS relativi agli animali:
https://www.facebook.com/raffaele.cagnazzo/posts/10157051103237036

Narrazioni accompagnati dalla musica e dalla voce:

Reginald e Tina
https://www.facebook.com/rosanna.parente2/posts/2942496339106910

Le mutande di orso bianco
https://www.youtube.com/watch?v=8xYJzxzVukY

Impara i colori con gli amici pesciolini
https://www.facebook.com/rosanna.parente2/posts/2939602736062937

Cappucetto rosso
https://www.facebook.com/StoriebambiniragazziLIS/

Tre Gatti e un Cane
https://www.facebook.com/rosanna.parente2/posts/2939824566040754

Il lupo e i sette capretti
https://www.youtube.com/watch?v=BIxwR3a-OxQ

Programmi televisivi

Lampadino e Caramella nel magiregno degli zampa

Accessibilità: Informazione e Politica

Palazzo Chigi
Protezione Civile
 

Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute

Il canale Youtube

https://www.youtube.com/user/MinisteroSalute/videos
il canale Facebook
https://www.facebook.com/MinisteroSalute/videos/1118462975157604/

Presidenza della Repubblica Italiana Quirinale (senza interprete) 

Regioni:

Lazio
https://www.youtube.com/channel/UCscWKaaxksD3i9em7Ms69IA

Lombardia
https://www.youtube.com/user/regionelombardia/videos

Enti locali
https://www.facebook.com/watchparty/506837136923882/
https://www.facebook.com/LombardiaNotizieOnline/videos/316608985981099/

https://www.facebook.com/luca.vecchi.7/posts/1506757212827347

* Gruppo Studio e Informazione Lingua dei Segni Italiana, Onlus, (SILIS)

** Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, Laboratorio LaCAM

Durante la stesura di questa cronaca abbiamo chiesto l’aiuto di molte persone, per precisare alcune informazioni o per suggerimenti su una prima stesura dell’articolo. Malgrado il momento difficile tutti si sono prodigati, ma qualsiasi errore od omissione è comunque da attribuirsi alle autrici. Ringraziamo tutti in ordine rigorosamente alfabetico:

Adriana Branni, Olga Capirci, Sara Capogrossi Colognesi, Maria Cristina Caselli, Serena Rosaria Conte, Maria Beatrice D’Aversa, Valentina Foa, Sandra Finzi, Sabina Fontana, Maria Luisa Franchi, Gabriele Gianfreda, Vittoria Giuliani, Benedetta Marziale, Romina Rossi, Elena Tomasuolo, Amir Zuccalà.
(20 aprile 2020)


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